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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 2
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Bernardini, Giorgio: La quadreria Sandor Lederer a Buda-Pest
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0146

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LA QUADRERIA SAND OR LEDERER A BUDA-RESE

107

fra un cielo basso e carico di nuvole e le piccole onde di una riviera inargentata da un
raggio luminoso. Il suo tocco, di una leggerezza meravigliosa, dà ai suoi cieli e alle sue
acque una trasparenza incomparabile. Egli è forse il primo che ispirandosi direttamente alla
natura della sua terra natia liberò la pittura del paesaggio dalle convenzioni che ne avevano
impedito il libero sviluppo.

Il dipinto del signor Lederer portante la firma del Maestro: I. V. GOIEN - 1632: fu
acquistato alla vendita Habich a Cassel.

Franz van Mieris è rappresentato da un quadretto intitolato la Seduzione. In esso un
trombettiere, che volge le spalle al riguardante, appena seduto su di un lato di uno sgabello,
ferma una donna, che è vestita di raso bianco e si rivolge ad esso come in ascolto; un cagno-
lino salta vicino ai suoi piedi. Dalla parte del soldato, appoggiato ad un tavolo, coperto da
un tappeto, sta una vecchia intenta a riguardarli quasi stupita, obliando un vaso, che tiene

Fig. 9 — Ferrari : La Denominazione di San Giovanni Battista

in mano ; dal lato opposto entra un servo portando delle frutta su di una guantiera. Vi si
scorge la firma: F. v. Mieris fec. 1669.

In questo quadro, riscontriamo i toni caldi e le pieghe larghe, profonde, spesso scure,
i contorni alquanto decisi e il modellato rilevato. Vi notiamo anche le membra, e in specie
gli occhi, piuttosto grossi e tondeggianti.

Il maestro fu degno scolaro di Dou, il più accurato, il più minuzioso, il più attraente
dei pittori olandesi di genere.

Al Verkolye è assegnata una scena famigliare, nella quale sotto di un padiglione un
paggio moro, che ha vicino un piccolo cane, insieme ad un uomo in piedi, presenta una
guantiera con frutta ad una dama seduta, in bianca veste con sciallo scuro, la quale ha
preso un pomo ed è per prenderne un altro.

Jan van Verkolye, (1650-1693) fu scolaro di Lievens, uno dei seguaci di Rembrandt.
Egli appartiene alla categoria dei maestri secondari, molto accurati e diligenti; dipinse con
una certa bravura in una tonalità argentina che lo distingue. Tuttavia in qualche modo si
ricollega al gruppo di Dou, van Mieris, ecc., come è dimostrato da questa scena tranquilla,
graziosa e non priva di eleganza.

Una testa di donna, piena, dai lineamenti alquanto grossi è ascritta a Johannes Cornelisz
Verspronck, allievo di suo padre Cornelis Engelsz Verspronck e di Franz Hals, che ebbe
non poca influenza su lui.

Giorgio Bernardini.
 
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