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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc.4
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Colasanti, Arduino: Note sull'antica pittura fabrianese: Allegretto Nuzi e Francescuccio di Cecco Ghissi
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0317

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276

ARDUINO COL ASAN II

scuola, (uno dei pentittici del Duomo di Fabriano, nel quale par di scorgere un riflesso della
forte maniera di Pietro Lorenzetti.

L’armonia modesta, ma gentile, da cui erano scaturiti gli affreschi di Santa Lucia e le
graziose Madonne di Berlino e della canonica di San Niccolò in Fabriano, appare ormai
fatalmente spezzata ; lo spirito sereno, che non aveva saputo infondere il terrore delle visioni
apocalittiche negli affreschi suddetti, manda gli ultimi bagliori ; la mano che aveva accarez-
zate amorosamente le figure di Santa Caterina, di San Francesco, di San Martino e di
Santa Lucia nel polittico di Apiro, sembra stanca per vecchiezza.

Nelle tavole di Allegretto Nuzi i santi ancora si atteggiano nel modo consacrato dalla
tradizione, le Vergini sotto i manti azzurri arabescati d’oro piegano devotamente il capo
e guardano attraverso i lunghi occhi socchiusi, gli angioli, piccoli esseri infantili, si strin-
gono timidamente intorno al trono dell’Eletta. Ma un più vivo sentimento della vita e della
realtà penetra a volte nell’arte del maestro marchigiano, che allora tenta di sottrarsi alle
pastoie convenzionali e guarda più addentro nelle cose con la felice inesperienza dei nova-
tori. Chi osservi, infatti, il modo con cui i suoi santi reggono gli strumenti del martirio, chi
guardi come la Vergine della galleria di Berlino sostiene il piccolo Gesù, scorgerà subito
con quanta fatica, ma con quanta tenacia, Allegretto cerca di dare un sentimento e una
espressione alle mani delle sue figure.

* * *

Di fronte alle opere del Nuzi quelle del suo contemporaneo Francescuccio di Cecco
Ghissi ci appariscono ancora asservite alle formule rese presso che immobili dopo una ela-
borazione secolare.

Francescuccio Ghissi è un mistico, il quale, acceso da un vivo ideale di fede e di amore,
va ripetendo immutabilmente una sola immagine di Madonna dell’ Umiltà, intenta a nutrire
del proprio latte il bambino. .Seduta su di un cuscino da cui scaturiscono raggi d’oro, la figura
gentile piega il capo con indicibile mestizia e con le lunghe mani stringe teneramente al
petto il piccolo Gesù, che gira intorno i suoi rotondi occhietti di falco, senza staccarsi dal
seno materno. A sinistra, in basso, si vede il più delle volte la luna, in alto una corona di
stelle s’inarca intorno al capo di Maria e una mite luce d’amore avvolge e riscalda la poetica
composizione. Così a Fabriano, nelle tavole della galleria municipale 1 e della raccolta Fornari,2
a Montegiorgio nella chiesa degli Agostiniani, ! in Ascoli nella chiesa di Sant’Agostino, a
San Severino e a Fermo nelle chiese di San Domenico, a Roma, nel Museo cristiano vaticano,
Francescuccio di Cecco ripete con umili parole la sua sincera esaltazione religiosa, nella
serena glorificazione di quella purissima gioia della maternità.

Nei suoi caratteri generali l’arte di Francescuccio Ghissi ha grandi affinità con quella
di Allegretto Nuzi, ma i mezzi di cui il pittore dispone per dar vita alla sua idea sono

rIl dipinto è firmato: NOSTRA DNA DE VMI-
LITATE ANNO DNI MCCCLVIIII FRANCIS-
SCVTIUS CICCHI FECIT HOC OPVS. La bella
tavola fu radicalmente restaurata da Giovanni Bat-
tista De Magistris, il quale lasciò ricordo di questo
suo deplorevole lavoro nella iscrizione seguente : DE
A°. 1674 RESTL FVIT A iÒAE BAPTA DE MA-
GISTRIS. P. S. D.

Questa Madonna tenne senza dubbio presente
Andrea da Bologna, quando, tre anni più tardi, di-
pinse per la chiesa di Sant’Agostino in Pausula la
tavola firmata: DE BONONIA NATV ANDREAS
{Futi hìc ope) RATV A0. D.> MCCCLXXII. Abbiamo
completata questa iscrizione, mediante il confronto di

quella simile che lo stesso Andrea appose al polittico
conservato nella biblioteca di Fermo. Nella tavola di
Pausula, sul gradino del trono della Vergine, si legge
anche il motto: MVLIÉ AMICTA SOLE LVNA
SUB PEDIB f CAPITE CORONA STELLARUM.

2 L’antica iscrizione solo in un breve tratto non è
leggibile: A. D. MCCCLXXXXV. FRANCISC... S
ME FECIT.

3 In alto, entro due tondi, è rappresentata VAnnun-
ciazione : in basso si legge: HOC OPVS FECIT ET
DEPINS1T FRANCISCVTIVS GHISSI DE FA-
BRIANO SVB ANNO DOMINI MCCCLXXIII.

Vicino ai piedi della Vergine è un’altra breve iscri-
zione: PVLCRA EST LVNA.
 
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