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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

DOI issue:
Fasc. 5
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Brunelli, Enrico: Pietro de Saliba
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0404

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PIETRO DE SALITA

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distribuiti arboscelli e cespugli con una certa cura di simmetria. L’intonazione generale riesce
così abbastanza luminosa e chiara, mentre l’impasto delle carni tende al bruno. Il disegno
è duro, difettosissimo. Ognuno avvertirà l’errore grossolano di scorcio e di modellato nella
mano sinistra del Bambino, e la falsa attaccatura del suo orecchio, che appare sottostante alla
bocca e in una linea quasi parallela a quella delle labbra. Nella Madonna si notino le mani,
di una forma che rammenta Cima ma inanimate, rigide, con dita senza nodi ed eccessiva-
mente lunghe, e le pieghe dei panni, spesso irrazionali e angolose. Il velo che scende sul

Pietro de Saliba: Cristo alla colonna. Budapest, Galleria Nazionale

(Fot. Weinwurm)

volto in una superficie liscia, d’una bianchezza sorda, senza offrire i bei giuochi di luce
argentina dei veli delle Madonne di Cima, da Pietro imitate, segna alla sommità della fronte
due increspature che, congiungendosi, formano una emme maiuscola. Ritroveremo, in un’altra
Madonna di Pietro questo particolare che potrebbe esser, in qualche caso dubbio, un indizio
di riconoscimento.

Non vi è a dubitare dell’autenticità dell’opera, sebbene la firma possa dar luogo a
qualche sospetto. Pur non avendo potuto osservarla da presso, parvemi scorgere in essa,
almeno in alcune lettere, tracce di un rifacimento. Ma niuno, credo, vorrà pensare che altri
volesse falsificare la firma di un così oscuro e inabile artista : del resto l’affinità del dipinto
con quelli di Antonello de Saliba è sufficiente conferma che esso è l’opera del figliuolo più
 
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