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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 2
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D'Ancona, Paolo: Gli affreschi del Castello di Manta nel Saluzzese
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0147

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PAOLO D'ANCONA

prima ung vielz tappiz, bien despecié, de l'ystoire de la Royne de Pentasillée, poi un autre
tappiz bien vielz, où il y a plusieurs personnages de roynes et autres dames, nommées Dey-
phile, Argentine, sa seur, Synoppe et Ypolite, où il y a au dessoubz des dits personnages
escripture. Il terzo tappeto reca altre eroine, Thamaris, Theuca et Penthasilée, e 1’ ultimo,
infine, chiude il ciclo con Menalipe, Semiramis et Lampheto, e come negli altri vi è au
dessoubz escripture. Sempre nello stesso Inventario si ricorda un altro grant tappiz, nommé
les Preures, de fille d’or d’Arraz. A Chambéry s’incontrano pure i nostri Prodi: nell’In-
ventario del castello della fine del XV si ricorda ung anitre bien grant pand bien viel,
les escripteaulx dessus, ouvré à soy, pii d’or et laine à personnaiges des Neufz Preux. Oltre
a questo vi è ricordata tutta una serie di tappeti svolgenti il medesimo ciclo: Item neufs
pangs de tapisserie, où son en chacun pang ung des Neufz Preus et une fame, les armes
aupres d’eux dessoubz ung pavillion, leurs nomez dessus escrips.

Gli uomini e le vicende del tempo han distrutto quasi tutti queste insigni rappresen-
tanti della civiltà aulica del XV secolo, e i pochi superstiti fanno maggiormente rimpiangere
tanta iattura. Alla Exposition rétrospective forezienne del 1890 1 vedevansi due magnifici
panneau de lapisserie colle figure di Charlemagne e David, entrambi a cavallo, vestiti di ricche
armature. Graziosa la bordura dall’arazzo: una specie di nastro con scritte attorto a una
picca. In alto in larghi filatteri iscrizioni dichiarative. Un’altra simile tappezzeria, colla figura
del pio Goffredo, da connettersi colla rimanente serie dei Prodi, vedevasi, e forse è sempre,
nel castello di Grange-sur-Allier.2

Più di frequente il nostro gruppo d’onore ricorre nelle antiche stampe e xilografie.
Strane ed interessanti quelle ben note agli studiosi che trovansi nei tre fogli annessi a un
volume manoscritto, la « Généalogie des Rois de France » de Gilles le Bouvier dit Berry,
ora alla Nazionale di Parigi. In ogni foglio vi son rappresentati tre Prodi a cavallo entro
archi limitati da colonnette. I nomi dei personaggi leggonsi in filatteri posti sopra al capo
dei cavalli, e in basso sei versi dichiarativi. Il Renouvier, 3 il quale per primo segnalò la
preziosa xilografia, così la caratterizza : « le dessin de ces figures est très-gothique, avec des
chevaux trop courts et des cavaliers bien emboìtés dans leurs armures. L’artiste a voulu
varier les airs et les attitudes sans obtenir la vie ; la taille est carrée avec des traits d’épais-
seur inégale, presque pas de hachures, des motifs tout en noir et des compartiments de
membres et de costumes corame chez les cartiers ; l’impression a été faite en encre à la colle
et rehaussée d’une enluminure appliquée au patron. Je crois qu’on peut assigner pour date
approximative à un tei ouvrage le rógne de Louis XI ». Non meno notevole è un’altra
stampa, disgraziatamente molto frammentaria (si veggon solo Giosuè, David e il pio Gof-
fredo) scoperta nel 1861 a Metz ove i Prodi vengon rappresentati a piedi come alla Manta
e completamente armati. Delle traccie di colore ravvivano l’insieme della composizione. Il
conte Van der Straten-Ponthoz, che dottamente la prese ad illustrare, crede che essa rimonti
al 1418 o al 1420 al più tardi, e le ragioni che ne dà facilmente ce ne convincono.4 Ana-
logie strette con questa serie di Prodi ne presenta un’altra, pure pedestre, del Museo Bri-
tannico di cui dà notizia il Passavant nel suo « Peintre Graveur » : « Ces gravures, osserva
il Passavant, sont d’une impressimi très pale et ont été obtenues à l’aide du frotton. Les
contours sont lourds et les détails d’ombres formés par de longs traits à la pointe sèche,
rarement croisés dans les draperies, mais par des traits courts et fins dans les chairs, selon

1 Questa notizia e la riproduzione di una di queste
due tappezzerie, mi fu gentilmente comunicata dal
prof. Leone Dorez della Nazionale di Parigi, al quale
mi è grato porgere vivi ringraziamenti.

2 Guiffrey, Mémoires cit., pag. 97.

3 Renouvier, Les origines de la gravure en France,

in Gazette des Beaux Aris, anno 1859. voi. II, pa-
gine 5-22.

4 Van der Straten-Ponthoz, Les neuf preux,
gravure sur bois du commencement du xv siècle.
Fi agments de VHotel de Ville de Metz, Paris, 1864.
Questa di Metz e altre stampe coi prodi sono ripro-
dotte in Adam Pilinski, Monuments de la xylogra-
phie, Paris, 1886. Quest’opera, che non abbiamo po-
tuto consultare, ci è stata cortesemente indicata dal
prof. Dorez.
 
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