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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 5
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Nicola, Giacomo de: L' affresco di Simone Martini ad Avignone
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0385

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344

GIACOMO DE NICOLA

alto, il naso un po’ all’insù: differenze che ci appariranno subito e bene visibili se la con-
frontiamo colla sua sorella che è nell’altra scena di San Giorgio uccidente il drago dell’ ini-
ziale della c. 18 b.

Ora queste ed altre sue caratteristiche corrispondono appunto all’immagine che ci ha
lasciato della sua Laura il Petrarca,' della Laura dal bel collo, dai biondi capelli,1 2 dagli

occhi azzurri, dal naso leggermente volto in aria. Alcune
particolarità pure dell’acconciatura convengono, benché non
intenzionalmente, a Laura.

La corona (di alloro?) dorata, stretta più volte da nastri,
si posa sul capo della principessa che, secondo il racconto
dello Stefaneschi (c. 25 ò.), si portò presso lo stagno del
drago « serto veluti tradenda viro redimita » ; ma anche sap-
piamo che Laura si poneva talvolta sui capelli una corona
d’argento o d’oro.3 La tunica bipartita verticalmente in vio-
letto e azzurro è una delle parti necessarie del vestito delle
donne della Francia meridionale di quel tempo, ma appunto
perciò richiama un altro accenno petrarchesco di Laura:

•.le violette e ’l verde

Di ch’era nel principio di mia guerra
Amor armato.4

L’ipotesi è così seducente e ragionevole che merite-
rebbe la conferma definitiva dalla iconografia, ma, purtroppo,
nessun ritratto di Laura degno di fede è arrivato a noi.

Il ritratto indicato dal Cavalcasene in uno degli affre-
schi d’Avignone è del tutto congetturale;5 quello del Cap-
pellone degli Spagnuoli a Firenze era un po’ attendibile
quando si credeva col Vasari autore degli affreschi Simone
Martini; i due del Museo Calvet d’Avignone hanno per sé
solo una tradizione recente, contradetta, come in un altro di
un codice della Laurenziana, per la loro disformità dal
costume del tempo e dagli accenni iconografici del Petrarca.6
Ben altri titoli di veridicità può vantare il ritrattino miniato nel codice di San Giorgio.

.Sicché se non possiamo dire con tutta certezza di avere qui finalmente un ritratto di
Laura, possiamo dire di averne uno molto probabile, il più probabile di quanti passano
per tali.

Ed anche questo contributo all’ iconografia di Laura è in gran parte dovuto al disegno
della c. 36 del cod. Barb. lat. 4426.

Giacomo De Nicola.

Fig. 3 — Codice di San Giorgio
Dettaglio

Roma, Archivio di San Pietro

1 G. Bayle, Les portrai/s de Laure au Muse'e de
Avignon (Bullet. histor. et archéol. de Vancluse, 1880,
pag. 227-251).

2 Sulla massa dei capelli oggi scura spicca ancora,

qua e là, il tocco giallastro che doveva tutta ricoprirla.

5 Petrarca Sonetto ir e 211.

4 Canzone 13.

s Crowe e Cavalcaselle, Storia della pittura ita
liana, ed. ital., Ili, 97.

6 Muntz, op. cit., pag. 73-82,
 
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