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ALDO PO RATTI
le licenze dello scultore nell'imitazione della gemma, nella quale si riconosce chiaramente
la leggenda di Amore e Psiche, come la narra Apuleio nelle Metamorfosi. Volendo sforzare
il significato del rilievo, bisognerebbe pensare ai vincoli d' amicizia e d' affetto fra
giovani ed uomini, rapporti allegorici di cui era anche simbolo Eros, che, così spiritua-
lizzato, era oggetto di culto nei ginnasi, insieme con Eracle ed Ermes, e nell'Accademia,
insieme con Atena.
Ee parole del Vasari, che abbiamo citate iniziando queste ricerche, fecero autorità
fino ai giorni nostri; ma, quantunque i documenti noti non le smentiscano, debbono
essere rettificate dall'esame critico dei tondi, i quali furono creduti di Donatello dal Mi-
T"ÌS- 7 — Maso di Bartolomeo: Ceri- log. 8 — Centauro con la corba
tauro con la corba. Firenze, Pa- Museo di Napoli (gemma),
lazzo Riccardi.
lanesi,' dal Semper,2 dal Muntz 3 e dal Reymond.4 Non proposero un nome diverso,
ma si limitarono a vedervi un lavoro di scuola, il Bo.de,5 il Me ver,6 la Schottmiiller 7 e
lo Schubring.8
Il Bertaux,'' analizzandone l'esecuzione secca e monotona, che richiama — secondo
lui — i rilievi nel pulpito della Cintola a Prato, conchiude esser facile l'ammettere che
Michelozzo abbia ordinata anche la decorazione del cortile per sodisfare il gusto di Co-
simo, orgoglioso delle sue raccolte.
A molte incertezze si Oppone Adolfo Venturi,10 che scrive: « In un tempo prossimo al
lavoro dei pergami di S. Eorenzo, Bertoldo probabilmente eseguì in marmo il Cristo nel-
l'orto del Museo di Berlino, i medaglioni riproducenti gemme medicee nel fregio del pa-
1 Op. cit.. p. 18.
2 Op. cit., pp. 66-07.
3 Precursori, op. cit., p. 110 e Donatello, in Les
artistes célèbres, Paris, s. a., p. 52.
4 La sculpture fiorentine, Florence, rSnj-iooo,
II, p. n8.
5 Florentiner Bildhauer der Renaissance, Ber-
lin, igc>2, p. (). Il Bode, rivedendo il Cicerone
(X ediz. cit., pp. 448 e 468), conserva l'attribuzione
ad Un anonimo donatelliano, stravagante e scor-
retto, come l'esecutore della Madonna nella cap-
pella Medici in S. Croce a Firenze.
6 Donatello, Bielefeld und Leipzig, 1Q03, p. 120.
1 Dona tello : F. in Beitrag zum l'erstdndnis
reiner hunstierisohen Tal. Berlin, 1004, p. 90.
8 Donatello: des Meisters Werke. Stuttgart und
Leipzig, 1007, p. f-,3.
9 Donatello in Les mattres de l'art, Paris, 1010,
p. 125.
10 Op. cit., VI, p. 507.
ALDO PO RATTI
le licenze dello scultore nell'imitazione della gemma, nella quale si riconosce chiaramente
la leggenda di Amore e Psiche, come la narra Apuleio nelle Metamorfosi. Volendo sforzare
il significato del rilievo, bisognerebbe pensare ai vincoli d' amicizia e d' affetto fra
giovani ed uomini, rapporti allegorici di cui era anche simbolo Eros, che, così spiritua-
lizzato, era oggetto di culto nei ginnasi, insieme con Eracle ed Ermes, e nell'Accademia,
insieme con Atena.
Ee parole del Vasari, che abbiamo citate iniziando queste ricerche, fecero autorità
fino ai giorni nostri; ma, quantunque i documenti noti non le smentiscano, debbono
essere rettificate dall'esame critico dei tondi, i quali furono creduti di Donatello dal Mi-
T"ÌS- 7 — Maso di Bartolomeo: Ceri- log. 8 — Centauro con la corba
tauro con la corba. Firenze, Pa- Museo di Napoli (gemma),
lazzo Riccardi.
lanesi,' dal Semper,2 dal Muntz 3 e dal Reymond.4 Non proposero un nome diverso,
ma si limitarono a vedervi un lavoro di scuola, il Bo.de,5 il Me ver,6 la Schottmiiller 7 e
lo Schubring.8
Il Bertaux,'' analizzandone l'esecuzione secca e monotona, che richiama — secondo
lui — i rilievi nel pulpito della Cintola a Prato, conchiude esser facile l'ammettere che
Michelozzo abbia ordinata anche la decorazione del cortile per sodisfare il gusto di Co-
simo, orgoglioso delle sue raccolte.
A molte incertezze si Oppone Adolfo Venturi,10 che scrive: « In un tempo prossimo al
lavoro dei pergami di S. Eorenzo, Bertoldo probabilmente eseguì in marmo il Cristo nel-
l'orto del Museo di Berlino, i medaglioni riproducenti gemme medicee nel fregio del pa-
1 Op. cit.. p. 18.
2 Op. cit., pp. 66-07.
3 Precursori, op. cit., p. 110 e Donatello, in Les
artistes célèbres, Paris, s. a., p. 52.
4 La sculpture fiorentine, Florence, rSnj-iooo,
II, p. n8.
5 Florentiner Bildhauer der Renaissance, Ber-
lin, igc>2, p. (). Il Bode, rivedendo il Cicerone
(X ediz. cit., pp. 448 e 468), conserva l'attribuzione
ad Un anonimo donatelliano, stravagante e scor-
retto, come l'esecutore della Madonna nella cap-
pella Medici in S. Croce a Firenze.
6 Donatello, Bielefeld und Leipzig, 1Q03, p. 120.
1 Dona tello : F. in Beitrag zum l'erstdndnis
reiner hunstierisohen Tal. Berlin, 1004, p. 90.
8 Donatello: des Meisters Werke. Stuttgart und
Leipzig, 1007, p. f-,3.
9 Donatello in Les mattres de l'art, Paris, 1010,
p. 125.
10 Op. cit., VI, p. 507.