Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

DOI Heft:
Fasc. 5
DOI Artikel:
Ciaccio, Lisetta: Scoltura romana del Rinascimento, [2]: primo periodo (sino al pontificato di Pio II)
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0394

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
SCOLTURA ROMANA DEL RINASCIMENTO

151

piatte specialmente nella parte superiore
delle figure : e le teste allungate, dalla
breve fronte su cui scendono abbondanti
le corte e grosse ciocche della pesante
capigliatura e dalle grosse labbra che gli
scarsi baffi lasciano del tutto scoperte,
presentano pure elementi di parentela fra
i due gruppi di sculture ; e così anche
il tipo del vestito e l’atteggiamento delle
figure con un libro chiuso in mano (nel
monumento di Nicolò V l’hanno tutte
tranne quella del n. 6, riprodotta a fig. 4).

D’altra parte le scolture della balau-
stra non offrono somiglianze soltanto con
la tomba di Nicolò V : i pilastrini delle
lastre coi loro capitelli compositi a tre
fogliette li troviamo identici di tipo nella
pietra tombale di Innocenzo VII (n. 177
delle Grotte Vaticane),1 eseguita durante
il pontificato di Nicolò V (1447-1455);
mentre il tipo del panneggio delle figure,
sia nelle belle pieghe fini, diritte e con-
centriche che il mantello forma attorno
alla gamba piegata, sia nelle maniche
strette a molte piegoline del n. 51, che
nella specie di piega triangolare che la
veste forma sul dinanzi alla scollatura, è
del tutto simile a quello del maestro delle
Virtù, con le maniere del quale offrono
affinità anche lo sviluppo della mano
all’attaccatura del pollice, il trattamento
dei piedi piccoli, appiattiti con le dita
tutte alquanto lunghe, e l’uso di sandali
con due sottili legacci che si partono dalla
suola fra le due prime dita del piede
(fig. 5); le cinture fatte di stoffa attorci-
gliata, ecc.

Ora queste strette affinità dei nostri
frammenti con sì varie sculture esistenti
in Roma, anonime, ma ben diverse dai
prodotti di tutta l’altra arte italiana del

tempo, e perciò quasi certamente dovute Fig. 9 _ Maestro degli Apostoli - Frammento

ad artefici romani, ed eseguite tutte verso Roma, Grotte Vaticane

la metà del secolo xv o poco oltre, ci

assicurano di due cose: e cioè che essi pure devono essere frutto di una scuola locale
romana ed eseguiti circa nel primo decennio dopo il 1450.

La tradizione formatasi sino dal secolo XVII li diceva staccati dal monumento sepol-
crale di papa Callisto III : abbiamo veduto come ciò non sia esatto, ma forse in quell’er-
rore era qualche cosa di giusto in quanto le sculture venivano collegate al nome di Cal-

1 Dionisi, op. cit., tav. LVII.

L'Arte. IX, 45.
 
Annotationen