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/. B. SUriNO
gnolo, che il papa voleva socio al Buonarroti perchè
attendesse più specialmente alla costruzione, non ci resta
di lui alcun disegno.
* * *
Giuliano da San Gallo, non Antonio, come scrisse
il Vasari, disegnò sette progetti: tanti almeno sono
quelli che si conservano attualmente nella Galleria
degli Uffizi, nei quali l’architetto ci ha lasciato la prova
peggiano le tre porte, da un ordine di otto colonne
doriche aggruppate due per due agli angoli di quattro
sodi, nei quali si aprono quattro nicchie o edicole
contenenti statue di santi. Sulle porte minori son posti
due cartelli col nome del papa e l’anno 1516.
Una ricca trabeazione dorica sostiene una balau-
strata ,,che si estende per tutta la lunghezza della fronte
della chiesa, arricchita nei caposaldi da vasi rotondi
flSSl''"''®* • ; mi?! m flint
Fig. 3 — Altro progetto di Giuliano da San Gallo. Firenze, Galleria degli Uffìzi
della sua varia fantasia. Fantasia appunto diciamo,
perchè tutti appariscono ben poco in rapporto col ca-
rattere che l'edifizio aveva ormai assunto per opera
dei seguaci del Brunelleschi, ma, più che altro, rispon-
denti al sentimento personale dell’artista ; sentimento,
come abbiani detto, comune agli architetti di quel
periodo, che, senza preoccuparsi tanto delle forme
preesistenti, amavano far comparire nell’opera nuova
tutta la loro abilità.
Dei progetti del San Gallo, due si possono dire
identici nel motivo fondamentale (fig. 2 e 3). La fac-
ciata è .divisa in tre grandi spazi eguali, in cui cam-
con fiamme. La parte intermedia fra l’ordine inferiore
e quello superiore è ornata da un rivestimento a for-
melle con pilastri corrispondenti alle colonne sotto-
stanti, e atti a sostenere l’ordine superiore.
In uno dei progetti si apre un vano in ciascuno dei
tre campi in cui è divisa la facciata; nell’altro, tre
porte per ciascun campo.
L’ordine superiore, che è ionico, ha un grande fine-
strone nel centro, e ai quattro lati quattro edicole con
altrettante statue ; ed è coronato da un frontespizio ad
angolo ottuso, con le cornici molto lavorate, aventi
nel timpano lo stemma del pontefice entro una ghir-
/. B. SUriNO
gnolo, che il papa voleva socio al Buonarroti perchè
attendesse più specialmente alla costruzione, non ci resta
di lui alcun disegno.
* * *
Giuliano da San Gallo, non Antonio, come scrisse
il Vasari, disegnò sette progetti: tanti almeno sono
quelli che si conservano attualmente nella Galleria
degli Uffizi, nei quali l’architetto ci ha lasciato la prova
peggiano le tre porte, da un ordine di otto colonne
doriche aggruppate due per due agli angoli di quattro
sodi, nei quali si aprono quattro nicchie o edicole
contenenti statue di santi. Sulle porte minori son posti
due cartelli col nome del papa e l’anno 1516.
Una ricca trabeazione dorica sostiene una balau-
strata ,,che si estende per tutta la lunghezza della fronte
della chiesa, arricchita nei caposaldi da vasi rotondi
flSSl''"''®* • ; mi?! m flint
Fig. 3 — Altro progetto di Giuliano da San Gallo. Firenze, Galleria degli Uffìzi
della sua varia fantasia. Fantasia appunto diciamo,
perchè tutti appariscono ben poco in rapporto col ca-
rattere che l'edifizio aveva ormai assunto per opera
dei seguaci del Brunelleschi, ma, più che altro, rispon-
denti al sentimento personale dell’artista ; sentimento,
come abbiani detto, comune agli architetti di quel
periodo, che, senza preoccuparsi tanto delle forme
preesistenti, amavano far comparire nell’opera nuova
tutta la loro abilità.
Dei progetti del San Gallo, due si possono dire
identici nel motivo fondamentale (fig. 2 e 3). La fac-
ciata è .divisa in tre grandi spazi eguali, in cui cam-
con fiamme. La parte intermedia fra l’ordine inferiore
e quello superiore è ornata da un rivestimento a for-
melle con pilastri corrispondenti alle colonne sotto-
stanti, e atti a sostenere l’ordine superiore.
In uno dei progetti si apre un vano in ciascuno dei
tre campi in cui è divisa la facciata; nell’altro, tre
porte per ciascun campo.
L’ordine superiore, che è ionico, ha un grande fine-
strone nel centro, e ai quattro lati quattro edicole con
altrettante statue ; ed è coronato da un frontespizio ad
angolo ottuso, con le cornici molto lavorate, aventi
nel timpano lo stemma del pontefice entro una ghir-