EUGÈNE FROMENTIN E LE ORIGINI DE LA MODERNA CRITICA D'ARTE 349
proposito teoricamente, e, dopo aver spiegato come il gioco de la luce si effettui per
linee, che si suppongon tratte da la sorgente de la luce stessa al corpo illuminato,
conclude: « Esso obbliga l'artista ad obbedirgli, sì che il chiaroscuro dipende essenzial-
mente da la fantasia del pittore »,T ed attribuisce, così, a la fantasia un compito, che
non coincide con la scelta del soggetto e de la composizione.
Può stupire che il primo esaltatore de l'elemento-lucc parli, come parla, de l'arte
caravaggesca: se riconosce al Merighi d'aver reso gli oggetti palpabili per un buon chia-
roscuro, per un eccellente gusto del colore, per una forza terribile, per una gradevole
soavità e per un pennello più molle che mai non sia stato »,2 gli dà, come s'è visto,
taccia di pedestre imitatore del vero, di « schiavo de la natura », anzi.
Più singolare atteggiamento Roger de Pyles assume rispetto al Rcmbrandt e ai Rubens.
« Rembrandt ha suprema intelligenza del " chiaroscuro " — i suoi colori locali si
scambiano aiuto « et se font valoir par la comparaison »; le sue carnagioni non sono
meno vere, meno fresche, meno ricercate di quelle di Tiziano ».* L'Amatore intuisce
un elemento comune a l'arte dei due maestri, il tono: « Ces deux peintres étoient con-
vaincns qu'il y avoit des couleurs qui se détruisoient l'ime l'autre... » 4 e, da la rela-
tività di quei colori, seppero entrambi trarre gli effetti più sentimentali del pennello,
« La différence qui est entro ces deux peintres sur ce sujet » specifica il critico, coerente
al pensiero, già espresso, su la tecnica tizianesca, « c/est qui Titien rendoit. ses recher-
ches plus imperceptiblos et plus fondues, et qui elles sont dans Rcmbrandt très distin-
guées à le regardcr de près; mais d'une distance convenablc elles paroissent tres unies
par la justesse des coups et par l'accord des couleurs », conclude, con un giudizio che
dovè sonar bestemmia a le conservatrici orecchie academiche: « Questa tecnica è esclu-
siva del Rembrandt, essa è prova convincente di come egli fosse maestro del colore,
di come sovranamente ne possedesse l'arte ».s
Non l'Olandese, tuttavia, ma Pier Paolo Rubens portò, secondo il de Pyles, la scienza
del colore più in alto d'ogni maestro, applicando fino a le ultime conseguenze la legge
dei valori tonali.
L'Amatore attribuisce al Fiammingo la paternità de la consueta imagine del grappolo
d'uva, nel quale i chicchi illuminati fanno una massa di luce, e quelli oscuri una massa
d'ombra,6 così come conviene, ne le composizioni pittoriche, che ombre e luci facciano;
a lui e a tutto il Seicento, il paragone ingegnoso piacque, sì da non notare la relativa
importanza che, ne la pratica de l'arte, assume l'applicazione di simili pseudo-principi.
« Le carnagioni sono molto fresche... le tinte giuste e usate con libera mano... im-
pastate in modo da non perdere il loro splendore attraverso il tempo ».7 Ma, sopra-
tutto «, il s'est servi des couleurs les plus vives pour en tirer l'effet de son intention, il
a reùssi; et e'est le seni qui ait su joindre à cct éclat un grand caractère de vérité,
et conserver, panni tant de brillant, une harmonie et un force surprenante; ainsi l'ori
peut régarder ce suprème dégré, ou Rubens a montò ses couleurs, corame un des plus
cstimables talens de ce peintre ».* E l'entusiasmo per l'arte del Fiammingo suggerisce
a Roger de Pyles, specie ne la seconda parte del Dialogo sul colore, de le osservazioni,
ehe superano la capacità del suo secolo.
Ciò basti a significare come l'Amatore senta, effettivamente, l'importanza del cc-
lore in pittura: quanto in Italia il Boschini aveva poco più die intuito, egli fissa con
argomenti dimostrativi, che porgono un aspetto quasi scientifico a le sue dottrine — con
essi avvalora l'intelligenza de la superiorità di Tiziano e del Rubens su quella di Raf-
faello, e il riconoscimento de la vanità dei tentativi poussiniani ed academici, ne la
ricerca di effetti coloristici.
(Continua) Mary Pittaluga.
1 Abrégé, pag. 291. 3 Abrégé, pag. 347. 5 Abrégé, pag. 348. ? Abrégé, pag. 265.
2 Abrégé, pag. 344. 4 Abrégé, pag. 347. 6 Abrégé, pag. 405. 8 Abrégé, pag. 40(1.
proposito teoricamente, e, dopo aver spiegato come il gioco de la luce si effettui per
linee, che si suppongon tratte da la sorgente de la luce stessa al corpo illuminato,
conclude: « Esso obbliga l'artista ad obbedirgli, sì che il chiaroscuro dipende essenzial-
mente da la fantasia del pittore »,T ed attribuisce, così, a la fantasia un compito, che
non coincide con la scelta del soggetto e de la composizione.
Può stupire che il primo esaltatore de l'elemento-lucc parli, come parla, de l'arte
caravaggesca: se riconosce al Merighi d'aver reso gli oggetti palpabili per un buon chia-
roscuro, per un eccellente gusto del colore, per una forza terribile, per una gradevole
soavità e per un pennello più molle che mai non sia stato »,2 gli dà, come s'è visto,
taccia di pedestre imitatore del vero, di « schiavo de la natura », anzi.
Più singolare atteggiamento Roger de Pyles assume rispetto al Rcmbrandt e ai Rubens.
« Rembrandt ha suprema intelligenza del " chiaroscuro " — i suoi colori locali si
scambiano aiuto « et se font valoir par la comparaison »; le sue carnagioni non sono
meno vere, meno fresche, meno ricercate di quelle di Tiziano ».* L'Amatore intuisce
un elemento comune a l'arte dei due maestri, il tono: « Ces deux peintres étoient con-
vaincns qu'il y avoit des couleurs qui se détruisoient l'ime l'autre... » 4 e, da la rela-
tività di quei colori, seppero entrambi trarre gli effetti più sentimentali del pennello,
« La différence qui est entro ces deux peintres sur ce sujet » specifica il critico, coerente
al pensiero, già espresso, su la tecnica tizianesca, « c/est qui Titien rendoit. ses recher-
ches plus imperceptiblos et plus fondues, et qui elles sont dans Rcmbrandt très distin-
guées à le regardcr de près; mais d'une distance convenablc elles paroissent tres unies
par la justesse des coups et par l'accord des couleurs », conclude, con un giudizio che
dovè sonar bestemmia a le conservatrici orecchie academiche: « Questa tecnica è esclu-
siva del Rembrandt, essa è prova convincente di come egli fosse maestro del colore,
di come sovranamente ne possedesse l'arte ».s
Non l'Olandese, tuttavia, ma Pier Paolo Rubens portò, secondo il de Pyles, la scienza
del colore più in alto d'ogni maestro, applicando fino a le ultime conseguenze la legge
dei valori tonali.
L'Amatore attribuisce al Fiammingo la paternità de la consueta imagine del grappolo
d'uva, nel quale i chicchi illuminati fanno una massa di luce, e quelli oscuri una massa
d'ombra,6 così come conviene, ne le composizioni pittoriche, che ombre e luci facciano;
a lui e a tutto il Seicento, il paragone ingegnoso piacque, sì da non notare la relativa
importanza che, ne la pratica de l'arte, assume l'applicazione di simili pseudo-principi.
« Le carnagioni sono molto fresche... le tinte giuste e usate con libera mano... im-
pastate in modo da non perdere il loro splendore attraverso il tempo ».7 Ma, sopra-
tutto «, il s'est servi des couleurs les plus vives pour en tirer l'effet de son intention, il
a reùssi; et e'est le seni qui ait su joindre à cct éclat un grand caractère de vérité,
et conserver, panni tant de brillant, une harmonie et un force surprenante; ainsi l'ori
peut régarder ce suprème dégré, ou Rubens a montò ses couleurs, corame un des plus
cstimables talens de ce peintre ».* E l'entusiasmo per l'arte del Fiammingo suggerisce
a Roger de Pyles, specie ne la seconda parte del Dialogo sul colore, de le osservazioni,
ehe superano la capacità del suo secolo.
Ciò basti a significare come l'Amatore senta, effettivamente, l'importanza del cc-
lore in pittura: quanto in Italia il Boschini aveva poco più die intuito, egli fissa con
argomenti dimostrativi, che porgono un aspetto quasi scientifico a le sue dottrine — con
essi avvalora l'intelligenza de la superiorità di Tiziano e del Rubens su quella di Raf-
faello, e il riconoscimento de la vanità dei tentativi poussiniani ed academici, ne la
ricerca di effetti coloristici.
(Continua) Mary Pittaluga.
1 Abrégé, pag. 291. 3 Abrégé, pag. 347. 5 Abrégé, pag. 348. ? Abrégé, pag. 265.
2 Abrégé, pag. 344. 4 Abrégé, pag. 347. 6 Abrégé, pag. 405. 8 Abrégé, pag. 40(1.