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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 20.1917

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Fasc. 4
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Pacchioni, Guglielmo: La villa "Favorita" e l'architetto Nicolò Sebregondi
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https://doi.org/10.11588/diglit.17337#0370

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GUGLIELMO PACCHIONI

luogo della Favorita che quelli del Peschiéroue e de] Cortile
grande qua! vi era già disegnato un pezzo fa i quali disegni
luti doi mando a V. S. [11.ma che potrà mandar...delle quali...
sapranno preci sani cu te il nuinero loro.

( riugno 1624

Di V. S. TU.ma

affano e dovot.mo
Nicolo S e n r k n o n di.

III.

(1624 - 15 Luglio).

Promette eseguire un disegno richiestogli già da un mese
e del quale ha avuto solo ora l'avviso. L'architetto è conva-
lescente <li lei.lue terzana. Il disegno è:
■■< una fatica di qualche consìderatione la qua! non si po fare
• in men vii is giorni a non perdere un oncia ili tempo».

IV.

(162 t ti Agosto).
Manda il disegno della

« Facciata del Pai lazzo della l'avori la Eatto con forme
" il novo ordine ».

Chiede poi tifi sia data in moglie una putta figliola del signoi
Ottaviano Assiro che si trova in casa di Angelo Ricciardi.
Prega poi che il disegno sia fatto intagliale.

V.

(i6.ji - 23 Novembre).

h Misura de stima de tutte le fàbbriche et Giardini posti
"nella sud1' terra ili Maderno della regione del Ser.nio Sig.
1 Duca dì Mantova fatta da Nicolò Sebregondi con l'assistenza
« dell'Ulano Sig. (onte Aurelio Soccardi Agnelli. eommis-
h sario generale. Stimati a moneta veneziana ».

VI.

(1651 - 12 Giugno).

Nota di materiali occorrenti per la:

" Nova fabricha ordinata dal Ser.mo Sig. Duca Nostri »
11 Padrone uelli giardini del Te».

Trattasi del Casino e della ('.rotta; sì prevede l'uso di
colonne di marino, di pilastrini por balaustrata, di gradini
marmorei per otto scale « a lumaga », portali di » marnior
lustro» canne di piombo per ■ portar l'acqua nelli doi ri-
cettacoli e che la conducono a baso in diversi luoghi delle
fontane » condotti di terra cotta mar eri ali per vestire
la «Suddetta l'abricha nel modo che mostra i! disegno» e
ci< >è :

o Colaticci naturali [che si provvedevano a S. Ambrogi*
o dal lago di (iarda | carra n. sellici, il rimanente samum
latti dagli stuccatori o font an ari di ceppi, pi et re cotte 1
calcina di scaglia ».

Da Venezia si dovevano far venire tutte le cose marittitm
come "cappe e conchiglie di ogni sorte grande e piccole
« lumaghe grande e piccole. Ori eh ioni di più sorte Madre-
«perle — radicele de coralli bianchi e rossi.— A Muram
« ^i havirano smalti de ogni sorta di colori per fare qualche
ti pezzo di musaiche nella sala e camerici et si havisarono di
« verse rotture e avanzi di fornace dilli medesimi vetri 1
« smalti si li a verano spolveri rossi per fare delli colori d
" carnaggione de diverse sorte.

A Salò o al lago di Carda si ha ver ano della giarelU
"di diverse sorte e colori Parandone e giarella Bianca.,
« A Genova si havirà della giarella. gialla per adoperare
nelli ornamenti de' volti.

k Si prowederà di Cristalli di monte, eiovo Koeha, Ccss<
crudo che lustra et ali ab astro Bianche ».

Nicolo Si:uri:'.ondi.

Alla nota è allogato il disegno delle colonne, con c apiteli-,
corinzio, e della balaustrata.
 
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