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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 4.1901

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Fasc. 4
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Supino, Igino Benvenuto: La facciata della basilica di San Lorenzo in Firenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.24146#0299

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LA FACCIATA DI SAN LORENZO IN FIRENZE

251

dicembre sopradetto, tornato da Roma {ebbi) a dì circa
otto del mese seguente, da papa Leone ducati mille
d’oro, cioè ducati mille larghi, e’ quali mi mandò
Iacopo Salviati a Carrara per uno suo servitore chia-
mato Bentivoglio. Poi passato circa un mese, venni
da Carrara a Firenze dna volte, come mi fu commesso,

renze per insino a di 25 di febbraio 1517; el qual dì
ebbi dal papa Leone per le mani di Iacopo Salviati
ducati ottocento d’oro larghi».

* * *

Il contratto concluso da Michelangiolo per la fac-
ciata di San Lorenzo è del gennaio del 1518. In esso

Fig. 6 — Schizzo di Michelangelo conservato nella Galleria Buonarroti

a vedere il modello che io avevo lasciato a fare al
detto Baccio, e ancora venni poi un’altra volta, come
mi fu scritto dal Papa per Domenico Boninsegni di
Carrara, far fare e a segnare e’ fondamenti della
detta facciata di San Lorenzo. E veduto all’ultimo
che ’l detto Baccio non aveva saputo o voluto fare el
modello secondo el mio disegno ; send’ io ritornato a
Carrara alle mie faccende, mi fu riscritto dal Papa pel
detto Domenico ch’io dovessi lasciare ogni cosa e ri- .
tornare a Firenze a fare io el detto modello: e così
feci: e parti’mi da Carrara all’ultimo d’agosto, e feci
fare el modello, e Bernardo Niccolini pagò el legname
e le giornate d’un garzone che lo lavorò. Dipoi lo
mandai a Roma e mandai seco un mio garzone : ogni
cosa a mie spese, salvo che el mulattiere non pagai io.
Dipoi giunto el mulattiere a Roma col modello, ebbi
lettere che io dovessi andar subito là : e così andai :
ogni cosa sempre a mie spese: e giunto al papa, re-
sta’mo di nuovo d’accordo insieme, come apparisce
per dua scritte della sopradetta opera. E dipoi a d
sei febbraio giunsi a Firenze per andare a Carrara a
dare ordini a’ marmi per detta opera: e stetti a Fi-

si dice che la Santità di nostro Signore papa Leone X
ha allogato a Michelagniolo di Lodovico di Bonarroto
Simoni, scultore fiorentino, lo edifitio o vero fabbrica
et muramento della faccia di Santo Lorenzo.

« In prima detto Michelangelo piglia sopra di sè
ad fare ditta faccia a tutte sue spese, in tempo di anni
otto proximi futuri, cominciando tale tempo addì primo
di febbraio proximo futuro et così continue da seguire,
per prezo di ducati quarantamila d’oro in oro larghi:
,la quale faccia debba essere di marmi bianchi et fini
di Carrara o Pietrasanta, dove meglio iudicherà al
proposito della opera: et tutto lo spendio di cavatura,
conduttura, lavoramento di quadro et figure di rilievo
et basso rilievo di marmo et bronzo, et ad marmo et
bronzo et calo, sia ad spese di detto Michalagniolo.
La quale opera debba essere composta, ordinata et
seguita ad exemplo et proportione del modello di le-
gname composto con figure di cera et fatto fare per
ditto Michelagniolo ; el quale lui mandò da Firenze
del mese di dicembre proximo passato; et composto
nel modo si dirà :

« Da basso nella faccia dinanzi infino alla prima
 
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