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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 2
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0165

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MISCELLANEA

126

piccole figurine di Santi che ornavano probabilmente
i pilastri del cornicione. « E sopra per finimento di
detta tavola, dice il Vasari, sono in più quadri molti
Santi intorno un Crocifisso ».

Nel 1901 la R. Pinacoteca di Napoli per mezzo
del professor Venturi ha fatto l’acquisto importantis-
simo di un quadretto a cuspide raffigurante Gesù Cristo
sulla croce circondato dalla Madre, San Giovanni e
la Maddalena, tre figure di espressione impareggia-
bile 1 (fig. 1). Maria circondata da un mantello color
indaco di stoffa pesante, largo, sembra cerchi ancora

Fig. 2 — Masaccio: Sant’Andrea
Collezione Lanchoronski

la vita nel figlio fissandolo e giungendo le mani. In
questo sguardo lungo sembra di trovare la quiete che
deriva dalla maestà del Grande. Dall’altra parte il
San Giovanni è chinato dal peso del dolore, la sua
testa s’inchina sulle mani congiunte che hanno tirato
su una parte del mantello azzurro per asciugare le
lagrime. Il suo sguardo va nel vuoto sfiorando la figura
della Maddalena che inginocchiata davanti la croce è
in procinto d’abbandonarsi. Gridando nel suo dolore
acerbissimo getta le braccia in alto accusando l’uni-

3 Una breve menzione del quadro si trova ne L’Arte, IV, 1901,
pag. 74; A. Filangieri di Candida attribuisce il quadro ad un ano-
nimo fiorentino della metà del Quattrocento.

(II Venturi fece il nome di Malaccio in un articolo d’un giornale
quotidiano ignorato dall’autore). Nota della Redazione.

verso, accusando il genere umano del massimo irre-
parabile delitto. Nella veste rossa si nasconde l’agita-
zione appassionata del profondo dolore. Svegliando
un fremito, commuovendo lo spettatore, le figure non-
dimeno sono monumentali, ciò che accresce la forza
dell’espressione.

Credo che quelli che hanno studiato questo quadro
non possano dubitare che il solo Masaccio ne possa
essere l’autore. E pure nei libri e fascicoli di giornali
che due anni fa si pubblicarono in onore dell’artista,
per quel che ne so, non si faceva menzione del qua-
dro napoletano ; e perciò mi permetto di comunicare
la fotografia gentilmente concessami dal prof. Ven-
turi. Chi fa il confronto dello stile del quadro di Na-
poli colla predella di Berlino, e coi due Santi Paolo
(a Pisa) e Andrea (presso il conte Lanchoronski a
Vienna 2 (fig- 2), si persuaderà facilmente che la cro-
cifissione appartenga allo stesso periodo dell’ attività
dell’artista. È facile credere che il Sant’Andrea (a
Vienna) abbia fissato lo sguardo al Crocifisso nel mezzo
del finimento all’altare pisano come dice il Vasari.

Oltre le affinità nei tipi, nel panneggiamento, nelle
mani, nei colori, vorrei indicare anche la forma dei
nimbi che è abbastanza simile nella crocifissione e
nei Santi.

Le misure del quadro di Napoli non contradicono
alla sua partecipazione all’altare pisano. È alto centi-
metri 85, largo cm. 65. La larghezza della predella
di Berlino è di cm. 61, così che si deve supporre
che (come si vede in molti altari del Trecento e del
Quattrocento) le colonnette che separavano le parti
laterali del polittico della parte centrale, s’ allargas-
sero in pilastri nella predella. La parte centrale, cioè
la Madonna cogli angioli, aveva la forma di un ret-
tangolo ed era coronata in tutta la sua larghezza dalla
crocifissione.

Una ricostruzione dell’altare di Pisa secondo le
misure dei frammenti conservati ho tentato di dare in
fig. 3, mentre resta soltanto l’altezza della parte prin-
cipale della Madonna coi Santi. A Firenze non esi-
stono polittici di questa disposizione prima di Masaccio,
predominava invece la forma senese con piccoli qua-
dretti che sedevano sulle cuspidi delle tavole princi-
pali come si può vedere, per esempio, nell’altare del
Francesco Rosselli (intorno al 1415) negli Uffizi. A
Bologna invece trovo nell’altare di Simone nella Regia
Pinacoteca una forma abbastanza consimile a quella
che aveva certamente l’altare di Masaccio; qua e là
di sopra dalla parte centrale il Crocifisso, di sopra
delle parti laterali mezze figure di Santi.

Le quattro piccole figure dei Santi, magnifici, espres-
sivi, due padri della chiesa (San Girolamo ed un ve-
scovo) e due santi Carmelitani, che poco tempo fa dalla
Raccolta di Mr. Charles Butler pervenirono nel Regio

2 Cfr. Schmarsow, Masaccio-Studien, II, 1896, pag. 76, ff.
 
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