RICORDI DI UN VIAGGIO ARTISTICO OLTRALPE
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Comunque sia, il prestigio di simile opera oggidì vedesi sensibilmente compromesso
per colpa della completa ridipintura recente cui fu sottoposta, di effetto crudo e antiartistico.
È frutto della solita infausta mania del rinnovare onde sono invase troppo volte le autorità
ecclesiastiche in relazione alla cieca ed inconsulta sollecitudine per quello che viene con-
Fig. 4 — Quattro Angeli. Frammento di un altare germanico intagliato, secolo xv
Innsbruck, Ferdinandeum
siderato il decoro del culto dalle medesime amministrato, mania che andrebbe meglio
infrenata dalle autorità preposte alla salvaguardia del vero decoro dell’arte nei pubblici
monumenti.
Fra i posti sulla linea del Brenner coi quali rimane indissolubilmente legato il nome
di Michele Pacher va rammentata la città di Bressanone. È ad essa che apparteneva in
origine la stupefacente ancona, sacrificata di poi in conseguenza dell’ infuriare del gusto
barocco in Tirolo, mercè il quale fu trasformato l’antico Duomo e allontanato l’insigne tesoro
artistico, ora suddiviso, come già si è veduto, fra le Gallerie di Monaco e di Augusta. Un
curioso richiamo tuttavia di quelle quattro figure di Dottori della Chiesa si vede tuttora
nella vicina frazione di Neustift, celebre pel suo vasto convento e per la originalissima chie-
setta tonda, medievale, di San Michele.
Mentre nella chiesa conventuale si è sostituito all’antico lo stile rococò il più suntuo-
samente sfrenato, la vicina sagrestia ha conservato la modesta apparenza di un limitato
quadrato coperto da una semplice volta gotica a quattro riparti. Nel serraglio centrale della
medesima è dipinta in forma circolare la Madonna col Bambino; nei quattro campi laterali
invece i quattro Padri della Chiesa e i simboli degli Evangelisti. 1 Chi abbia presenti le
1 Vedasi in proposito l’opuscoletto di Hans Sem- freschi del Pacher, come viene quivi indicato, si
per dal titolo i Wanderungen und Kunststudien in Ti- troverebbero a Taisten, nella Pusteria (pag. 109 e seg.).
rol. Innsbruck, Wagner, 1894, pag. 14-17. Altri af-
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Comunque sia, il prestigio di simile opera oggidì vedesi sensibilmente compromesso
per colpa della completa ridipintura recente cui fu sottoposta, di effetto crudo e antiartistico.
È frutto della solita infausta mania del rinnovare onde sono invase troppo volte le autorità
ecclesiastiche in relazione alla cieca ed inconsulta sollecitudine per quello che viene con-
Fig. 4 — Quattro Angeli. Frammento di un altare germanico intagliato, secolo xv
Innsbruck, Ferdinandeum
siderato il decoro del culto dalle medesime amministrato, mania che andrebbe meglio
infrenata dalle autorità preposte alla salvaguardia del vero decoro dell’arte nei pubblici
monumenti.
Fra i posti sulla linea del Brenner coi quali rimane indissolubilmente legato il nome
di Michele Pacher va rammentata la città di Bressanone. È ad essa che apparteneva in
origine la stupefacente ancona, sacrificata di poi in conseguenza dell’ infuriare del gusto
barocco in Tirolo, mercè il quale fu trasformato l’antico Duomo e allontanato l’insigne tesoro
artistico, ora suddiviso, come già si è veduto, fra le Gallerie di Monaco e di Augusta. Un
curioso richiamo tuttavia di quelle quattro figure di Dottori della Chiesa si vede tuttora
nella vicina frazione di Neustift, celebre pel suo vasto convento e per la originalissima chie-
setta tonda, medievale, di San Michele.
Mentre nella chiesa conventuale si è sostituito all’antico lo stile rococò il più suntuo-
samente sfrenato, la vicina sagrestia ha conservato la modesta apparenza di un limitato
quadrato coperto da una semplice volta gotica a quattro riparti. Nel serraglio centrale della
medesima è dipinta in forma circolare la Madonna col Bambino; nei quattro campi laterali
invece i quattro Padri della Chiesa e i simboli degli Evangelisti. 1 Chi abbia presenti le
1 Vedasi in proposito l’opuscoletto di Hans Sem- freschi del Pacher, come viene quivi indicato, si
per dal titolo i Wanderungen und Kunststudien in Ti- troverebbero a Taisten, nella Pusteria (pag. 109 e seg.).
rol. Innsbruck, Wagner, 1894, pag. 14-17. Altri af-