i6S
MARIO SALMI
prodotti dell'arte veneta in Puglia, fra i quali una graziosa Madonna di Alvise in Sant'An
drea a Barletta. Del maggiore dei tre Vivarini, non mi fu dato rintracciare nuovi lavori; at-
tribuisco bensì ad un suo seguace un quadro nel primo altare a destra della chiesa del Cro-
cefisso presso Giovinazzo. Si compone di figure a mezzo busto : il Cristo sta nel mezzo, morto,
a braccia incrociate, sorretto dalla Vergine a sinistra e dal fido discepolo a destra, mentre
assistono, ai lati, Giuseppe d'Arimatea, dalla barba bianca, e la Maddalena. E una tavola con-
Fig. 13 — 15. Vivarini: L'Annunciazione (1472).
Modugno, Cattedrale.
dotta — nei primi anni del Cinquecento — con sapienza disegnativa, ma con forme un poco
pesanti, massicce, dure nel modellato, rivelanti le più spiccate tendenze della scuola di Alvise.
Di poco più tardo apparisce un dipinto in tela riportato su tavola centinata che si vede
fra la penombra, sul muro interno di facciata, nella basilica di San Nicola a Bari.
Rappresenta un santo prelato, con barba nera, seduto in uno studio presso architetture clas-
sicheggianti in rovina e un bassorilievo, tutte erudite visioni dell'antichità. Nello stile alquanto
grossolano, e in certi effetti delle vesti ricorda davvicino Andrea da Murano che fu collabo-
a mezzo busto fra due angeli, come dice il F., ma
dal Cristo fra un Santo vescovo e San Francesco (fot.
Istit. It. d'Arti graf., ri; 2659).
Il bel trittico pure di Bartolomeo (1483) e quattro
figure di santi, opera di Antonio (1467), insieme ad
un Cristo sul sarcofago, illustrati dal F. e tutti rac-
colti nel Museo Provinciale di Bari, provengono da
Santa Maria Vetere di Andria, già chiesa dei minori
osservanti. Cfr. F. Sarlo, Quadri di scuola veneta ad
Andria, in Arte e Storia, anno VI (18S5), p. 34S;
E. Merra, // convento e la chiesa di Santa Maria
Vetere in Andria, in Rassegna Pugliese, a. XII (1895J,
p\ 266 e 299.
MARIO SALMI
prodotti dell'arte veneta in Puglia, fra i quali una graziosa Madonna di Alvise in Sant'An
drea a Barletta. Del maggiore dei tre Vivarini, non mi fu dato rintracciare nuovi lavori; at-
tribuisco bensì ad un suo seguace un quadro nel primo altare a destra della chiesa del Cro-
cefisso presso Giovinazzo. Si compone di figure a mezzo busto : il Cristo sta nel mezzo, morto,
a braccia incrociate, sorretto dalla Vergine a sinistra e dal fido discepolo a destra, mentre
assistono, ai lati, Giuseppe d'Arimatea, dalla barba bianca, e la Maddalena. E una tavola con-
Fig. 13 — 15. Vivarini: L'Annunciazione (1472).
Modugno, Cattedrale.
dotta — nei primi anni del Cinquecento — con sapienza disegnativa, ma con forme un poco
pesanti, massicce, dure nel modellato, rivelanti le più spiccate tendenze della scuola di Alvise.
Di poco più tardo apparisce un dipinto in tela riportato su tavola centinata che si vede
fra la penombra, sul muro interno di facciata, nella basilica di San Nicola a Bari.
Rappresenta un santo prelato, con barba nera, seduto in uno studio presso architetture clas-
sicheggianti in rovina e un bassorilievo, tutte erudite visioni dell'antichità. Nello stile alquanto
grossolano, e in certi effetti delle vesti ricorda davvicino Andrea da Murano che fu collabo-
a mezzo busto fra due angeli, come dice il F., ma
dal Cristo fra un Santo vescovo e San Francesco (fot.
Istit. It. d'Arti graf., ri; 2659).
Il bel trittico pure di Bartolomeo (1483) e quattro
figure di santi, opera di Antonio (1467), insieme ad
un Cristo sul sarcofago, illustrati dal F. e tutti rac-
colti nel Museo Provinciale di Bari, provengono da
Santa Maria Vetere di Andria, già chiesa dei minori
osservanti. Cfr. F. Sarlo, Quadri di scuola veneta ad
Andria, in Arte e Storia, anno VI (18S5), p. 34S;
E. Merra, // convento e la chiesa di Santa Maria
Vetere in Andria, in Rassegna Pugliese, a. XII (1895J,
p\ 266 e 299.