Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

DOI issue:
Fasc.4
DOI article:
Miscellanea
DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0343

DWork-Logo
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
3°2

MISCELLANEA

di Tiziano non sarà più completamente uno stupendo
enigma, rimane sempre però nel mistero la figura del
committente che ordinò al pittore una così complicata
rappresentazione e volle eternare nello stemma della
vasca la sua famiglia.

Leandro Ozzola.

A proposito degli affreschi di Santa Vittoria
in Matenano. — Nell’ultimo nùmero de L’Arte il pro-
fessore Egidio Calzini si occupa di un mio articolo sugli
affreschi esistenti nella chiesa benedettina di Santa Vit-
toria in Matenano (Emporium, gennaio 1906) ripub-
blicando per la terza volta una breve nota che già vide
la luce nel Marzocco e nella Rassegna bibliografica
dell’ arte italiana.

In sostanza il prof. Calzini ritiene che gli affreschi
di Santa Vittoria in Matenano non furono eseguiti,
come io volli dimostrare, negli ultimissimi anni del se-
colo xiv o ai primi del xv, ma in un tempo posteriore,
da un pittore ritardatario, il quale, più tosto che seguire
le tradizioni dell’arte folignate, avrebbe verosimilmente
appartenuto alla scuola marchigiana.1

1 Non sentiamo affatto il bisogno di ritornare sopra la questione
della data e dell’attribuzione degli affreschi di Santa Vittoria. Ad
ogni modo quali fossero, proprio « negli ultimissimi anni del xiv se-
colo o ai primi del xv » le forme e l’arte dei numerosi maestri

E fin qui nulla di strano. Sinceramente disposto a
riconoscere la forza di ogni buon argomento, non de
sidero di meglio che ricredermi dei miei possibili er-
rori, quando il Calzini, entrando nel campo delle dimo-
strazioni, riesca a provare che il mio convincimento, il
quale io mi studiai di suffragare con argomenti desunti
dalla iconografia, da confronti stilistici e dalla paleo-
grafìa, era infondato.

Intanto leggo negli articoli del prof. Calzini le pa-
role seguenti : « Dal semplice esame delle riproduzioni
che accompagnano l’articolo del C. si può dedurre
che l’anonimo maestro che lavorò in Santa Vittoria
dovè operare in qualche altro luogo delle Marche ».

E qui non siamo più d’accordo. Poiché io intendo
perfettamente come dal semplice esame della riprodu-
zione di un’opera d’arte possa, per lo più, riconoscersi
la scuola, il gruppo, la tradizione artistica alla quale
l’autore appartiene, ma non riesco a comprendere
perchè dall’esame stesso si debba dedurre che egli
lavorò in un luogo piu tosto che in un altro.

Arduino Colasanti.

umbri che operarono nelle Marche, ci viene chiaramente dimostrato,
tra l’altro, dal quadro che uno di essi lasciò a Macerata Feltria,
sottoscrivendolo col proprio nome, Orlcindus Perusinus, c con la
data r4ot.
 
Annotationen