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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 20.1917

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Fasc. 1
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Foratti, Aldo: I tondi nel cortile del Palazzo Riccardi a Firenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.17337#0064

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ALDO FORA ITI

schezza di tocco, Donatello quando il suo stile è più unito, più accarezzato e quasi
accademico, come nel bassorilievo della Flagellazione a Berlino o nella stilizzata e squisita
Annunciazione in S. Croce a Firenze. I capelli di Diomede e del Fauno sono calzati come
parrucche per l'artificioso attacco su la nuca; sono piantati al sommo della fronte in Dedalo,
Pasifae e Posidone, e come composti intorni; ad un capo calvo in Diana ed Atena. La
poca varietà dei tipi con profili sfuggenti, tranne in Diomede ed in Artemide, la cui ener-
gica espressione è dovuta alla pedissequa riduzione del modello; l'ignoranza dell'anatomia
onde fu mantenuto l'errore dcll'art'colazione e della concavità nel braccio sinistro di Dio-
mede e nel destro del Fauno; le gonfie estremità del piccolo Ercole, tutte, insomma, le

insufficienze tecniche rivelano un plastico che ingrandisce materialmente i pregi ed i
difetti di un intaglio minuscolo.

Più evoluto di Michelozzo nel celare la sua debolezza con gli scrupoli dell'imitatore,
Maso di Bartolomeo non pretende di mascherare alla donatelliana certi tipi che si pigiano
tozzi ne' rilievi del grandissimo architetto. Al collaboratore di Donatello e di Michelozzo
nel pulpito di Prato, al formatore di Piero de' Medici, all'aiuto di Michelozzo e di Luca
della Robbia nelle porte della sagrestia del Duomo di Firenze (benché occupato spesso
in lavori secondari, e non abbastanza discernibile nelle opere collettive), a Maso vanno
assegnati gli altri cinque rilievi. In questo lavoro di riproduzione non nocque la miopia
dell'ingegno, compensata dalla meccanica analisi dello scalpello. Vicino all'ardore riflesso
e all'intemperanza manieristica di Bertoldo, non dispacque a Cosimo la modestia imita-
tiva di Maso, clic più tardi avrebbe dovuto — secondo la lettera di un appunto del suo
diario 1—slanciar fuori da'tondi de'pennacchi le teste allegoriche che si vedono in molte
costruzioni del Rinascimento.

Aldo Foratti.

1 ( Ir. p.Jio2, nota t
 
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