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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc.4
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Frizzoni, Gustavo: Opere di maestri antichi a proposito della pubblicazione dei disegni di Oxford
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0284

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OPERE DI MAESTRI ANTICHI

243

(Morellis Gedanke an Giampedrini hat nichts positives fiir sich).' Figura fra le tavole
eseguite col sistema della tricromia nella pubblicazione accennata la rammentata Colombina
e nel testo che vi si riferisce lo scrittore che si segna colle iniziali A. P. non esita a
presentarla quale opera del surriferito Melzi. Ora è il caso qui di rimandare quanti desi-
derano illuminarsi intorno alle qualità di cui si può presumere fosse fornito il Melzi a quanto
scrisse il Morelli là dove tratta dei pittori lombardi nel terzo volume dei suoi KunstkritisQhe
Studien iiber italienische Malerei.1 2 Se ne deduce che l’accennato, fedele amico di Leonardo,
non fosse già stato pittore di professione, ma semplice dilettante, si che apparisce più che
problematico il ritenerlo autore dell’ima o dell’altra delle opere di pittura di quella scuola,
pervenute sino a noi.

Quanto alla Colombina, essa s’accorda così bene colle opere che per comune consenso
si riconoscono di mano di Giampietrino, da non dovere negar fede all’attribuzione suggerita
dal nostro critico. Che se egli dice, tale pittore rivelarsi in detto quadro specialmente me-
diante la forma della mano sinistra,3 torna agevole l’aggiungere, che egli si rivela egual-
mente nel tipo, quasi stereotipato, del viso, non meno che nei panneggi e negli accessorii
graziosi dei fiori e delle erbe, che si vedono riprodotti con simile gusto raffinato, (certamente
appreso dal maestro) in altri suoi dipinti. Fra questi richiamerei alla mente del lettore prin-
cipalmente il quadro non finito della Madonna col Bambino nella galleria di Brera.

Il viso della Colombina alla perfine trova un evidente riscontro in quella di una Madonna,
associata al suo Bambino, che il Colvin ci presenta in un grande foglio a carboncino della
raccolta di Christ Church ad Oxford, commentandolo nei termini seguenti : « I cartoni finiti
da servire pei dipinti di mano dei maestri italiani dell’età d’oro, come si sà, non ci riman-
gono se non in numero esiguo. L’esempio presente mostra l’influenza di Leonardo da Vinci
in ogni parte. Nel viso della Vergine il taglio dei tratti e l’intima dolcezza della espres-
sione sono colti a meraviglia; ma l’aspetto relativamente insulso del Bambino insieme alla
generale pesantezza del tocco e una certa rotondità vuota delle spalle nel contorno e nel
modellato smentiscono visibilmente l’attribuzione tradizionale dell’opera alla mano del maestro
stesso (Leonardo) e la proclamano per una dei meno geniali suoi allievi. Questi può essere
identificato senza alcun dubbio per Giampietrino, la di cui speciale maniera, similmente
a quanto si avverte nei suoi dipinti a Pavia, a Milano e altrove, vedesi qui ripetuta ».

Il nostro autore, a onore del vero, avrebbe potuto aggiungere che il merito della ret-
tifica nell’attribuzione all’autore del cartoncino non ispetta a nessun altro se non al capo
dei nostri recenti critici, più volte già nominato. Il passo che lo concerne si legge entro le
informazioni seguenti che il Morelli fornisce fra altre intorno al pittore : « Giampietrino è
dal Lomazzo detto Pietro Rizzo, milanese. Non sono noti nè l’anno della sua nascita, nè
quello" della sua morte, nè vi sono di lui, per quanto io sappia, opere segnate col suo nome.
Ch’egli derivi direttamente da Lionardo parmi risulti con tutta evidenza da un disegno a
carbone, attribuito a Lionardo stesso nella collezione di Christ Church College ad Oxford».
L’espressione di questo giudizio va munito del segno convenzionale di una croce, col quale
l’autore aveva dichiarato di volere indicare le attribuzioni da lui pel primo suggerite. Non
è fuori di proposito anzi rammentare qui in quali termini egli alluda a siffatta dichiarazione
nel seguente passo dell’arguto proemio al suo volume: Della pittura italiana. 4 «Ove si
ponga mente alla grande confusione che pur sempre sussiste nelle attribuzioni delle opere
di arte italiana, la quale negli ultimi tempi minaccia di aumentare anziché diminuire, non
mi sarà impedito, io spero, di avere vedute ed opinioni mie proprie e di sottoporle all’esame
dei miei lettori e fautori. Affinchè la responsabilità poi delle nuove attribuzioni di quadri

1 Vedi : Die Galerien Europas, farbige Nachbildungen 3 Vedi: Della pittura italiana, pag. 158 (ediz. Treves,

in 25 Heften. E. A. Seemann, Leipzig. Milano).

2 Vedi Dìe Galerie zu Berlin. Leipzig, F. A. Eroe- 4 Ediz. Treves, pag. 4.

khaus, 1S93, pag. 141 e seg.
 
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