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ADOLFO VENTURI
architettonica che segna il passaggio dai ricami riposo formale. Vedasi Michelozzo, erede del
del gotico alle pure eleganze costruttive del Brunellesco, nel cortile di palazzo Riccardi
primo Rinascimento, al dominio di linee orizzon- (fig. 19): che scatti elastici in quelle volute a corna
tali e verticali e dell'arco a tutto tondo; alla grande d'ariete, che rotear di spire nei fantastici rosoni,
semplificazione che caratterizza, anche per la che snellezza nelle foglie elegantissime di acanto!
pittura e la scultura, lo stil nuovo. In questo E gli ovidi non sembrano martelletti cadenti
capostipite del Quattrocento fiorentino, si è ve- entro la loro busta e pronti a risollevarsi? Ma le
duto dal Budinich il precursore immediato, strette volute del Laurana non si possono imma-
diretto, di Luciano Laurana. Ma affinità, innegabili, ginare dischiuse, gli ovuli sono ben termi entro
. 17 - Firenze, Cappella Pazzi.
Capitello del Brunellesco,
di motivi, non bastano a intrecciar vincoli di
eredità artistica. Fra i due architetti sono dif-
ferenze di visione grandissime: basterebbe con-
frontare alcuni degli elementi citati dal Budinich
a sostegno della sua. tesi: i capitelli delle colonne
del cortile urbinate e i capitelli del Brunellesco,
ad esempio nella cappella Lazzi (fig. 17), per
vedere come, nella colonna di l.aurana (fig. r8),
i motivi di elasticità e gl'incavi dei capitelli
brunelleschiani, prendano carattere di pienezza
e di quiete. Le volute di Brunellesco si slanciano,
racchiudendosi con scatto di molla, lasciando
vuoti o profonde cavità plastiche, mentre Laurana
le trasforma, in rotali chiusi, a tutto spessore:
alla snellezza del Brunellesco succede il massiccio,
il grave, il pieno: si sente ancora nei capitelli
brunelleschiani elasticità gotica, mentre in quelli
del palazzo urbinate s'impone l'idea del più puro
la loro grossa bacca e, anche a costo di dare ai
capitelli una ricchezza di forme dalla (piale il
Laurana aborre, il vuoto è schivato con cura.
Del resto, Li ricca ornamentazione, che il Laurana
accoglie nei capitelli, porta, proprio come la
levigatezza estrema delle superile? nelle facciate,
all'esaltazione dei volumi architettonici puri:
il tralcio di foglie, che si chiude ti a i giri a chioc-
ciola delle volute, è introdotto, non per amore di
decorazione plastica, ma perchè, spegnendo gli
scavi leggieri, compia la trasformazione della
chiocciola in rullo, in sezione di cilindro. Quella
pienezza è frutto ili sintesi, di amore di propor-
zioni; il capitello stipato di foglie, di ovuli, di
fregi che graduano lo scavo, incomparabilmente
puro, della campana, e logico completamento del
fusto liscio senza scanalature. Le foglie del Bru-
nellesco, profondamente incise, ancor ondulate,
ADOLFO VENTURI
architettonica che segna il passaggio dai ricami riposo formale. Vedasi Michelozzo, erede del
del gotico alle pure eleganze costruttive del Brunellesco, nel cortile di palazzo Riccardi
primo Rinascimento, al dominio di linee orizzon- (fig. 19): che scatti elastici in quelle volute a corna
tali e verticali e dell'arco a tutto tondo; alla grande d'ariete, che rotear di spire nei fantastici rosoni,
semplificazione che caratterizza, anche per la che snellezza nelle foglie elegantissime di acanto!
pittura e la scultura, lo stil nuovo. In questo E gli ovidi non sembrano martelletti cadenti
capostipite del Quattrocento fiorentino, si è ve- entro la loro busta e pronti a risollevarsi? Ma le
duto dal Budinich il precursore immediato, strette volute del Laurana non si possono imma-
diretto, di Luciano Laurana. Ma affinità, innegabili, ginare dischiuse, gli ovuli sono ben termi entro
. 17 - Firenze, Cappella Pazzi.
Capitello del Brunellesco,
di motivi, non bastano a intrecciar vincoli di
eredità artistica. Fra i due architetti sono dif-
ferenze di visione grandissime: basterebbe con-
frontare alcuni degli elementi citati dal Budinich
a sostegno della sua. tesi: i capitelli delle colonne
del cortile urbinate e i capitelli del Brunellesco,
ad esempio nella cappella Lazzi (fig. 17), per
vedere come, nella colonna di l.aurana (fig. r8),
i motivi di elasticità e gl'incavi dei capitelli
brunelleschiani, prendano carattere di pienezza
e di quiete. Le volute di Brunellesco si slanciano,
racchiudendosi con scatto di molla, lasciando
vuoti o profonde cavità plastiche, mentre Laurana
le trasforma, in rotali chiusi, a tutto spessore:
alla snellezza del Brunellesco succede il massiccio,
il grave, il pieno: si sente ancora nei capitelli
brunelleschiani elasticità gotica, mentre in quelli
del palazzo urbinate s'impone l'idea del più puro
la loro grossa bacca e, anche a costo di dare ai
capitelli una ricchezza di forme dalla (piale il
Laurana aborre, il vuoto è schivato con cura.
Del resto, Li ricca ornamentazione, che il Laurana
accoglie nei capitelli, porta, proprio come la
levigatezza estrema delle superile? nelle facciate,
all'esaltazione dei volumi architettonici puri:
il tralcio di foglie, che si chiude ti a i giri a chioc-
ciola delle volute, è introdotto, non per amore di
decorazione plastica, ma perchè, spegnendo gli
scavi leggieri, compia la trasformazione della
chiocciola in rullo, in sezione di cilindro. Quella
pienezza è frutto ili sintesi, di amore di propor-
zioni; il capitello stipato di foglie, di ovuli, di
fregi che graduano lo scavo, incomparabilmente
puro, della campana, e logico completamento del
fusto liscio senza scanalature. Le foglie del Bru-
nellesco, profondamente incise, ancor ondulate,