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.-]. VENTURI
tutto prende il suo grado nella generale illuminazione, perfino i nastri svolazzanti, i vasi,
le maschere, l'asta di ferro sostenente il drappo.
Nelle pareti più lunghe i pittori hanno ugualmente pensato di crear l'illusione che
di là dal piano anteriore si apra un secondo piano, con arcate e colonnati che lasciano
intravvedere un altro edificio, tutto bianco dalla parte ove montan le scale, rosa dal-
l'altra. Tra queste aperture son porte e finestre riccamente ornate, nicchie con statue,
trofei, busti aurei, e cartelle color d'ametista. Qua e là ancora spiragli su vani imma-
ginari profondi, per mezzo di tende di velluto, e di tribune con cantori e suonatori,
Fig. 3 — Sassuolo. Palazzo Estense : Una finta tribuna del Salone.
(Fot. Anderson).
ove si rispecchia un caravaggismo di terz'ordine unito a un senso tutto ferrarese del
colore, con fili vitrei nelle carni e nelle vesti (fig. 2, 3, 4). Le forme sono costruite all'in-
grosso, materiali e vacue, ma adattate vivamente all'effetto ornamentale: vedasi ad esempio
il stionatore di tromba, appoggiato alla parete, stirato in lunghezza, con la testa calva
ricurva, le vesti ondulate agli orli, i colori in una gamma di biondi e di viola, a lumeggia-
ture maiolicate: liete le tinte verdi, azzurre, gialle e rosse cangianti. Tutto, anche qui,
s'imposta in modo da contribuire all'effetto illusionistico: i trafori delle transenne, grevi
rottili marmorei sguscianti dal fondo, e i ricchi tendoni, i rottili di musica cadenti dai pa-
rapetti a proiettar ombre, gli atteggiamenti delle figure.
Non vi sono, lungo le pareti, partiti larghi che riassumano e concentrino l'effetto; e
anche in quelle minori, ove, nello spazio più ristretto, si ha uno svolgimento maggiore
del partito illusionistico dei piani verticali succedentisi, non si può dire di avere un accen-
tramento di effetto. Ma la unità generale si ritrova nelle note del bianco e degli ornati
.-]. VENTURI
tutto prende il suo grado nella generale illuminazione, perfino i nastri svolazzanti, i vasi,
le maschere, l'asta di ferro sostenente il drappo.
Nelle pareti più lunghe i pittori hanno ugualmente pensato di crear l'illusione che
di là dal piano anteriore si apra un secondo piano, con arcate e colonnati che lasciano
intravvedere un altro edificio, tutto bianco dalla parte ove montan le scale, rosa dal-
l'altra. Tra queste aperture son porte e finestre riccamente ornate, nicchie con statue,
trofei, busti aurei, e cartelle color d'ametista. Qua e là ancora spiragli su vani imma-
ginari profondi, per mezzo di tende di velluto, e di tribune con cantori e suonatori,
Fig. 3 — Sassuolo. Palazzo Estense : Una finta tribuna del Salone.
(Fot. Anderson).
ove si rispecchia un caravaggismo di terz'ordine unito a un senso tutto ferrarese del
colore, con fili vitrei nelle carni e nelle vesti (fig. 2, 3, 4). Le forme sono costruite all'in-
grosso, materiali e vacue, ma adattate vivamente all'effetto ornamentale: vedasi ad esempio
il stionatore di tromba, appoggiato alla parete, stirato in lunghezza, con la testa calva
ricurva, le vesti ondulate agli orli, i colori in una gamma di biondi e di viola, a lumeggia-
ture maiolicate: liete le tinte verdi, azzurre, gialle e rosse cangianti. Tutto, anche qui,
s'imposta in modo da contribuire all'effetto illusionistico: i trafori delle transenne, grevi
rottili marmorei sguscianti dal fondo, e i ricchi tendoni, i rottili di musica cadenti dai pa-
rapetti a proiettar ombre, gli atteggiamenti delle figure.
Non vi sono, lungo le pareti, partiti larghi che riassumano e concentrino l'effetto; e
anche in quelle minori, ove, nello spazio più ristretto, si ha uno svolgimento maggiore
del partito illusionistico dei piani verticali succedentisi, non si può dire di avere un accen-
tramento di effetto. Ma la unità generale si ritrova nelle note del bianco e degli ornati