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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 20.1917

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Fasc. 3
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Venturi, Adolfo: L' ambiente artistico urbinate nella seconda metà del Quattrocento
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https://doi.org/10.11588/diglit.17337#0308

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274

ADOLFO VENTURI

bacchico nella schiera dei baccanti, ma fissità ranti sorreggono, completano l'ovulo tornito dei

di gesti imperniati che sopprime ili per sè l'im- fianchi aggirati a sinistra; il braccio destro cadente

pressione del movimento, mutismo di lineamenti a piombo riga l'orlo del pilastio smussato, il sini-

impersonali: il silenzio, la quiete invincibile delle stio profila un'ansa gracile rigida; la spalla destra,

forme create dal Dalmata. sollevata, prepaia al lieve indietreggiai della

Crii stipiti del camino sono un compromesso tra testa tesa sulla colonnetta rigida del collo. Con

il concetto medievale della nicchia cuspidata e lo stesso godimento, il glande plastico compone

il pilastro del Kinascimento: le due statue posano l'ovulo greve della testa dallo sguardo fisso di

sopra un plinto quadrangolare e sono protette da sfinge e l'ovulo oblungo dei fianchi e delle cosce,

un capitello liscio a tettoia spiovente, riduzione pialla il declivio sintetico dalle spalle al seno

quattrocentesca della cuspide gotica. 1 due nudi o lavora al tornio le piccole sfere lucenti dell'omero

sintetici s'incassano, così, naturalmente, fra la aguzzo e del petto, il globo ondato del ventre che

base, scanalata nella Jole, e la fascia, come due svanisce e s'addentra nel fondo con la stessa

Fig. 14 - Urbino, Palazzo ducale. Porta della bottega del Laurana. Particolare.

colonne inserite abilmente nel vano d'un pilastro
scavato. La squadratura potente dell'Ercole,
la tornitura perfetta delle membra, trasparenti
anche di sotto il vello di leone ridotto a velo
sottilmente arabescato, danno alle forme purezza
di nudo greco: l'equilibrio, proprio di .Francesco
Laurana come di Pieio della Francesca, si con-
creta alla perfezione per via del movimento
alenato del collo e della rispondenza fra il gesto
della mano sinistra, che raccoglie e lascia cadere
un partito di pieghe e il gesto del braccio destro
portato in giù dal peso della clava; il nudo agile,
col bilancio delle sue ondulazioni, riconduce al-
l'impressione di solidità e di riposo. F di bellezza
ideale è il nudo di Jole che desta in noi il ricordo
dello statue greche dell'ultimo periodo arcaico,
con la rigida linea egizia elei busto piallato, con
la puiezza del calice raccolto dei fianchi. La com-
binazione dei movimenti ha un ritmo fisso d'insu-
perata armonia: le molteplici pieghe ad arco
concentrico del lembo di velo che braccia noncu-

graduale immeisione della testa tonda di danza-
trice, nel bassorilievo.

Con simile senso arcaistico della forma, molto
accentuato per il sopravvento, potremmo dire,
della pialla sul tornio, e per le crude angolosità
dei contorni, il Laurana aveva definito, a Rimini,
il bel torso eginetico di un angelo portàscudo.

Una porta della sala vicina, opera della bottega
del Laurana (fig. 13 e 14), nel palazzo urbinate,
reca l'impronta del suo temperamento esclusivo
eli plastico, nel peso del timpano a forte oggetto,
fantasticamente adorno': tre teste sorrette da
grandi ghirlande d'alloro o da dischi raggiati
come aloni di astri, oscillanti tra l'orlo della cor-
nice e il vuoto. Una testa di genio con i linea-
menti rigidi incassati a forza, le chiome a listelli
ondati, nodi di nastro disciolti dietro la nuca nel-
l'aria, sembra sbalzata nel bronzo dal Laurana me-
daglista; l'altra, paffuta, di fanciullo, si arrotonda
come una testa, di Folo, al soffio del proprio re-
spiro che gonfia le gote all'altezza della bocca
 
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