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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc.4
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0336

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MISCELLANEA

di denaro sull’importo complessivo di 141 lire che il
lavoro aveva costato. 1 In tale disgraziata occasione,
oltre a poco accurati rabberciamenti e rinsaldatile
della lamina qua e là ammaccata od infranta, venne
rifatta di bel nuovo tutta la parte inferiore della croce,
dal pomo in giù. Quest’ultimo infatti mostra eviden-
temente per la sua fattura di appartenere ad epoca
più recente, mentre ai piedi del fusto è apposta la
data del restauro. La forma originaria del grande pomo
antico si può per buona sorte rilevare ancora da uno
dei più celebri dipinti di Iacopo da Ponte, il batte-
simo di Lucilla, conservato al museo civico di Pas-
sano : sembrando naturale che il buon pittore abbia
presa dal vero la croce che è quivi rappresentata.

* -X- *

La croce processionale di Bassano è lunga m. 0.78
(ma la parte antica soltanto 0.49) e larga m. 0.37.
Consta di lamine di argento applicate sopra un’anima
di legno, non sempre connesse le une alle altre con
esattezza scrupolosa: colpa forse il rimaneggiamento
patito nel secolo xvn. Il rivestimento laterale della
costa è lavorato a semplice ornato, con una fascia ri-
corrente, interrotta da ovali ed accostata da rosette
di puntini. Nelle due fronti invece si staccano dal
fondo inciso a bulino le figure ed i busti dei santi e
dei simboli a gran rilievo; il Crocifisso, a tutto tondo,
è di metallo pieno. Una ben intesa doratura a fuoco
serve ad accentuare le parti più importanti ed a stac-
carne i piani, aggiungendo decoro e splendore alla
varietà dell’insieme.

Nella faccia anteriore, nel centro dell’incrocicchio,
campeggia la figura del Crocifisso, lavorata con par-
ticolare cura e con vivo sentimento; al di sopra sporge
un busto della Vergine, colle mani congiunte a do-
lore; a destra quello della Maddalena, più bella che
non espressiva; a sinistra un altro dell’apostolo pre-
diletto, atteggiato a cordoglio forse esageratamente,
espresso; al basso in fine il piccolo angelo, emblema
dell’evangelista Matteo, privo adesso di ali. Nei campì
liberi sono incisi a punta fiori ed ornati; il sole, la
luna e le stelle, dietro il capo del Cristo; il solito
teschio ai suoi piedi; ed in alto poi una figura del
Salvatore, che, per quanto disegnata trascuratamente
— anzi rozzamente — ricorda quella consimile delle
porte di San Pietro in Roma: l’iscrizione del libro
dice :

EG V

O M

S

A Li

1 « 28 luglio 1622. Per far |icconciar la croce grande d’argento,
importa la spesa tutta lire 14r, delle qualle si batte lire 86, apli-
cate per monsignor arciprete di ragion d’elemosine cavate al tempo
del giubileo; si à speso della comunità lire 55». (.Archivio comu-
nale di Bassano: Quaderno, 1614-1631).

295

Il centro del rovescio è occupato dalla figurina che
forse è la meglio e più nobilmente condotta fra tutte:
quella della Madonna, che colla destra tiene una ne-

Jacopo da Ponte: Il battesimo di Lucilla (particolare).
Bassano Veneto, Museo Civico.

lagrana, coll’altra sorregge il Bambino, il quale a sua
volta stringe fra le mani un uccello. Al di sopra emerge
il simbolico pellicano; attorno invece seguono i di-
stintivi degli evangelisti, di San Marco, di San Luca
e di San Giovanni, quest’ultimo sopra tutto lavorato
 
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