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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 1
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Mauceri, Enrico: Sicilia ignota: monumenti di Militello, Piazza Armerina ed Aidone
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0051

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ENRICO MAUCERI

cinta d’una fettuccina gemmata, i quali mostrano gli attributi del santo, cioè un mazzo di
chiavi colossali, ed una tiara, da cui pende un merletto con ricami rappresentanti il Sacramento.

I quadretti laterali contengono vari episodi della vita del santo (San Pietro che dà la
moneta; che scaccia il demonio; che predica; che è salvato da Gesù; San Pietro svegliato
dall’angelo nel carcere; il giudizio; il martirio). Il dipinto manifesta tutti i caratteri della prima
metà del secolo xvi e sembra proprio della maniera di Antonello De Sabba, non certo

del 1439, la qual data, graffita malamente in basso,
è di sicuro apocrifa, oppure copiata erroneamente da
un’altra veridica che poteva ben essere 1539.

Piazza Armerina possiede un buon nucleo di mo-
numenti medioevali, e fra essi tiene il primo posto
la basilica del Priorato di Sant’Andrea, poco distante
dalla città, che, quantunque ridotta quasi in istato
scheletrico, è di fabbrica puramente normanna, ed
ha una pagina importante nella storia delle abbazie
di Sicilia. L’interno nessun’opera d’arte presenta di
notevole, e gli affreschi, intorno ai quali si trattiene
il Di Marzo, in una sua recente opera, ' non sono
nemmeno attribuibili a quel mediocre pittore paler-
mitano, Pietro Ruzzolone, non essendo che il pro-
dotto di un’arte locale, priva totalmente d’interesse
artistico.

Ed attorno al secolo xv si aggirano le altre co-
struzioni medievali piazzesi, come il campanile del
duomo, la chiesetta di San Giovanni di Rodi (sic),
gli avanzi del chiostro di San Pietro, ecc. Ma so-
pratutto notevole è principalmente il campanile del
duomo per la sua bella decorazione esterna, consi-
stente in una serie di archi ogivi fiorati al vertice,
motivo che vedremo ripetuto in altre opere d’arte di
diverso genere dei primi anni del '400. La fabbrica
finiva evidentemente in forma di torre, come è dato
comprendere dall’esistenza di alcuni merli che riman-
gono nella parte superiore del campanile, rabberciata
alla peggio, probabilmente dopo il terremoto del 1693.

Piazza Armerina

Duomo. Croce processionale d’argento Ma Piazza Armerina desta l’interesse dello stu-

dioso, non solo pei suoi monumenti architettonici,
ma benanco per il tesoro della cattedrale, il quale contiene vari pezzi di valore considerevole.

Cominciamo dalla celebre custodia della Madonna di Piazza (m. 1.20 X 0.69) racchiu
dente una pittura della Vergine che la fede popolare crede di origine antichissima, ed alla
quale la leggenda lega il nome del normanno conte Ruggiero. Essa è straordinariamente
ricca di smalti, rappresentanti, a bassosilievo, sopra un fondo eseguito a traforo, in alto, due
superbi angeli con in mano una corona regale semisferica, in direzione del capo della Madonna ;

La pittura in Palermo nel Rinascimento. Palermo, 1899, pag. 211 e seg.
 
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