L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (24.1921)

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ADOLFO VENTURI

piatti, la loro pacata lucentezza, precipuo vanto del quadro, fan correre il pensieri) a
qualche interno del grande che con Rembradt e Franz Hals forma la triade gloriosa
dell'arte olandese: Vermeer von Delft.

I due altri quadri attribuiti, come la Negazione di Pietro, a Bartolomeo Manfredi,
richiamano Ester dinanzi ad Assuero nella Galleria degli Uffizi a Firenze, sebbene il
contrasto di ombre e luci sia, in essi, molto più intenso. Sotto una tenda, nella tela raf-

Fig. 3 — Bernardo Cavallino: Convito di Assalone. Vienna, Galleria H.irradi.

figurante il Ricevimento della regina Saba (fig. 4), si ripara il gruppo del re e dei cortigiani;
lo fronteggia il gruppo delle donne, con equilibrio calcolato di atteggiamenti, con studiati
intervalli. Nel quadro degli Uffizi, la massima intensità di colore e di rilievo è data alla
figura della regina, da uno smagliante effetto di controluce, mentre le altre donne si
ritraggono nei veli di luminoso alone; più complessi appaiono, nell'opera viennese, i
passaggi di luce, sul gruppo femmineo, da Saba, che avanza, seguendo, con molle stra-
scico di biondi velluti, un obliquo velario di raggi d'oro, alla dama eretta con rigidità
nervosa di stelo nel primo piano del quadro, Sfaccettata dalla luce come pilastro angolare,
-— solo ricordo, nella sontuosa tela, di costruttivo luminismo caravaggesco —, alle altre,
che gradatamente s'immergono nella diffusa nebbia perlacea del fondo, volti e chiome im-
polverati con grazia settecentesca dalla cipria lieve d'una rarefatta luce. La più ricche
note del colore cavalliniano risplendono nella veste di velluto della regina, che ha la
morbida super fice e il tono dorato delle violaciocche, come nei viola stinti, nei verdi
Splendidi, negli azzurri intensi che ammantano la dama in primo piano, nelle stoffe
granite d'argento che vestono con sfarzi» regale l'ancella verso il margine della scena;