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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 4.1901

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Fasc. 5
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24146#0413

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MISCELLANEA

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colo e dedicata come la primiziale di Pisa alla Gran
Madre di Dio, abbiamo alcuni avanzi incorporati nella
costruzione settecentista i quali, messi a riscontro con
quanto di essa ci lasciarono scritto gli annalisti, che
la conobbero prima che venisse ridotta alla forma in
cui tutt’ora si conserva, sono sufficienti a darci una
idea déll’originaria struttura. Essa avea forma basili-
cale e dovea essere di ricca e pregevole costruzione
se di essa il Fara, scrittore del xvi secolo, scrisse:
templum magnimi B. Mariae sacrimi quadrato lapide
insìgnique structura. '

Presentemente la chiesa, ridotta a nuove forme nel
xviii secolo, non differisce dalle tante mediocri co-
struzioni, eseguite allo scorcio della dominazione spa-

altri locali di servizio non adibiti al culto. Il tentativo
fu coronato da inatteso successo, poiché in un magaz-
zino in cui si conservavano attrezzi e materiali da
costruzione rinvenni un grosso mucchio di rottami e
di marmi dove, fra le tante ornamentazioni barocche,
alcune delle quali di una certa eleganza, potei sceve-
rare un discreto numero di sculture medievali pre-
gevoli e interessanti.

Riservandomi di completare con studi e con nuove
ricerche questi rinvenimenti, che si collegano in certo
qual modo alla scoperta di una statua di Nino Pi-
sano nella chiesa di San Francesco di Oristano, mi
limiterò a brevi cenni su alcune di esse ed in spe-
cial modo su due bassorilievi rappresentanti: uno

L’Annunciazione ...... ,

Frammento del pulpito dell’antica cattedrale d’Oristano

gnola, nè lo studioso rinviene fra gli orpelli e gli stucchi
di un fasto di cattivo gusto alcuna delle sculture, che
certo doveano ornare l’antica chiesa episcopale del
giudicato d’Arborea.

Malgrado ciò, parendomi inverosimile che nessuna
delle antiche opere d’arte si fosse sottratta al van-
dalismo dei nostri antichi, volli tentare alcune ricerche
al riguardo, estendendole ai magazzini ed a tutti gli

1 Fara, De chorographia Sardiniae, pag. 92.

l’Incoronazione della Vergino, e l’altro l’Annunciazione.

Nel primo la Madonna, di forme modeste e gentili,
con gli occhi bassi e con le mani congiunte, riceve
dal suo Figliuolo la corona di regina. L’atteggiamento
del Salvatore, che le siede a Iato, non è scevro di
difetti e le forme del corpo sono scorrette, dure ed
angolose. Malgrado tali deficienze, che nella figura
della Madonna sono di molto attenuate, questa com-
posizione, che un secolo dopo il Beato Angelico do-
veva svolgere con tanto magistero di luce e di poesia,
 
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