UNA TAVOLETTA COL SAN FRANCESCO DI RAFFAELLO
83
tre scomparti di predella quattro Santi francescani su fondo nero: ne abbiamo ritrovati ora
tre, due nel Dulwich College, uno nella Galleria di Dresda: rimane da rintracciare il quarto.
Come gli altri Santi della predella, il San Francesco di Dresda manca della fre-
schezza che sorride nei volti dipinti dall’Urbinate durante la prima dimora a Firenze,
ma regge il libro e la fragile crocettina d’oro con mani di delicatezza ideale; e la luce
Fig. 5. — Raffaello: Studio. Museo Bonnat.
imbionda le carni brune, la tunica bigia, staccando dal fondo scuro l’immagine, nel
suo gesto lento e come sospeso. Povere di vita, non animate dall’incanto sognatore delle
creature giovanili di Raffaello, le tre stanche immagini dei Santi francescani attraggono
soltanto per la purezza del colore e del segno.
Forse studi per i Santi Francescani nei pilastrini divisori della predella sono i due
disegni del Museo Bonnat a Bayonne, molto superiori alle pitture anche per la mistica
espressione (fig. 4 e 5).
Adolfo Venturi.
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tre scomparti di predella quattro Santi francescani su fondo nero: ne abbiamo ritrovati ora
tre, due nel Dulwich College, uno nella Galleria di Dresda: rimane da rintracciare il quarto.
Come gli altri Santi della predella, il San Francesco di Dresda manca della fre-
schezza che sorride nei volti dipinti dall’Urbinate durante la prima dimora a Firenze,
ma regge il libro e la fragile crocettina d’oro con mani di delicatezza ideale; e la luce
Fig. 5. — Raffaello: Studio. Museo Bonnat.
imbionda le carni brune, la tunica bigia, staccando dal fondo scuro l’immagine, nel
suo gesto lento e come sospeso. Povere di vita, non animate dall’incanto sognatore delle
creature giovanili di Raffaello, le tre stanche immagini dei Santi francescani attraggono
soltanto per la purezza del colore e del segno.
Forse studi per i Santi Francescani nei pilastrini divisori della predella sono i due
disegni del Museo Bonnat a Bayonne, molto superiori alle pitture anche per la mistica
espressione (fig. 4 e 5).
Adolfo Venturi.