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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 20.1917

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Fasc. 1
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Foratti, Aldo: I tondi nel cortile del Palazzo Riccardi a Firenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.17337#0056

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22

ALDO FORATTI

ben tre volte, dopo che «...lampi e fiamme | vibrò per gli occhi, e per le membra
tutte | versò salso sudore »; il prodigio spinse Calcante 1 al consiglio di spiegar le vele per
placare l'ira del nume. L'episodio qui è monco, poiché doveva mostrarci Ulisse, sce-
lerum inventar, che altrove ragiona col protagonista accennando al corpo dell'erinne
dormente dinanzi alla colonna sormontata da una figura eroica. Onesta scena è espressa
in una cornalina del Museo di Xapoli, che con le lettere l&tjr. meu. ne indica la pro-
venienza.2 Il rarissimo calcedonio che il Niccoli scoperse
al collo di un bimbo del popolo, e che fu prima di Paolo TI
e poi eli Lorenzo il Magnifico ha il solo Diomede,' e si
custodisce pure nel Museo napoletano, dove va con-
frontato col rilievo ercolanese di Oreste, che consulta
l'oracolo ài Apollo.1' Una corniola analoga e squisita-
mente incisa è nella raccolta del duca di Devonshire
ed una sardonica nella collezione Story Maskelyne.5
Una derivazione medioevale dalla gemma medicea si
ha in un Cicerone della Medicea Laurenziana,6 dove due
giovani nudi nel margine inferiore di una pagina, sono
affrontati ad un clipeo e seggono, nell'atteggiamento del
Diomede, recando nella mano protesa una specie di pisside,
in luogo del palladio; essi sono anche seguiti da un vi-

Fig. 2 — Maso di Bartolomeo: . . , 7 T , ,,, , , , ,

„. , , ,, ,. vace gemette' La mossa dell eroe suggerì a Michelangelo

Diomede col palladio.. ° 00 °

Firenze, Palazzo Riccardi. la mirabile varietà di alcuni ignudi della Sistina; più vi-

cino al paragone è quello a sinistra della Sibilla Libica; ma
non mancano di richiami all'originale il nervoso giovane a destra di Daniele nè l'altro
più plastico, a sinistra della Sibilla Eritrea.8 L'arte del Buonarroti prediligeva i moti
convulsi, e però la placida e greca snellezza della gamba destra di Diomede non poteva
essere ricopiata nel periodo d'inquieto movimento, che segue all'esordio realistico e
donatelliano, in cui si annunzia l'innovatore, che viola la frigidità classica e l'ango-
losità spinosa del naturalismo per penetrare le passioni de' suoi personaggi con l'estro
della linea sporgente e della massa tormentata.

1 Virgilio, Aeneis, II, ibi e sgg.; V. inoltre n.-f^ri; F. Wickhoff, Die Antike ini Bildungs-
Herodian., I, c. 14; Ov., Fasi., 6, v. 422 e sgg.; gange Michelangelo's in Mittheilungen des Tnsti-
Metam., 13, v. .336. Per la. genesi della rappreseti- tuls fiir oesterreischische Geschichtforschung, HI
tazione Cfr. Conze, Das Vorbild iter Diomedes- (1882), pp. 410-11

gemmen, in Jahrb. des haiserl. deutsche h archàol. + Fot. Alinari, P. I, n. 19067.

Instituts, IV (1890), pp. 87-90. 5 S. Reinach, Pierres gravées des colìections

2 Vedi E. Babelon, Catalogne des camées an- Malborough, d'Orléans ec, Paris, 1895, P- T6d,
iiqites et modernes de la bibl. Nalionale, Paris, 1897, tav. 134, n. 29; A. Furtwànglek, Die antiken
p. 81, tav. XVI, 151-52. Sono descritti una sardo- Gemmen: Geschichte der Steinschneidekunst ini
nica a due strati, rappresentante Ulisse e Diomede klass. Altertum, Leipzig, l'I, 232, tav. 49, un. r-4,
che rapiscono il palladio, ed un calcedonio a due 6 Pluteo XI.VTII, n. 8.

strati con Diomede solo, sul quale è interessante 7 II Mumz (Precursori op. cit., p. 118) parla

lo studiti del FortwAngler, in Jahrb. d. kaiserl. di un solo personaggio nudo, ma la pagina cui egli

deutschen orchdol. Instimi?, II (18S8), p. 312 e HT allude è certo quella da noi riprodotta.

(1880), p. 220. Il rovescio della medaglia di Mar- 8 li Wólfklin (Die klassische Kunst, Munclien,

cantonio della Lecia, modellata, da. Niccolò Fiòren- 1908, p. 67) scrive: « Die neuere Kunsr hat diesen

tino con la falsa dicitura Mercurio, fu riprodotto Typus des làssigleichten Sitzens wohl nie iiberboten

ila! Molinier (Les l'laquettes, Paris, 188O, p. 17). unti merkwiirdig, aus einer fernen fremden Welt,

3 E. Muntz, Precursori e propugnatori del riha- der griechischen Kunst, stellt sich die Gestalt des
scimento, Firenze, 1902, p. 80; Tassik, A descriptive sogenannten Theseus vom Parthenon ganz von
catalogne of anc. and modem gems, London, 1791, selber in der Erinnerung an ». 11 richiamo è giù-
 
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