L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (4.1901)

MISCELLANEA

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poi rimasta à lungo quella statua, il più spiccato ca-
rattere dell’architettura del Rinascimento.

Alla nuova affermazione del De Fabriczy, fondata
sulla duplice allogazione del tabernacolo e della statua,

ragioni, che egli del resto aveva bene invocato in ordine
alla sua tesi, quanto per altre più dirette argomenta-
zioni critiche e storiche. Il Reymond infatti, basandosi
sul criterio evolutivo, ben delineato in genere, se non

Fiorenzo di Lorenzo. Parigi, Museo del Louvre

non esitai a rispondere che i documenti da lui pub-
blicati, per quanto concernevano il tabernacolo, non
potevano riferirsi a quello in cui fu poi dall’ Università
dei mercanti collocato il gruppo del Verrocchio. Ed
era io pure indotto a riportare questo tabernacolo a
un periodo di tempo posteriore anche più di quello
a cui l’aveva riportato il Reymond, 1 non tanto per le
1 Les Della Robbia. Florence, Alinari Frèl'es, pag. 68 e segg.

in specie, dell’architettura nei primordi della sua ri-
forma, si era limitato a riportare, senza maggior consi-
derazione, il tabernacolo a un tempo che non poteva
essere anteriore al 1440, mentre non v’ ha dubbio che
il tabernacolo, non potendo per ragioni d’arte esser
quello scolpito nel 1423 per il San Lodovico da Do-
natello, deve necessariamente riportarsi a un tempo
posteriore alla cessione definitiva fatta dalla Parte