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ALDO POR ATTI
architravi; la rettorica dello stucco e dell'oro guastò il bell'interno (fig. 5), e fu un gran
bene che non si osasse di turbare l'organismo decorativo del primo ordine con le indebite
aggiunte onde fu deformata la loggia superiore, disadorna fin dal Cinquecento. Sopra la
trabeazione sporgente delle lesene angolari, sì nel primo come nel secondo ordine, si
disposero otto profeti ed otto sibille di gesso (fig. 6),1 ma nel 1840, tolti i cassettoni e
le rose barocche, Enrico Scuri dipinse, con stemperata floscezza accademica, gli spicchi
della volta, e Leone Bussi eseguì gli stucchi decorativi, sottostanti al volo pesante delle
Fig. 5 — Lodi : Incoronata (interno)
figure, mentre l'architetto Pestagalli progettò la lanterna. Molto meglio si comportò nei
restauri del 1876-78 Angelo Brambilla, che seguì nel parapetto e nelle lesene dell'ambu-
lacro il sistema ornamentale adottato dai Piazza, quando i fabbriccri, impazienti di ter-
minare l'opera, approvarono il nuovo partito, che si sottrae, con la calda vita delle
ligure, ai laboriosi viluppi delle lince sapienti e mute.2
L'antico portico a tre archi girati su colonne tonde fu integrato nel 1882 (su di-
segno di Afrodisio Teruzzi ') con una loggia a tre bifore, che dovrebbe collegare i due
campanili, il secondo de' quali non fu, per buona fortuna, rifabbricato.. Altri progetti
1 l>i questa alterazione c'è memoria in un di-
segno del Museo Civico di Lodi.
2 Nel Museo Civico di Lodi si custodiscono due
cartoni in carboncino per le lesene della loggia.
In questi Angelo Pietrasanta di Codogno (t 1875)
accompagna gli esemplari dei Piazza con una larga
e pastosa maniera, che pecca più di minuteria mo-
derna che di buon gusto e di equilibrato sviluppo
3 Agnelli, op. cit., p. 241.
ALDO POR ATTI
architravi; la rettorica dello stucco e dell'oro guastò il bell'interno (fig. 5), e fu un gran
bene che non si osasse di turbare l'organismo decorativo del primo ordine con le indebite
aggiunte onde fu deformata la loggia superiore, disadorna fin dal Cinquecento. Sopra la
trabeazione sporgente delle lesene angolari, sì nel primo come nel secondo ordine, si
disposero otto profeti ed otto sibille di gesso (fig. 6),1 ma nel 1840, tolti i cassettoni e
le rose barocche, Enrico Scuri dipinse, con stemperata floscezza accademica, gli spicchi
della volta, e Leone Bussi eseguì gli stucchi decorativi, sottostanti al volo pesante delle
Fig. 5 — Lodi : Incoronata (interno)
figure, mentre l'architetto Pestagalli progettò la lanterna. Molto meglio si comportò nei
restauri del 1876-78 Angelo Brambilla, che seguì nel parapetto e nelle lesene dell'ambu-
lacro il sistema ornamentale adottato dai Piazza, quando i fabbriccri, impazienti di ter-
minare l'opera, approvarono il nuovo partito, che si sottrae, con la calda vita delle
ligure, ai laboriosi viluppi delle lince sapienti e mute.2
L'antico portico a tre archi girati su colonne tonde fu integrato nel 1882 (su di-
segno di Afrodisio Teruzzi ') con una loggia a tre bifore, che dovrebbe collegare i due
campanili, il secondo de' quali non fu, per buona fortuna, rifabbricato.. Altri progetti
1 l>i questa alterazione c'è memoria in un di-
segno del Museo Civico di Lodi.
2 Nel Museo Civico di Lodi si custodiscono due
cartoni in carboncino per le lesene della loggia.
In questi Angelo Pietrasanta di Codogno (t 1875)
accompagna gli esemplari dei Piazza con una larga
e pastosa maniera, che pecca più di minuteria mo-
derna che di buon gusto e di equilibrato sviluppo
3 Agnelli, op. cit., p. 241.