Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

DOI issue:
Fasc. 5
DOI article:
Sirén, Osvald: Notizie critiche sui quadri sconosciuti nel Museo Cristiano Vaticano
DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0363

DWork-Logo
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
322

OSVALD SIREN

del tempo c’impedisce raccogliere tutte quelle notizie necessarie per formare uno studio com-
pleto. Benché l’ordine dei quadri sia molto arbitrario e non si tenga nessun conto delle
scuole e dell’ordine cronologico pure cercheremo di classificarli secondo l’ordine esistente,
poiché crediamo questo il modo più espediente ed utile, giacché la maggior parte degli
studiosi ed i ^visitatori del Museo, potranno così più facilmente osservare e controllare
i quadri.

* * *

Prima di entrare nella camera delle vetrine, ci fermeremo nella precedente, dove faremo
rilevare l’esistenza di un trittico chiuso in un armadio di legno. Il trittico è piccolissimo,
trattato quasi a miniatura, in mezzo è la Vergine in trono, vestita di un manto rosso scuro,
sulle sue ginocchia ha il Bambino in tunica verde e posa una mano sulla spalla del figlio.
A destra San Niccolò, a sinistra San Giovanni Battista.

Tutte le figure sono magre ed angolose, ma dotate di una certa grazia. L’esecuzione
accuratissima in origine, è disgraziatamente sciupata da ritocchi, tanto il fondo dorato,
quanto il tappeto dietro la Madonna ed il manto, sono restaurati. I tipi, il modo come sono
trattate le figure, l’oscura gamma dei colori, l’intera composizione del piccolo trittico, rive-
lano l’opera di Bernardo Daddi, l’artista che ha dipinto e firmato la conosciuta Madonna
dell’Accademia di Firenze. Questo trittico appartiene probabilmente ai suoi primi lavori e
si ricollega al piccolo trittico del castello di Meningen, illustrato da noi in questo periodico,
e alla Madonna della collezione Sterbini; la data dev’essere tra 1325 e 1330.

Prima di osservare i quadri delle vetrine, nella camera seguente e segnati con lettera
alfabetica (il primo armadio segnato con B) due quadri ai lati della porta d’ingresso attrag-
gono la nostra attenzione.

Sono due tavole con numerose figure di santi angolosi in piedi, che dovevano proba-
bilmente far parte di una grandiosa composizione dell’Incoronazione della Vergine. L’artista
è facilmente riconosciuto ed è già stato identificato dal Suida il quale non conosceva ancora
il suo nome.1 Del medesimo autore è il quadro dell’altare della cappella Rinuccini in Santa
Croce, e una Madonna nell’Accademia di Siena, segnata col nome di Giovanni del Biondo,
e la data 1377. Un’altra Madonna dello stesso autore, che porta la data del 1392, è a Figline.
Fu il conte Carlo Gamba il primo a scoprirla. Oltre i quadri sopra accennati, ve ne sono
già molti conosciuti in Firenze e nei dintorni, altri non ancora conosciuti sono; un’Annunzia-
zione con due santi nella Galleria dell’Ospedale degl’innocenti (del 1385); un polittico in
San Felice a Ema (del 1387); quattro storie della vita di San Giovanni Battista nella colle-
zione Fairfax Murray a Londra, ed una grande incoronazione della Vergine con numerosi
santi sui sportelli nella collezione Cook in Richmond. Quest’ultimo lavoro è datato 1372 e
dello stesso tempo dovrebbero essere i sopra citati sportelli.

Armadio B, n. I. La flagellazione di Cristo. Il Cristo nudo, legato ad una colonna ri-
ceve violenti frustate da due flagellanti dai movimenti molto larghi. L’espressione dei volti
è trattata troppo a caricatura; soprattutto caratteristiche sono le taglienti grinze della fronte e
le ciglia contratte. L’artista è un bolognese della prima metà del Quattrocento, forse Michele
Lambertini o Pietro de Pianori, dai quali abbiamo opere firmate nella Galleria di Bologna
e nella collezione Gozzadini. Una Crocifissione dello stesso maestro si trova nel Museo di
Kopenhagen.

Armadio B, n. III. Busto di Cristo in atto di benedire, veduto di fronte. Opera di Simone
Martini; la doratura del fondo è nuova. (Vedi Berenson: Central Italian Painters).

Armadio B, n. IV. La Madonna con Giovanni Battista e Caterina. Quadro di grandezza
media, di colorito piuttosto scuro, si vede male. Lo stile fa presumere che sia della Scuola

1 Florentinische Maler um die Mitte des xtv Jahrliunderts
 
Annotationen