Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

DOI Heft:
Fasc. 6
DOI Artikel:
Corrieri
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0512

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
CORRIERI

455

non lavorato in oro, secondo i! significato originario
della parola auri phrygium, ma in seta a scaglioni.

Il Santo,-che indossa un mantello a fil d’oro e un
vestito bianco a colori, sta sopra un fondo di tinta
castana chiara; i capelli sono eseguiti, come spesse
volte costumavano i ricamatori inglesi, in maniera con-
venzionale a color azzurro e bianco. Sul fondo verde,
negli spazi fra le quadrifoglie intrecciate^ vi sono an-
geli vestiti d’ali ad occhi di pavone che stanno ritti
sopra una ruota, alludendo alla visione d’Ezechiele,
genere di composizione prediletto ai ricamatori inglesi.

Come aPsolito nei vestiari di quell’epoca, il fondo

glicanum, da altri considerati lavori francesi) apparten-
gono a questo periodo.

Dello stesso genere sono pure il delizioso ricamo
già nominato di Mr. Berkeley ed i due squisiti ri-
quadri di Lady Gibson Carmichael (vetrina AA), la
Vergine Annunziata e le sante Margherita e Caterina
(fig. 6 e 7), 1 lavoro che rivela una purezza di senti-
mento nel disegno e una tale perfezione nella fusione
delle tinte da chiamarsi una vera pittura ad ago.

Al secondo gruppo sopra accennato appartiene uno
dei capolavori della Mostra, il celebre piviale di Colonel
Butler-Bowdon (vetr. K)2 di velluto cremisino,3 il campo

Fig. 4 — Dettaglio del piviale di Syon
Londra, Museo Vittoria e Alberto

è condotto senza riguardo alcuno per la positura della
figura, perchè il ricamatore, lavorando su tela a punto
contato e cominciando nel centro del piviale a linee
verticali, nell’allontanarsi dal centro, proseguiva una
direzione sempre più obliqua per finire alle estremità
laterali col fondo a linee orizzontali.

Anche il piviale esistente già a Daroca (ora a Madrid),
un vestiario a San Bertrand de Comminges ed i di-
versi esemplari ad Anagni (da alcuni ritenuti opus an-

tiré ou rentré. „ Vedi La Broderie, pag. 6, ecc., e Revue de VArt
Chrètìen, 1888.

diviso in tre fascie concentriche ad arcate gotiche a
guisa di tabernacoli con arcate a cinque cuspidi,4

1 Riprodotti col permesso di Lady Gibson Carmichael.

2 Vedi figure 5 e 8. Riprodotti con permesso di Colonel Butler-
Bowdon.

3 È da notare che secondo l’autore del catalogo il velluto per
fondo di ricamo non fu impiegato prima degli ultimi anni del se-
colo xin ; i ricami si eseguivano al solito su tela, seta o raso.

4 Un distinto scrittore ritiene che le dette arcate sono affatto
caratteristiche dell’architettura inglese, ma per citare un solo esempio
dobbiamo ricordare che nel paramento di Narbonne, esposto nei-
ranno scorso alla Mostra dei Primitivi Francesi, vi si trovano pure
le arcate a cinque lobi.
 
Annotationen