Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

DOI Heft:
Fasc. 3
DOI Artikel:
Cronaca
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0273

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
CRONACA

233

erudizione storica e biografica s’affondavano i vecchi
lettori di fatterelli, non s’affondano coloro che fanno
osservare e penetrare l’opera d’arte.

I signori commissari danno rimbeccata a chiunque
voglia rispondere alle loro dimande, presentate con la
maggiore ignoranza delle condizioni degli studi. I pro-
fessori di disegno hanno, in generale, fatta qualche
onorevole eccezione, la cultura assai scarsa. Ottenuta
la patente per l’insegnamento del disegno in iscuole
nelle quali per l’ammissione si richiede solo la licenza
elementare, disegnano senza sapere donde sia ricavato
l’esemplare di disegno, che cosa esprima, da quale
ambiente sia tratto, da quale insieme staccato. Tem-
perano le matite, includono nel tiralinee l’inchiostro
di china; ma all'arte non s’accostano mai. E devono
essi illustrare monumenti, gallerie e musei, come se
le opere d’arte fossero degli esemplari scolastici a car-
bone e a sfumino? No, no, signori della Commissione
reale, si tratta d’espressioni ideali della vita italiana,
di imagini elaboratesi lungo i secoli per risplendere
della luce del genio, si tratta di storia civile, di fasti
italiani, non di sfumini e di tiralinee!

E gl’insegnanti di lettere italiane, di lettere clas-
siche e di storia, non potrebbero uscire dal loro mondo,
chè sanno per prova, per compiuta educazione, quanto
sia arduo far capolino in altri mondi. La storia del-
l’arte è una disciplina che vive a sè; il suo insegna-
mento, fondato sui metodi positivi, ha già i suoi edifici,
i suoi palazzi, i suoi templi. E non conviene far dei
maestri che sanno degli improvvisatori che non sanno.
Trattasi di educare all’arte, al bello le nuove gene-
razioni. La Commissione reale, ignara de’ progressi
della scienza storica dell’arte, del suo organismo, dei
suoi metodi, si oppone, con mal celata ostilità, a’ suoi
diritti. Neppure in Croazia le dimande della Commis-
sione reale potevano essere presentate con un certo
successo; in Italia dovevasi chiedere come gettare da
pieno ventilabro la semenza dell’arte.

Adolfo Venturi.

fi Fra le conferenze tenute in Italia, sono notevoli
alcune riguardanti Leonardo da Vinci, promosse dalla
« Leonardo » di Firenze. Notiamo, oltre quella del
Reymond che riguarda direttamente il nostro campo
di studi, due di singolare importanza del Croce su L.
filosofo, l’altra dell’Angelucci su l’occhio e la sua fisio-
logia nelle scoperte di L. Il Croce ha spezzato una
lancia benedetta contro l’opinione grossolana diffusa
assai, se non fra gli studiosi, nel pubblico: di un univer-
salismo vuoto di senso, che, comprendendo in astratto
anche la filosofia, portava alla immaginazione di un
Leonardo filosofo. E il Croce ha bene rimesso le cose
al loro posto : le leggi che L. ha dettato si ricollegano
con le scienze speciali ben più che con la filosofia.
E quasi a corroborare quest’asserzione ha seguito l’acuto

discorso dell’Angelucci sul valore fondamentale delle
leggi ottiche scoperte da L. e applicate alla pittura.

fi La sezione romana dell’ «Atene e Roma» ha
promosso varie applaudite conferenze fra cui riguar-
dano i nostri studi quella del Loewy su « L’atleta vin-
citore e la statutaria greca », e del Lanciani su «Gli
artisti del Rinascimento e le Rovine di Roma antica ».

fi Sulla « Cappella Palatina » ha tenuto a Palermo
una geniale conferenza il prof. Salinas.

fi Esaminato il deperimento del quadro di Tiziano
a San Domenico di Ancona, il Ministero dell’istruzione
ha iniziato trattative con quello di grazia e giustizia,
per provvedere al restauro.

fi Per la r. Pinacoteca di Bologna, quel direttore,
prof. G. Guadagnini, ha acquistato, da un privato, un
San Giovannino di Carlo Dolci.

fi II Ministro della pubblica istruzione, on. Boselli,
ha nominato una Commissione di uomini parlamen-
tari, di giuristi, e di funzionari dell’Amministrazione
delle antichità e delle belle arti, anche di giornalisti (!),
per lo studio della riforma delle leggi 12 giugno 1902,
n. 185, e 27 giugno 1903, n. 242, sulla conservazione
dei monumenti e degli oggetti d’antichità e d’arte. Della
Commissione, presieduta dall’onor. Codronchi, fanno
parte, fra gli altri, il prof. Pigorini, Corrado Ricci; i
deputati: Barnabei, Galluppi e Rosadi, i senatori:
Carle, Carta Mameli, il prof. Rufifini, ecc. La Commis-
sione ha quasi condotto a termine i suoi lavori, e ha
nominato relatore l’onorevole Rosadi.

fi A Macerata nel palazzo di Prefettura è stato sco-
perto un affresco che pare di bella importanza: rap-
presenta la Vergine col Bambino, ed è opera del Cin-
quecento.

fi II concorso per il nuovo edificio della Biblioteca
Nazionale di Firenze si è chiuso: la Commissione esa-
minatrice ha giudicato il premio al giovane architetto
romano Cesare Bazzani. Gli architetti Piacentini, Fan-
tappiè e Riva hanno avuto premi di tremila lire cia-
scuno.

fi Per la mostra d’arte all’esposizione di Milano
sono stati proposti a formare la giuria artisti esclusi-
vamente stranieri: Rodili, Wander, Kapper, Frampton
e Breeke per la scultura; Gaston, La Toetiche, Lie-
bermann, Jorn e Claus perla pittura; Albrich, Wagner,
Horto e Guerpard per la scultura.

fi È stato indetto un concorso, che si chiuderà il
io giugno p. v., di professore straordinario per la cat-
tedra di storia dell’arte nella r. Università di Bologna.

fi La celebre pala d’altare di Giovanni Bellini in
San Francesco di Pesaro è stata trasportata, per cura
del Municipio di Pesaro in luogo più asciutto e più
arioso, cioè nella chiesetta di Sant’Ubaldo a fianco della
residenza comunale.

fi II restauro de’ musaici del Battistero di Firenze
procede con una lentezza deplorevole, causa la man-
canza di lavoratori e di mezzi ; e cosi il massimo mo-

L'Arte. IX, 30.
 
Annotationen