MISCELLANEA
287
Ove poi si studi la tecnica con cui il lavoro fu ese-
guito, il giudizio nostro non può che ricevere conforto
di prove maggiori. A dir vero, i restauri che guastano
l’opera sono molti e gravi: le mani sono anche qui
intieramente ridipinte, la sopravveste del Cristo e il
quale l’abbiamo più sopra veduta: il giallolino è co-
perto da una velatura data con pennello assai scar-
samente intinto in un colore denso e grasso. Le pieghe
inquiete, frastagliate, hanno però tutte sul petto una di-
rezione comune d’alto in basso quale nell’Apostolo della
Paris Bordon: Il Redentore (e Maria Vergine?). Padova, Museo Civico
(Fotografia C. Agostini)
manto della Vergine sono ritoccate nelle parti salienti
delle pieghe ; restano invece, per buona sorte, intatte
la veste rossa del Cristo, la faccia di questo (tranne
alcune leggere ripassature sul naso) e gran parte del
volto di Santa Marta. Nella veste e in quel che ri-
mane della sopravveste si nota la tecnica bordoniana
nell’altro quadro della Braidense e il San Girolamo nel quadro di
Dresda citato.
braidense tante volte citato ; solo che esse tendon pure
alquanto da sinistra verso destra per il girare del
torso sui muscoli addominali, mentre sugli avambracci
invece son foggiate ad anelli nel modo più sopra de-
scritto. Esse sono poi assai profonde e trattate, come
il Bordon soleva, in modo sommario con tinta più
carica nelle parti periferiche della insenatura, nera del
tutto nella parte centrale. La peluria del labro stipe-
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Ove poi si studi la tecnica con cui il lavoro fu ese-
guito, il giudizio nostro non può che ricevere conforto
di prove maggiori. A dir vero, i restauri che guastano
l’opera sono molti e gravi: le mani sono anche qui
intieramente ridipinte, la sopravveste del Cristo e il
quale l’abbiamo più sopra veduta: il giallolino è co-
perto da una velatura data con pennello assai scar-
samente intinto in un colore denso e grasso. Le pieghe
inquiete, frastagliate, hanno però tutte sul petto una di-
rezione comune d’alto in basso quale nell’Apostolo della
Paris Bordon: Il Redentore (e Maria Vergine?). Padova, Museo Civico
(Fotografia C. Agostini)
manto della Vergine sono ritoccate nelle parti salienti
delle pieghe ; restano invece, per buona sorte, intatte
la veste rossa del Cristo, la faccia di questo (tranne
alcune leggere ripassature sul naso) e gran parte del
volto di Santa Marta. Nella veste e in quel che ri-
mane della sopravveste si nota la tecnica bordoniana
nell’altro quadro della Braidense e il San Girolamo nel quadro di
Dresda citato.
braidense tante volte citato ; solo che esse tendon pure
alquanto da sinistra verso destra per il girare del
torso sui muscoli addominali, mentre sugli avambracci
invece son foggiate ad anelli nel modo più sopra de-
scritto. Esse sono poi assai profonde e trattate, come
il Bordon soleva, in modo sommario con tinta più
carica nelle parti periferiche della insenatura, nera del
tutto nella parte centrale. La peluria del labro stipe-