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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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BIBLIOGRAFIA

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18. Cust (R. H.), Gli affreschi] di Benozzo Gozzoli
e della sua scuola a Castelfiorentino. (Rassegna d'arte,
a. V, pag. 149-152; Milano, 1905).

Breve descrizione, accompagnata da nuove e buone ripro-
duzioni, degli affreschi degli oratori della Visitazione e della
Madonna della Tosse, presso Castelfiorentino.

19. Durand-Gréville (E.), Un portrait indument
rétiré à Raphael - La pseudo - Fomarina des Offices.
(Rev. de l’art anc. et mod., t. XVIII, pag. 313-318;
Paris, i905x.

La pseudo Fornarina degli Uffìzi è troppo bella e troppo
poco veneziana per poter essere attribuita a Sebastiano del
Piombo; e non essendo opera di Sebastiano, non può esser
opera d’altri che di Raffaello. La prima parte di questa tesi
è dall’autore poggiata ad argomentazioni ingegnose, ma non
troppo persuasive; la seconda parte poggia su una semplice
affermazione. Deve aggiungersi che nell’esame rapido che
l’autore fa delle opere più certe di Sebastiano egli trascura
lutto quanto potrebbe servir di conforto alla tesi che, nella
critica moderna, prevale ora, e, crediamo, continuerà a pre-
valere.

20. Fumi (Luigi), LI Or cagna e it suo preteso mo-
saico net Museo di Kensington. (Rivista d’arte, a. Ili,
pag. 211-227; Firenze, 1905).

Il mosaico della Natività della Vergine, designato nel
Museo di Kensington come opera compiuta da Andrea Or-
cagna per la facciata del duomo d’Orvieto, è, come il Fumi
esaurientemente dimostra, una goffa ricomposizione, senza
quasi più traccia d’antico, di un mosaico eseguito per la fac-
ciata stessa, intorno al 1365, da Ugolino di prete Bario e
fra Giovanni Leonardelli.

21. Grigioni (Carlo), I dipinti di Santa Maria del
Carniine a Ripatransone. (Rass. bibl. dell'arte Hai.,
a. Vili, pag. 145-149; Ascoli Piceno, 1905).

Le pitture di Santa Maria del Carmine (1569-71), già
attribuite a Vincenzo Pagani e ad Ascanio Condivi, rappre-
sentano invece, secondo l’autore, l’opera principale di Simone
e Gianfrancesco da Caldarola.

22. Gronau (Georg), Il ritratto di Giovanni delle
Bande Nere attribuito a Tiziano nella galleria degli
Uffizi. (Rivista d’arte, a. Ili, pag. 135-141; Firenze,

1905).

Secondo il Gronau, il noto ritratto non è di Tiziano,
ma di un maestro Gian Paolo, ricordato più volte dall’Are-
tino nelle sue lettere.

23. Guibert (Joseph), Note sur une « Re'surrec-
ti on» du Muse e Royal de Berlin. (Gaz ette d. B.-A.,
t. XXXIV, pag. 380-383; Paris, 1905).

Una figura di Bacco, incisa da Girolamo Mocetto, trova
riscontro evidentissimo nel personaggio nudo che appare fra
le guardie al sepolcro, nella Risurrezione, entrata recente-

mente, sotto il nome di Giovanni Bellini, nel Museo di Ber-
lino. L’osservazione è interessante, ma non nuovissima.

24. Horne (Herbert P.), A newly discover ed al-
tarpieces by A lesso Baldovinetti. (The Buri. Mag.
voi. Vili, pag. 51-59; London, 1905).

La pala d’altare, di cui il Baldovinetti stesso ci dà notizia
nei suoi ricordi e che credevasi perduta, è stata rinvenuta
dall’Ilorne in una camera attigua alla sacrestia della chiesa
di Sant’Ambrogio. Per essa il Baldovinetti ricevette paga-
menti nel 1470-73 e nel 1485; la parte aggiunta nel 1485
è facilmente riconoscibile, ma lTIorne ritiene che questa
aggiunta sia opera d’uno scolaro e probabilmente del Graf-
fione.

25. Koop (A. I.), The Bramantino portraits from
San Martino di Guznago. (The Buri. Mag., voi. Vili,
pag. 135-141: London, 1905).

Illustra una serie di 25 ritratti attribuiti al Bramantino,
passati dal castello di San Martino di Guznago alla colle-
zione Willett, e da questa al Metropolitan Museum di New
York.

26. Malaguzzi-Valeri (Francesco), Note sulla
scultura lombarda del Rinascimento. (Rassegna d1 arte,
a. V, pag. 169-173; Milano, 1905).

Si occupa di opere di Andrea Fusina e di Cristoforo
Poppa. Dimostra che non può ritenersi di quest’ultimo la
celebre Deposizione di San Satiro ; al primo attribuisce giu-
stamente, fra altro, una Madonna col Bambino che benedice
Francesco I, nella collezione Borromeo.

27. Mason-Perkins (F.), Un quadro di Fiorenzo di
Lorenzo. (Rassegna d’arte, a. V, pag. 158; Milano,

1905).

L’autore attribuisce a Fiorenzo di Lorenzo un quadro del
Museo di Nantes, rappresentante San Sebastiano e Sant’An-
tonio, assegnato dal catalogo ufficiale a Bonamico Buffal-
macco (!)

28. Phillips (Claude), IVatleau’s «finte player »
in thè Uffizi. (The Buri. Mag., voi. Vili, pag. 99-102;
London, 1905).

Nota come il quadro degli Uffizi sia una delle più at-
traenti pitture della seconda maniera del Watteau; e deplora
che sia trascurato e spesso dimenticato dai biografi del mae-
stro.

29. Poggi (Giovanni), Andrea di Lazzaro Caval-
canti e il pulpito di Santa Maria Novella. (Rivista
d’arte, a. Ili, pag. 77-85; Firenze, 1905).

In base a documenti, accerta che i quattro bassorilievi
del pulpito di Santa Maria Novella sono stati scolpiti da
Andrea di Lazzaro Cavalcanti, fra il 1443 e il 1448.

30. Poggi (Giovanni), Arnolfo di Cambio e il sa-
cello di Bonifacio IV. (Rivista d’arte, a. Ili, pag. 187-
198; Firenze, 1905).
 
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