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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 4.1901

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Fasc. 6
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Gavini, Ignazio Carlo: Santa Maria Assunta in Assergi, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24146#0460

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400

IGNAZIO CARLO GAVI NI

genialità. E l’umile chiesetta accoglieva allora l’opera di artisti della scuola toscana ai quali,
se non era dato ricoprire d’affreschi volte e pareti, certamente si commetteva lavoro non
di poca importanza. Onde nelle mie ripetute visite a questo monumento ebbi la fortuna di
scoprire qua e là pitture di pregio, per quanto non sempre ben conservate, e di poterle

Assergi, Santa Maria Assunta. Affresco del secolo xv

mettere in luce, grazie alla buona volontà e all’ intelligenza dell’attuale parroco Don Pietro
Giacobbe, che mi fu sempre largo d’aiuto e d’incoraggiamento.

Una lunetta di sesto acuto dipinta a fresco esiste nella parete destra della chiesa, cioè
sul fianco della navatella e proprio in corrispondenza della prima colonna; ma non è visibile
dall’interno, perchè attualmente le vòlte reali a crocera nascondono il tetto delle navate
minori e spiccano la loro curva dal piano dei capitelli. La pittura, venendo a coincidere in
linea trasversale con la colonna, quando si mise mano alla costruzione delle vòlte l’archi-
tetto non si fece scrupolo di appoggiare il peduccio della crocera proprio sul quadro; e fu
già buona ventura se lasciò intatta la lunetta su quel tratto di muro che al disopra avan-
zava. Potei scoprirla togliendo i calcinacci che rinfrancano l’estradosso della vòlta in corri-
spondenza del peduccio; ma la sua posizione non permette che sia veduta di faccia, anzi
giacendo in un rincasso del muro e in località poco luminosa, riesce difficile il poterla os-
servare. Tuttavia scoperchiando una porzione del tetto potei fotografarla di scorcio, ed è
così che io la presento al lettore come soggetto di studio e documento di barbarie. La sco-
perta di tale pittura, oltre l’interesse artistico, ha per noi una speciale importanza, giacché
viene a stabilire il fatto che la chiesa del Rinascimento non era coperta a vòlta e ci asse-
gna l’altezza a cui posavano le travi delle navatelle prima che il tetto fosse rialzato.

Rappresenta in alto la Vergine col Bambino nelle mani, fra due angeli con le braccia
in croce in atto di adorazione; tre mezze figure che si perdono nelle nubi leggiere che al
di sotto le sostengono. In basso, sulla destra, un pontefice ed un cardinale attendono l’ar-
rivo di una processione di sei persone, che viene dalla sinistra: ma di queste figure, che
 
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