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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 1
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Mauceri, Enrico: Sicilia ignota: monumenti di Militello, Piazza Armerina ed Aidone
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0047

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o

ENRICO MAUCERI

e colma di fieno e di erbe, muove giulivo le braccia^
contemplando la Madre sua. Fuori, a destra, in-
cede una bella figura di pastore, piena di vita e
di movimento, che, camminando con passo largo
ed affrettato, seguito da un levriere tutto intento
ad annusare per terra, porta sulla spalla sinistra
un fardello legato ad una pertica, da una delle
cui pieghe spunta la testa di un agnellino. Più in
là ancora, in lontananza, nella campagna, semi-
nata qua e là di cardo selvatico, alcuni pastori
contemplano stupiti gli angeli annuncianti, due
dei quali recano in mano un lungo cartello con
la solita leggenda : Nuncio vobis gaudium magnum.

Nella lunetta è raffigurato, fra due angeli,
l’Eterno benedicente con un volume nella sinistra,
su cui si legge l’A e l’Q, e agli angoli, altri putti
musicanti, col corno, la mandòla e la cornamusa.
Lungo la predella, si vede il Cristo fra la Vergine
e gli Apostoli; il primo esprimente il dolore ras-
segnato, la seconda in sembianze di vecchia pian-
gente, e gli altri in atteggiamento di tristezza o
di preghiera.

Bellissimo l’aspetto di Giovanni, dalla fisonomia
giovanile e fiorente, come pure stupenda la fi-
gura di Andrea, dalla barba lunga e prolissa,
con la croce fra le mani.

La policromia contribuisce ad accrescere viemaggiormente l’effetto della preziosa maio-
lica. Il fondo azzurrino, il verde degli alberi e delle piante, l’oro sparso a profusione negli
abiti dei vari personaggi, nei capelli, nel nimbo, nelle ali degli angeli, negli strumenti musi-
cali e nei due candelieri, l’azzurro e il violaceo delle due graziose faenze in basso: tutti
questi elementi coloristici si armonizzano e si fondono insieme, dando un maraviglioso risalto
alla nobile scena.

Alcuni scrittori siciliani del '700, o della prima metà del secolo seguente, come l’Amico
e il Lanza, 1 ricordano questa preziosa opera, ma senza apprezzarne realmente l’importanza,
chiamandola l’uno di creta, e l’altro lavoro di Fiandra.

Non si comprende intanto (ed è cosa strana), come sia sorta nel paese tale attribuzione
fiamminga, data alla maiolica, quando essa, invece, ha tutti i caratteri dell’arte italiana, e
precisamente quelli del grande Andrea Della Robbia. 2


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Militello, Monastero di San Giovanni
Bassorilievo in marmo rappresentante P. Speciale

* * *

Nel parlatorio dell’antico monastero di San Giovanni, del quale rimane qualche traccia,
come la porta d’ingresso e l’elegante campanile dei primi del '500, si vede affissa ad una
parete, in alto, una lastra di marmo di Carrara (m. 0.34 X 0.22), rappresentante, a bassori-
lievo, il busto di Pietro Speciale, figlio di Niccolò, signore di Alcamo e di Calatafimi, più

1 V. Vito Amico, Dizionario topografico della Si- 2 Non si può spiegare che come una fantasticheria
alia. Ediz. Di Marzo. Palermo, 1856, voi. II, pag. 121 ; la leggenda che si narra intorno a Giovanni Barresi,

P. Salvatore Lanza, Guida del viaggiatore in Sicilia. secondo la quale egli abbia portato la maiolica dalle
Palermo, 1859, pag. r83. Fiandre.
 
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