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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 4.1901

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Fasc. 6
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Gavini, Ignazio Carlo: Santa Maria Assunta in Assergi, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24146#0462

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402

IGNAZIO CARLO GAVI NI

l’altezza della figura del
Cristo da ambo i lati
erano praticate nel muro
due buche, anticamente
destinate a sorreggere
qualche cosa che pareva
dovesse incorniciare la
pittura e il credenzino in-
sieme, mentre poco lungi
nella navata sinistra un
bellissimo ciborio di pie-
tra si trovava murato al
di sopra della balaustrata
che divide il presbiterio
dalla parte riservata ai fe-
deli. Avevo bensì in pre-
cedenza ammirato questa
edicola di lavoro finissi-
mo, senza però capaci-
tarmi dell’ufficio suo e
del luogo da cui poteva
essere stata tolta, sem-
brando evidentemente
fuori di posto : ora le due
buche ai lati dell’affresco,
non ancora turate, cor-
rispondevano perfetta-
mente alla presa delle
mensole, sicché appariva
chiaro che il ciborio era
stato guastato portan-
done via la parte in pie-
tra e lasciando la pittura
e il credenzino nel fondo
dell’ armadio. Una idea
così geniale non poteva
venire in mente se non
ad un uomo di gran talento, il quale forse si credette un giorno benemerito per aver collocato
la bella edicola di pietra in luogo più visibile e aver usufruito di quell’angolo, dove in antico
si riponeva il Sacramento, per fabbricarvi attorno una credenza da custodire candelieri e
fiori finti!

Ma è tempo di parlare di questa edicola che per quanto fuori posto è sempre un capo-
lavoro. Da una tavola di pietra ad uso di mensa e da un basso zoccoletto si alzano due
graziosi pilastrini ornati di candeliere, che sostengono due mensole in proporzione molto
grandi, su cui appoggia l’arco tondo cuspidato e coronato di foglie rampanti. L’arco è diviso
in cinque archetti trilobati pure tondi che aggiungono gaiezza all’insieme. E in pietra bianca
intagliata in tutti i particolari con molta cura, policromata o dorata ancora nelle parti meno
deperite. Il suo primitivo ufficio era di ciborio per il SS. Sacramento, come si deduce dalla
pisside che è scolpita al di sopra dell’arco, ma quando cessò l’uso di tenere il Sacramento
separato dagli altari, il ciborio fu adoperato a custodire l’olio santo per gl’infermi ed allora
s’incisero nel davanti delle mensole le parole : Oleum infirmorum, facendo sparire la dora-

Assergi, Santa Maria Assunta. Altarino del Sacramento, ricomposto
 
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