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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 4.1901

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[Appendice]: Arte decorativa
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Tappeti ne'dipinti dei secoli XV e XVI
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https://doi.org/10.11588/diglit.24146#0493

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ARTE DECORATIVA

Tappeti ne’dipinti dei secoli XV e XVI.

L Lessing,1 direttore del Museo artistico industriale di Berlino, e
il Riegl2 * trattarono a lungo degli antichi tappeti asiatici nel Ri-
nascimento molto diffusi nelle città, che avevano rapporti com-
merciali con 1’ Oriente. Posteriori a quelli persiani, questi tappeti,
fabbricati nell’Asia Minore, furono i tappeti di lusso delle fami-
glie principesche, che nelle grandi feste religiose e carnevale-
sche ne adornavano le finestre, i balconi, le scale de’ loro palazzi,
come ci vien narrato da vari scrittori del tempo, e come troviamo
rappresentato nei dipinti. A noi piace qui ricordare, come esempi,
lo sfondo del quadro di San Sebastiano di Antonello da Messina
nella Galleria di Dresda, in cui si scorgono dame veneziane, pompo-
samente vestite e appoggiate a tali tappeti, distesi sopra la balaustra di un loggiato, in atto
di assistere al supplizio del Santo; e un affresco di Francesco del Cossa nel palazzo di Schi-
fanoia in Ferrara, dove si vedono raffigurate, sulla via de’Sabbioni, le nobili dame ferraresi,
che assistono, dalle loggie e dalle finestre parate a festa con tappeti asiatici, alle strane corse
dei muli, degli asini, degli uomini e delle donne, il rituale spettacolo della famosa festa di San
Giorgio. 11 Bode,5 giunto per ultimo a parlare dello stesso tema, dà moltissimi esempi di quadri
singolarmente italiani, ne’ quali furono riprodotti, e dimostra come con il mezzo di tali pitture
si possa in qualche modo determinare l’età de’ tappeti. Ma egli stesso osserva giustamente
l’incertezza di questo mezzo, perchè i tappeti asiatici sono stati in voga per vari secoli e di
certo anche prima della seconda metà del secolo XV, in cui cominciarono a essere riprodotti.
Non quindi dalla maggiore antichità dei dipinti, che li riproducono, ma dalla maggiore sem-
plicità degli ornati, dalla molteplicità dei campi, nei quali, come osserva il Bode, erano divisi
i più antichi tappeti (mentre più tardi il campo si andò vieppiù allargando così da unifi-
carsi), e dal fatto che, mentre dapprima piante, animali e persino rappresentazioni mito-
logiche erano stilizzate, sì da confondersi con un puro ornato geometrico, più tardi assun-
sero forme nitide e distinte. Noi tuttavia non vogliamo addentrarci in una classificazione,
che ci riescirebbe impossibile per la brevità dello spazio e più di tutto per la mancanza di
una collezione completa di tappeti ; ma ci contentiamo di apportare un piccolo contributo
a questi studi, pubblicando alcuni de’ magnifici tappeti posseduti dal barone von Tucker,
ministro di Baviera presso il Quirinale, e dando alcuni esempi dei riscontri, che di essi si
trovano ne’ quadri della fine del Quattrocento e del principio del Cinquecento.

1 Lessing, Altorientalische Teppichmuster. Berlin, 2 Riegl, Handb.ilber attorientalische Teppìche. 1891.

Wasmuth, 1877. 5 Bode, Altpersische Knupfteppìche. Berlin, 1892.

L'Arte - Appendice - I.
 
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