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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 24.1921

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Fasc. 4
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Moschini, Vittorio: Le architetture di Pietro da Cortona
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https://doi.org/10.11588/diglit.17341#0220

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10.2

VITTORIO MOSCHIXI

importante sarchile stata questa grande oliera
del maestro, se molte circostanze non ne avessero
impedito l'esecuzione, che pur si era iniziata col
porre la prima pietra nel maggio del '645.1
Nei disegni rimastici si osservano moltissime va-
riazioni e d'ogni sorta. Ricórre attraverso tutte
le differenze l'idea di una grande chiesa a tre navi,
con pianta a croce latina e sormontata da una
grande ed alta cupola all'incrocio dei bracci. Cap-
pelle si aprivano lungo le navi laterali e grandi
finestre davano luce alla chiesa, aperte nella pa-
rete della nave di mezzo. Quello che è caratteri-
stico in ogni progetto è il grande impiego delle
colonne, veramente profuse, a reggere trabea-
zioni, ad inquadrare altari, a sostenere i niobi
coretti ove il Cortona si prende cura di disegnare
musici e cantori, pensando anche alla musica che
doveva inondare la chiesa e renderla più melo
diosa e stupefacente.

Per la facciata ci resta un solo progetto in al-
zato (dis. arch. 2243) in cui le masse sono allineale
rettilinearmente e con curiosa distesa della com-
posizione, cosa assai significativa perchè vera-
mente eccezionale per un barocco: nel basso tre
ampie uguali porte, sulle quali, nel secondo or-
dine, la stesa di tre grandi uguali finestre. Nel terzo
ordine, limitato alla parte centrale dell'edificio,
una grande finesf ra rotonda, la cui cornice si spezza
e si avvolge in cartocci e in ghirlande. Nicchie e
targhe di carattere ancora rinascimentale occu-
pano le pareti e concorrono a dare un senso con-
servatore all'insieme, nel quale i particolari ba-
rocchi sono piuttosto sopraffatti dalla calma della
composizione. Ma non questa doveva essere la
facciata definitiva concepita, dal Cortona. Stu-
diando le molte piante progettate per l'edificio
vi si vedono idee ben altrimenti vivaci,2 motivi
di ben altra movimentatezza e plasticità. Anche
le variazioni per l'interno sono moltissime nei
vari progetti, e specialmente nei particolari, no-
tandosi sempre una ricerca di felice ed armoniosa
sintesi di movimenti e pause, di gravami e di slanci
ed una sveltezza maggiore che non a S. Luca, una
minore insistenza sulle e: pressioni di massa.3

11 progetto, come tutti sanno, non fu eseguito, 4
ma quanto ci resta è di grande importanza. An-

1 V. Geisenhkimer, Pietro da Cortona e gli affreschi
nel Palazzo Pitti, Firenze, 1909.

2 V. spccialmente dis. arch. 2240, 2241, 2251, 2253,
2256 e in particolare poi il dis. 2259 così mosso in tutto
l'insu lue.

3 V. particolarmente il dis. arch. véramente
bello e concepito con spirito da pittore.

* V. FABBKINI, Vita ilei Cdv. Pietro Berrettini ila Cor-
tona, p. 183 e segg.

che gli altri disegni degli Uffìzi meriterebbero uno
studio particolare ed in taluni anche il loro va-
lore pittorico, la vivacità del tratto, manifesta
Io spirito dell'artista 1

Parecchi anni erano trascorsi ormai dal tempo
di S. Luca, quando rivediamo Pietro da Cortona
riprendere in Roma la sua opera architettonica.
La sua personalità si era notevolmente svolta con
mutamenti assai significativi.

Chi non vorrebbe ora pensare a quanto di ar-
chitettura v'è nelle grandi opere decorative a
palazzo Barberini, a Pitti, nella Chiesa Nuova,
nella galleria Pamphi'j ? Quel formidabile senso
compositivo che vince ogni difficile trapasso e
collega sapientemente in unità le mclteplici scene,
i motivi svariati della scenografia pittorica non
è, in fondo, che architettiua. L'inquadramento
e l'ordine dei cumuli di forme vive che spaziano
la vclta\barberiniaria con intrichi di corpi attorti

Vig. 3 — Roma, Palazzo Barberini.
Salone: particolare della volta.

aventi qualcosa d'orientale (fig. 3), mentre che dagli
sfondi appaiono scene ora mosse con ritmo tumul-

1 Vedi ad esempio i dis. 060, 3247, 3248. 3249, nel
quale ultimo appaiono motivi fimri a quelli del prospetto
della chiesa de'li Pace. Freschissimi i dis. 6877, 6878.
probabilmente re:' due acqi'as; ntiere; il di'. 6875 po: non
è per monum'n'o s-polirai^, come ilice ii catalogo, ma è
Demi uni schizzo per un particolare d g'i sturchi della
sala di Venere a Pitti
 
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