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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 20.1917

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Fasc. 1
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Foratti, Aldo: I tondi nel cortile del Palazzo Riccardi a Firenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.17337#0060

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ALDO PO RATTI

le licenze dello scultore nell'imitazione della gemma, nella quale si riconosce chiaramente
la leggenda di Amore e Psiche, come la narra Apuleio nelle Metamorfosi. Volendo sforzare
il significato del rilievo, bisognerebbe pensare ai vincoli d' amicizia e d' affetto fra
giovani ed uomini, rapporti allegorici di cui era anche simbolo Eros, che, così spiritua-
lizzato, era oggetto di culto nei ginnasi, insieme con Eracle ed Ermes, e nell'Accademia,
insieme con Atena.

Ee parole del Vasari, che abbiamo citate iniziando queste ricerche, fecero autorità
fino ai giorni nostri; ma, quantunque i documenti noti non le smentiscano, debbono
essere rettificate dall'esame critico dei tondi, i quali furono creduti di Donatello dal Mi-

T"ÌS- 7 — Maso di Bartolomeo: Ceri- log. 8 — Centauro con la corba

tauro con la corba. Firenze, Pa- Museo di Napoli (gemma),

lazzo Riccardi.

lanesi,' dal Semper,2 dal Muntz 3 e dal Reymond.4 Non proposero un nome diverso,
ma si limitarono a vedervi un lavoro di scuola, il Bo.de,5 il Me ver,6 la Schottmiiller 7 e
lo Schubring.8

Il Bertaux,'' analizzandone l'esecuzione secca e monotona, che richiama — secondo
lui — i rilievi nel pulpito della Cintola a Prato, conchiude esser facile l'ammettere che
Michelozzo abbia ordinata anche la decorazione del cortile per sodisfare il gusto di Co-
simo, orgoglioso delle sue raccolte.

A molte incertezze si Oppone Adolfo Venturi,10 che scrive: « In un tempo prossimo al
lavoro dei pergami di S. Eorenzo, Bertoldo probabilmente eseguì in marmo il Cristo nel-
l'orto del Museo di Berlino, i medaglioni riproducenti gemme medicee nel fregio del pa-

1 Op. cit.. p. 18.

2 Op. cit., pp. 66-07.

3 Precursori, op. cit., p. 110 e Donatello, in Les
artistes célèbres, Paris, s. a., p. 52.

4 La sculpture fiorentine, Florence, rSnj-iooo,
II, p. n8.

5 Florentiner Bildhauer der Renaissance, Ber-
lin, igc>2, p. (). Il Bode, rivedendo il Cicerone
(X ediz. cit., pp. 448 e 468), conserva l'attribuzione
ad Un anonimo donatelliano, stravagante e scor-

retto, come l'esecutore della Madonna nella cap-
pella Medici in S. Croce a Firenze.

6 Donatello, Bielefeld und Leipzig, 1Q03, p. 120.

1 Dona tello : F. in Beitrag zum l'erstdndnis
reiner hunstierisohen Tal. Berlin, 1004, p. 90.

8 Donatello: des Meisters Werke. Stuttgart und
Leipzig, 1007, p. f-,3.

9 Donatello in Les mattres de l'art, Paris, 1010,
p. 125.

10 Op. cit., VI, p. 507.
 
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