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ADOLFO VENTURI
adottato dal Brunellosco, di nascondere la estro- di slancio, il grido verso l'alto, delle arcate bru-
mità degli archi a mezzo di colonne e di pilastrelli, nelleschiane.
contribuisce al loro slancio di ponte; fa sentire Lo stesso carattere di agilità nervosa riappare
il movimento dell'arcata che si sprigiona da nel crocefisso di legno in Santa Maria Novella
vincoli. a Firenze (fig. 24), nelle striature sussultanti dei
Attraverso la semplificazione che porta a una tendini, nella sveltezza delle membra, nello sforzo
purezza nuova le sagome architettoniche, impera delle gambe piegate a destra, nei piani sfaldati
sempre il temperamento nervoso dello scultore delle ginocchia aguzze, nei cartocci strappati del
che nel Sacrificio d'Isacco (fig. 22) scocca dap- rotulo, nell'aureola scoppiettante. 11 nervosismo
Fig. 19 - Firenze, Palazzo Riccardi. Michclozzo: capitello.
pertutto archi in tensione elastica. Dietro la vela esasperato delle forme scultorie si traduce, pas-
cici manto di Abramo, in preda ai venti, il tronco sando alle terse architetture, in elasticità, di pro-
d'un albero s'inarca turgido, prossimo allo schianto; fili, in linee di slancio.
le pieghe delle vesti sono uncini pungenti; le Oliando, in Palazzo Pitti, Filippo Brunelleschi
nervature tese del collo di uno schiavo rannic- ricorre al bugnato (fig. 25), quale espressione
chiato, il profilo a falce aguzza d'una gamba, lo di facoltà espansiva raggiunge nelle raggiere di
sbalzo in fuori della testa nervosa, fan correre pietra intorno a finestre e porte!
il pensiero a energie signorelliane. E le braccia All'andamento agile della forma brunelle-
aperte dell'angelo, l'onda, del manto che indie- schiana si accompagna naturalmente l'effetto lu-
treggia per l'urto, il doppio cavo delle lunghe minoso, che ne è conseguenza; nella cappella
mani, l'arco teso del pollice di Abramo'che in- Pazzi, il fregio della trabeazione è un fitto, mo-
catena la. testa, riversa della vittima, hanno bilissimo, corridietro, che, per via di solchi e di
l'elasticità delle volute de' capitelli brunelle- profili a doppia onda, crea un tremolìo inquieto
schiani, ma più violenta, pronta agli strappi: di luci frazionate: gli scavi a chiocciola dei capi-
ohiudono un ampio golfo entro cui gira il vento. felli di Brunellesco sono nidi di ombre; e gli occhi
Vedete Isacco che si torce allo sfiorar della lama: tondi delle sue navate e delle sue cupole, eredità
in quello sforzo del corpo agile, puntellato all'ara romanica, raccolgono nel loro cavo potente di tuba
sol per la punta delle dita dei piedi, o per la spor- ventagli di luce e d'ombra all'esterno, e raggiano
genza acuta d'un ginocchio, è tutta la possibilità nell'interno delle chiese aloni di luce. La ricchezza
ADOLFO VENTURI
adottato dal Brunellosco, di nascondere la estro- di slancio, il grido verso l'alto, delle arcate bru-
mità degli archi a mezzo di colonne e di pilastrelli, nelleschiane.
contribuisce al loro slancio di ponte; fa sentire Lo stesso carattere di agilità nervosa riappare
il movimento dell'arcata che si sprigiona da nel crocefisso di legno in Santa Maria Novella
vincoli. a Firenze (fig. 24), nelle striature sussultanti dei
Attraverso la semplificazione che porta a una tendini, nella sveltezza delle membra, nello sforzo
purezza nuova le sagome architettoniche, impera delle gambe piegate a destra, nei piani sfaldati
sempre il temperamento nervoso dello scultore delle ginocchia aguzze, nei cartocci strappati del
che nel Sacrificio d'Isacco (fig. 22) scocca dap- rotulo, nell'aureola scoppiettante. 11 nervosismo
Fig. 19 - Firenze, Palazzo Riccardi. Michclozzo: capitello.
pertutto archi in tensione elastica. Dietro la vela esasperato delle forme scultorie si traduce, pas-
cici manto di Abramo, in preda ai venti, il tronco sando alle terse architetture, in elasticità, di pro-
d'un albero s'inarca turgido, prossimo allo schianto; fili, in linee di slancio.
le pieghe delle vesti sono uncini pungenti; le Oliando, in Palazzo Pitti, Filippo Brunelleschi
nervature tese del collo di uno schiavo rannic- ricorre al bugnato (fig. 25), quale espressione
chiato, il profilo a falce aguzza d'una gamba, lo di facoltà espansiva raggiunge nelle raggiere di
sbalzo in fuori della testa nervosa, fan correre pietra intorno a finestre e porte!
il pensiero a energie signorelliane. E le braccia All'andamento agile della forma brunelle-
aperte dell'angelo, l'onda, del manto che indie- schiana si accompagna naturalmente l'effetto lu-
treggia per l'urto, il doppio cavo delle lunghe minoso, che ne è conseguenza; nella cappella
mani, l'arco teso del pollice di Abramo'che in- Pazzi, il fregio della trabeazione è un fitto, mo-
catena la. testa, riversa della vittima, hanno bilissimo, corridietro, che, per via di solchi e di
l'elasticità delle volute de' capitelli brunelle- profili a doppia onda, crea un tremolìo inquieto
schiani, ma più violenta, pronta agli strappi: di luci frazionate: gli scavi a chiocciola dei capi-
ohiudono un ampio golfo entro cui gira il vento. felli di Brunellesco sono nidi di ombre; e gli occhi
Vedete Isacco che si torce allo sfiorar della lama: tondi delle sue navate e delle sue cupole, eredità
in quello sforzo del corpo agile, puntellato all'ara romanica, raccolgono nel loro cavo potente di tuba
sol per la punta delle dita dei piedi, o per la spor- ventagli di luce e d'ombra all'esterno, e raggiano
genza acuta d'un ginocchio, è tutta la possibilità nell'interno delle chiese aloni di luce. La ricchezza