SAGGIO SULL'ABBIGLIAMENTO FEMMINILE DEL TRECENTO
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vano, si confondevano losanghe e poligoni aurei 1 come sembra, dal cappuccio aderentissimo termi-
(firg. 10. ti, 1 2); i capricciosi dipinti di Andrea da nato a frangia d'oro, le cui fila si confondono coi
Firenze, dove ancora nobilmente sfumano e brillano biondi riccioli sfuggenti dalla gorgera che i botton
nel tempo stesso le preziose tinte perlacee disse- di perle stringono inesorabili, a tornire l'esile, can-
minate di fregi aurei (figg. 13. 14). dido collo.1
Bizzarre al massimo grado, dopo la classica sem- Cappucci c cuffictte capricciose (fig. 16) si altcr-
plicità dei primi anni, divengono le acconciature nano con molteplice varietà sulla fine del secolo,
del capo, che si ammassano pesantemente sulla
nuca, in un groviglio di auree chiome e di candidi
veli, che dal viluppo si sbrigliavano d'un tratto
agili e serpentini a chiudere ieraticamente il volto,
in un morbido soggolo, ad innalzarsi e a ricoprire
tenuemente il ricco diadema triangolare 2 (fi;. 15). E
il volto si libera ora, con grazia, se pure a stento,
1 Siena, Palazzo Pubblico: Sala della pace.
- Taddeo Gaddi, Firenze, Santa Croce, Cappella Ba-
ronce'li (1338).
prima di cedere il posto al pesante, inestetico cap-
pello, che diventa quasi grottesco quando si posi
sull'involucro di veli p di bende di lino che an-
cora non rinunziavano a incarcerare severamente
le bionde chiome e impedivano loro di sollevarsi
morbidamente a sfiorare l'ampia ala del cappello;
ma per fortuna il massiccio copricapo non deturpa
che limitatamente la grazia e la sveltezza del co-
1 Andrea da Firenze, Santa Maria Novella, Cappellone
de>jli Spagp.uoli (1355).
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vano, si confondevano losanghe e poligoni aurei 1 come sembra, dal cappuccio aderentissimo termi-
(firg. 10. ti, 1 2); i capricciosi dipinti di Andrea da nato a frangia d'oro, le cui fila si confondono coi
Firenze, dove ancora nobilmente sfumano e brillano biondi riccioli sfuggenti dalla gorgera che i botton
nel tempo stesso le preziose tinte perlacee disse- di perle stringono inesorabili, a tornire l'esile, can-
minate di fregi aurei (figg. 13. 14). dido collo.1
Bizzarre al massimo grado, dopo la classica sem- Cappucci c cuffictte capricciose (fig. 16) si altcr-
plicità dei primi anni, divengono le acconciature nano con molteplice varietà sulla fine del secolo,
del capo, che si ammassano pesantemente sulla
nuca, in un groviglio di auree chiome e di candidi
veli, che dal viluppo si sbrigliavano d'un tratto
agili e serpentini a chiudere ieraticamente il volto,
in un morbido soggolo, ad innalzarsi e a ricoprire
tenuemente il ricco diadema triangolare 2 (fi;. 15). E
il volto si libera ora, con grazia, se pure a stento,
1 Siena, Palazzo Pubblico: Sala della pace.
- Taddeo Gaddi, Firenze, Santa Croce, Cappella Ba-
ronce'li (1338).
prima di cedere il posto al pesante, inestetico cap-
pello, che diventa quasi grottesco quando si posi
sull'involucro di veli p di bende di lino che an-
cora non rinunziavano a incarcerare severamente
le bionde chiome e impedivano loro di sollevarsi
morbidamente a sfiorare l'ampia ala del cappello;
ma per fortuna il massiccio copricapo non deturpa
che limitatamente la grazia e la sveltezza del co-
1 Andrea da Firenze, Santa Maria Novella, Cappellone
de>jli Spagp.uoli (1355).