ARTE CONTEMPORANEA
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sincerità egli fa il caposaldo dei suoi principi artistici, esagerando, come fanno tanti altri, il
portato di certi aforismi : un uomo sincero è certo un brav’ uomo e forse anche un uomo
raro, ma quando non abbia nulla da dire o non sappia nulla dire di nuovo, la sua parola è
inutile; così che la sincerità non dev’essere fine, ma mezzo per tradurre in espressioni di
arte il risultato delle proprie osservazioni assidue e il senso della natura quale si rivela al
proprio temperamento assiduamente educato. Non vorrei apparire con lui o con altri sac-
cente o severo ; ma insisto perchè si tratta di un giovane che ha già forti mezzi e che non
li sa ancora asservire a un’idea attraente o ad una espressione simpatica.
Noto del Mariotti uno studio di paese con animali, molto trasparente e dolce ; una calda
scena di campagna spagnuola di Josè Benlliure.
Nemesi della signora Amalia Besso è una grande figura di carattere incerto, dove sono
superate con disinvoltura parecchie difficoltà come quella d’intonare le carni con il fondo
e le vesti che sono di un colorito rosso-dorato, caldo e ricco; ma lo scorcio è un po’goffo
e il disegno lascia a desiderare. Un’altra gentile signora, la Liliah Nathan Ascoli, ha un
ritratto di bambina troppo tetro nella esagerata imitazione dei caratteri del maestro, il Ferrari,
ma solido ed elegantissimo.
Fra gli acquarellisti, i nomi più belli della nostra arte d’acquarello romana, tanto giusta-
mente vantata: Pio Joris, del quale parleremo appresso, il Battaglia, Enrico Coleman con
un quadretto magnifico fra gli altri (una mietitura e dei carri che trasportano covoni, sotto
un gran sole), Luigi Bazzani con quelle sue magistrali riproduzioni di strade di Pompei
Umberto Coromaldi : Il pecoraio, acquarello acquistato dal Re (Fotografia Danesi)
e di antichi monumenti romani, Piccinni, il fortissimo disegnatore che ottiene con l’acquarello
due profondi effetti di luce artificiale, e Pontecorvo con uno studio riuscitissimo, un Arno
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sincerità egli fa il caposaldo dei suoi principi artistici, esagerando, come fanno tanti altri, il
portato di certi aforismi : un uomo sincero è certo un brav’ uomo e forse anche un uomo
raro, ma quando non abbia nulla da dire o non sappia nulla dire di nuovo, la sua parola è
inutile; così che la sincerità non dev’essere fine, ma mezzo per tradurre in espressioni di
arte il risultato delle proprie osservazioni assidue e il senso della natura quale si rivela al
proprio temperamento assiduamente educato. Non vorrei apparire con lui o con altri sac-
cente o severo ; ma insisto perchè si tratta di un giovane che ha già forti mezzi e che non
li sa ancora asservire a un’idea attraente o ad una espressione simpatica.
Noto del Mariotti uno studio di paese con animali, molto trasparente e dolce ; una calda
scena di campagna spagnuola di Josè Benlliure.
Nemesi della signora Amalia Besso è una grande figura di carattere incerto, dove sono
superate con disinvoltura parecchie difficoltà come quella d’intonare le carni con il fondo
e le vesti che sono di un colorito rosso-dorato, caldo e ricco; ma lo scorcio è un po’goffo
e il disegno lascia a desiderare. Un’altra gentile signora, la Liliah Nathan Ascoli, ha un
ritratto di bambina troppo tetro nella esagerata imitazione dei caratteri del maestro, il Ferrari,
ma solido ed elegantissimo.
Fra gli acquarellisti, i nomi più belli della nostra arte d’acquarello romana, tanto giusta-
mente vantata: Pio Joris, del quale parleremo appresso, il Battaglia, Enrico Coleman con
un quadretto magnifico fra gli altri (una mietitura e dei carri che trasportano covoni, sotto
un gran sole), Luigi Bazzani con quelle sue magistrali riproduzioni di strade di Pompei
Umberto Coromaldi : Il pecoraio, acquarello acquistato dal Re (Fotografia Danesi)
e di antichi monumenti romani, Piccinni, il fortissimo disegnatore che ottiene con l’acquarello
due profondi effetti di luce artificiale, e Pontecorvo con uno studio riuscitissimo, un Arno