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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 20.1917

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Fasc. 3
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https://doi.org/10.11588/diglit.17337#0338

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304

BOLLETTINO BIBLIOGRA FICO

naldi, Reni, Romanelli, Sacchi. I commenti ch'egli vi an-
nette sono saputi ed esatti.

Viene ultima la lunga lettera di un anonimo fiorentino
al Principe Barberini, riguardante la fabbrica del suo Pa-
lazzo di Roma.

1.37. Bifhl (W.), Kunstgeschichtliche Streifziige
durch Sardinien. (Zeitschr. f. Bild. Kst. XXIV,
1, 2).

Discreto articolo divulgativo che ricapitola alla lesta le
vicende dell'arte sarda dai nuraghi fino al barocco, fermandosi
con più compiacimento, è naturale, sulle- zone più rischia-
rate (com'è del periodo romanico, e del periodo catalaneg-
giante della pittura del '400) per opera dei linoni studi dello
Scano, dell'Ani, del Brunelli, ecc.

138. Maykr (A. L.). Die Gemdldesammlung
des Bowes-Museums zu Barnard Castle. (Zeitschr.
f. B. Kst., XXIII, H., 4).

Scarsa rappresentanza degli Italiani fino al '500; il pezzo
più notevole è forse, in questi tempi, il ritratto di Lelio To-
relli firmato da Domenico Caprioli, e datato nel 1528.

Per quel che riguarda il'600, se bene non possiamo servirci
del controllo delle riproduzioni, possiamo assicurare il Mayer
che è quasi impossibile che il Cristo che insegna nel tempio
di Lionello Spada tradisca l'influsso di Ribera; poiché l'at-
tività pittorica di Lionello Spada si svolse quasi per intero
prima che Ribera toccasse pennelli. Un quadro attribuito
al Caravaggio sarebbe del Cignani. Meglio rappresentati
sono i maestri nordici; ottimamente i maestri spagnoli. Il
San Pietro piangente del Tcotocopulo è abbastanza noto,
meno noti di quel che meriterebbero sono i dipinti di Fray
Juan Rizi, di Alonso Cano, di Murillo [cui spetta veramente,
ci pare, queU'Assunzione di San Francesco che il Mayer vor-
rebbe per non so quale vaghezza trasferire allo Zurburan],
di Valdes Leal. Il Convito di Baldassarre di Juan de Carrello
è più conosciuto; e il Mayer tuttavia suppone che l'autore
possa esserne Francesco Rizi. Due Goya completano la serie
spagnola; e alcuni buoni quadri francesi ci carreggiano ila
Filippo de Champaigne a Courbet.

139. Waldmann (E.), Die Athenische Bilderga-
lerie. (Zeitschr. f. B. Kst., XXIII, H. 4).

Non è eccellente la galleria di Atene; tuttavia non tutto
vi è indegno d'essere conosciuto. Chi sapeva di Cadounis pit-
tore greco del '600 che si rivela settatore di cinquecentisti
tedeschi come Baldung e Griinewald? Non occorre conoscere
i bizantineggianti del sei o del settecento; ma v'è qualche
pezzo italiano o italianeggiantc. Il Fabbricante di strumenti
musicali attribuito a Caravaggio pare soltanto un Manfre-
diano, forse di Utrecht; qualche altro quadretto ricorda
i bolognesi, o i napolitani, o la scuola tiepolesca; vi si vedono

pezzi spagnoli, e francesi del Settecento; questi ultimi di
certa grazia.

140. Fiuzzoni (G.), Die stddtische Gemdldega-
lerie zu Vicenza. (Zeitschr. f. B. Kst., XXIV, 8).

Rapida ed utile revue della riordinata pinacoteca Vicen-
tina, con buone osservazioni anche sulle opere tarde che in
quella quadreria, meglio che in molte altre, possono abituare
l'occhio a trascorrere la via Padovanino-Ticpolo, con la
tappa di Carpioni.

141. Liphart (E. v.), Reiseeindrucke. (Zeitschr.
f. B. Kst., XXIV, 9, 11).

Le impressioni di un viandante acquistano valore solo
per rarità qualitativa di sensazioni; o per la raffinatezza
stessa nell'abito del vagabondare; ma qui si tratta più
che altro delle solite spigolature che sono trucioli e rima-
sugli.

Riferire l'opinione dell'amico l'Abbé Bonnet sulla signi-
ficazione teologica della Madonna Sistina e della Trasfigu-
razione?

« Spezzare una lancia » per la paternità correggesca della
Maddalena di Dresda?

Ritenere che la modellatura del Ritratto d'uomo del Ca-
riani a Bergamo, ricordi,., Molbein?

Supporre che Tiziano nel San Sebastiano del trittico del
'22 a Brescia abbia tolto la modellatura dallo Schiavo del
Louvre di Michelangelo?

Insistere sull'opinione che i due quadretti giorgioneschi
degli Uffizi siano di Gerolamo Romanino?

Convincersi che Van Dyck abbia rilevato la sagoma delle
sua Pietà d'Anversa da quella del BonconsigUo a Vicenza?

Ficcarsi in mente che la Salita al Calvario della Pinaco-
teca di Parma (n. 103), di un tardo Parmigiano fra il '500
e il '6oo, sia di Lorenzo Lotto?

Noi domandiamo perchè. Perchè accumulare queste ed
altre nugelle col gusto d'accompagno della frase che suona
come un pomposo atto di fede; «Credo d'avere scoperto...
(ich glaube cntdeckt zu haben) » — mentre non c'è nulla
più da scoprire sotto il sole? Neppure un Lotto che non vide
mai le mani del Lotto all'Eremitaggio, neppure un Desubleo,
ancora, all'Eremitaggio che è invece un Caracciolo.

Il Liphart cita ad ogni istante il « maestro e mentore
Frizzoni »; ma non è certo l'impareggiabile conoscitore mi-
lanese che può avergli messo in capo tante ubbie, (r. I.)

142. Ojetti (Ugo), Les monumenls d'Italie et
la guerre. (Gaz. d. B. Aris, gennaio-marzo 1917).

Resoconto sommario di quanto si è fatto per i monumenti
italiani esposti ai rischi di guerra; manca il resoconto di quanto
non si è fatto. (*■ 1-)

Per i lavori pubblicati ne L'ARTE sono riservati tutti i diritti di proprietà letteraria ed artistica

per l'Italia e per l'estero.

Adolfo Venturi, Direttore.

Roma, Tip. dell'Unione Editrice, Via Federico Cesi, 45.
 
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