Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 20.1917

DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:
Foratti, Aldo: I tondi nel cortile del Palazzo Riccardi a Firenze
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.17337#0058

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
24

ALDO FORATTI

sonno, nell'isola di Nasso; qui la rintracciò il thiasUs bacchico, e Dìonysos, invaghito-
sene, la fece sua sposa, ottenendo per essa l'immortalità da Zeus.1

Variano le opinioni intorno al soggetto di Atena e Posidone che discutono per
il possesso dell'Attica ; non è da omettere che il re del mare ebbe altre differenze :
con Giunone per Micene è col Sole per Corinto. Egli non può esser confuso con Ulisse,
come sembrò ad alcuni,2 per il fatto che l'arte classica lo rappresenta insieme con Mi-
nerva, nè tanto meno con Ercole nell'orto delle Esperidi.5 Non giunse a noi che il fram-
mento del più antico gruppo di Posidone ed Atena, già sul frontone occidentale del

Partenone; ma l'arte s'impadronì presto del mito,1
e lo svolse, con abbondanza di particolari,' dal rilievo
di Smirne 6 alla sardonica di Parigi," dalle monete 8
al cammeo mediceo di Napoli,^ dal quale è preso
il tondo del Palazzo Riccardi. I numi, convocati
per il giudizio, diedero la palma ad Atena, che con
un colpo di lancia fece nascere l'olivo, mentre l'av-
versario con la percossa del tridente fece zampillare
un getto d'acqua salata ed apparire il cavallo. Nella
rappresentazione marmorea il tridente diviene una
lancia, e l'ippocampo si trasforma nel delfino che.
del resto, si distingue anche nel cammeo. Non è
improbabile che di questo soggetto, modificato negli
attributi, abbiano usufruito gli scultori cristiani per
esprimere Adamo ed Eva dinanzi all'albero della scienza del bene e del male. Tutti
i rilievi riccardiani sono imitati da gemme antiche, tranne quello con lo Scita pri-
gioniero, inginocchiato dinanzi ad un duce romano, che deriva dal rozzo soggetto laterale
di un sarcofago,1" un tempo nel Battistero, poi nel cortile ed ora in uno stanzone a pian-
terreno del palazzo. Piccole diversità esistono fra il modello e la copia, per esempio, nel
romano a capo scoperto e nel prigioniero rivestito fino alla cintola.

Il tondo con Dedalo ed Icaro proviene da una sardonica del Museo di Napoli,11 che
reca inciso il nome del Magnifico. Sopra un piedistallo, sagomato a torre, Icaro si appa-
recchia al volo, mentre Dedalo gli assicura al polso destro un anello uncinato da aggan-
ciare all'ala. La donna col martello, a sinistra, è Pasifae, che aiuta il costruttore del finto
animale in cui essa, abilmente dissimulata, saziava la libidine del toro bianco; a destra,
nella donna seduta ed appoggiata all'asta, si riconosce Artemide Dictynna, la quale,
nella gemma napoletana, ha la faretra ed il berretto frigio. Altri ricordi plastici di tale

Fig. 4. — Cicerone, pluteo XLVIII, ». 8
Firenze : Biblioteca Mediceo Laurenziana.

1 Secondo VOdissea (XI, 320 e sgg.) Arianna
sarebbe stata raggiunta a Nasso ed uccisa da
I>iana. I.a versione più probabile è quella di Peone
Amatusio, riferita da Plutarco (Vita di Teseo).
Per gli altri riscontri con gli autori classici dr.:
Ov\, Metani, 8, lab. II; Her., 10; Cat., De nupt.
Th. et Pel., ep. 5 1 ; Hyo., Fab., 14,43,270; Apollod.,
3, c. 1.

2 Wickhoff, op. e pag. citate; Semper, op. e
pag. citate.

3 Milanesi, op. cit., p. 17; G. Carocci, Dona-
tello, memorie ed opere, Firenze, 1887, p. 37.

* Pausania, Attica, I, 24; H. Bulle, l'oseidon
and Athena um Attilia streitend, in Lexikon griech.
uni ròm. Mythologie, s. v. Ili, 2863.

5 furtwàngler, Op. cit., Ili, 366 e Sgg.,

tavv. XXXIX 20-30 e LXV 40.

6 C. Robert, Das Schiedgencht ùber A thena
und Poseidon Relief in Smvrne, in Mittheilungen
d. deutschen archàol. Instituts in Athen, Athen. 1882.

? Babf.lon, op. cit., p. 70, tav. XXXVI.

* E. Bkulk, Les monnaies d'Athènes. Paris, 1858,

!>■ 393.

9 Ta.ssie, op. cit., ti. 1768.

"» H. Dutschke, Antike Rildwerke in Oberi-
ialien: Zertreute antike Bildwerke in Florenz,
Leipzig, 1874-80, 11, p. 56.

11 Ruesch, op. cit., p. 456; Furtwàngler, op.
cit., 11, 265 e 1, tav. LVIII 9.
 
Annotationen