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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0197

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BIBLIOGRAFIA

158

viale di Pio II. Appunti stori co-critici. {Arte e storia,
a. XXV, pag. 9-10; Firenze, 1906),

Breve cenno sul piviale di Pienza, che VA. ritiene la-
voro orientale del secolo xm, eseguito forse nel convento
di Sant’Elena sul monte Sinai o in uno dei conventi del
monte Athos.

87. Mason Perkins(F .), Due tavole di Lippo Memmi.
{Rassegna d'arte, a. VI, pag. 31 ; Milano, 1906).

Attribuisce a Lippo un San Pietro esistente nel Louvre
(sotto il nome di Taddeo di Bartolo) e un altro San Pietro
esistente a Palermo nella collezione Bordonaro (sotto il
nome di Francesco Traini). Indica pure come opere di Lippo
due Madonne, rispettivamente appartenenti a B. Berenson
e a C. Fairfax Murray.

87. Mason Perkins (F.), Alcuni Sassetta inediti.
(.Rassegna d'arte, a. VI., pag. 31; Milano, 1906).

Indica come opere del Sassetta quattro frammenti d’an-
cona esistenti nel Museo cristiano Vaticano. (Scaffale N,
n. IV; scaffale O, n. XII; scaffale R, n. V; ed altro fram-
mento senza numero nello scaffale Al).

88. Patzak (B.), Unbekannte Fresken des Paolo
Veronese. (Repert. f. Kunstw, voi. XXVIII, pag. 444-
447; Berlin, 1905).

Si tratta di miseri avanzi, quasi completamente perduti,
nella villa Da Riva e nella Cappella del Capitello a Zermen,
fra Treviso e Mestre; e sono da collegarsi con gli affreschi
della villa Da Mula in Romanziol, databili, secondo il Patzak,
intorno al 1574. /. c.

89. Pettorelli (Arturo), Sant'Antonio del Vien-
nese, la sua chiesetta, e il piccolo ospedale presso
Borgo San Donnino. (Rassegna d'arte, a. VI, pag. 22-
30; Milano, 1906).

La chiesetta venne costrutta in due epoche; la sua ori-
gine rimonta alla fine del sec. XII o al principio del xm ;
il suo ampliamento alla 2a metà del sec. xm. Cenni sugli
affreschi del sec. XIV, quasi completamente periti, che orna-
vano la chiesa e l’annesso ospedale; notizie interessanti sulla
leggenda e sull’iconografia di Sant’Antonio del Viennese.

90. Raymondi (Michelangelo), La Badia di Val-
visciolo ; Velletri, Stracca, 1905.

In questa pubblicazione è molto accuratamente illustrata
la storia della Badia dalla sua fondazione sino ai recenti e
non infelici restauri.

91. Richter (I. P.), Wallace Museum in London.
(.Zeitschr. f. bild. K., voi. XVI, pag.215-222; Leipzig,
1905).

Vi si dà notizia di un buon quadro di Cima, ben con-
servato e firmato, rappresentante Santa Caterina d’Alessandria

l. c,

92. Sant’Ambrogio (Diego), Le Vergini sagge e
le folli del Vangelo negli affreschi di Viboldo7ie. (Ras-
segna d'arte, anno V, pag. 190-191 ; Milano, 1905).

Rileva V importanza iconografica degli affreschi, esistenti
sugli archivolti della seconda cappella nella navata destra della
chiesa di Viboldone, presso Milano. Gli affreschi apparten-
gono alla seconda metà del secolo XIV,

93. Sant’Ambrogio (Diego), Il capitello istoriato
di San Bartolomeo in Bosco. (Arte e storia, a. XXV,
pag. 3-5; Firenze, 1906).

Illustra un capitello, pervenuto al Museo archeologico mi-
lanese dalla chiesa di San Bartolomeo in Bosco, presso Ap-
piano. Lo attribuisce alla seconda metà del secolo xil ; e trova
la spiegazione delle bizzarre storie sovra esso scolpite negli
atti apocrifi del pseudo Abdia di Babilonia, che si riferiscono
alle predicazioni nelle Indie dall’apostolo San Bartolomeo.

94. Schmarsow (A.), Romanische Wandgemàlde der
Abteikirche S. Pietro beiFerenlillo (Repert.f. Kunstw.,
voi. XXVIII, pag. 391-405; Berlin, 1905).

Gli interessanti affreschi, poco noti e diversamente giudi-
cati, dall’abbazia benedettina esistente poco lungi dalla via
che da Terni conduce a Spoleto, sono, secondo l’A., opera
del secolo xii o del principio del xm e rappresentano il più
puro stile dell’arte romanica italiana anteriore a Duccio, Ci-
mabue e Jacopo Tonfiti.

Costituiscono un ciclo di scene dell’antico e del nuovo te-
stamento. I. c.

95. Schneider (René), Un Pérugin au Musée de
Toulouse. (Augusta Perusia, a. I, pag. 5-6; Perugia,
1906).

Cenno sul frammento, posseduto dal Museo di Tolosa, del
trittico del Perugino che ornò la sagrestia degli agostiniani
di Perugia.

96. Sirén (Osvald), Tre Madonnine nel Fitzwilliam
Museum di Cambridge. (Rivista d'arte, a. Ili, pag. 245
a 252 ; Firenze, 1905).

Attribuisce rispettivamente tre Madonnine del museo Fitz-
william a Lorenzo Monaco, a Giovanni dal Ponte, a Parri
Spinelli. A Lorenzo ascrive altresì un disco di vetro della
collezione Eglomisier nel Museo civico di Torino, dove a
nero rosso e oro è dipinta la vergine fra i due Ss. Giovanni.

97. Steinmann^JE.), Die Flussgòtter a?i den Medici
- Gràbern Michelangelos. (Zeitschr. f. bild. K., voi.
XVII, pag. 39-425 Leipzig, 1905).

Ai lati del sarcofago, in ambedue i monumenti, avrebbero
dovuto essere collocate due statue di, fiumi, sedute per terra
e appoggiate al tradizionale vaso riversato: ne resta ricordo,
oltre che in alcune lettere di Michelangiolo stesso, in un
disegno del monumento di Lorenzo, conservato all’Albertina
di Vienna; il quale permette di riconoscere come copia dei
modelli dei due fiumi, che Michelangiolo stesso dovette ese-
guire in creta, due terracotte del Tribolo esistenti nel Museo
nazionale di Firenze. I. c.

98. Ufficio regionale per la conservazione
dei monumenti della Lombardia, Le vicende del
Cenacolo di Leonardo da Vinci nel secolo XIX; Mi-
lano, tip. Allegretti, 1906.

Precedono cenni sulle vicende del Cenacolo, dal secolo xvi
al xvill. Segue una narrazione minuta, fatta in base a do-
cumenti rintracciati e raccolti per cura speciale del Patricolo,
delle vicende moderne del capolavoro e dei tentativi vecchi
e nuovi di arresto del suo progressivo deperimento, sino allo
esperimento fatto dal Cavenaghi nel 1904 che diede qualche
 
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