Bullettino di archeologia cristiana (5.1867)

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in altra occasione dichiarerò storicamente chi egli fu aveva abbracciato la fede predicata da quei corifei

e quando visse. L'epigrafe adunque dice 77 Signore del cristianesimo. Perciò a mio avviso il cimelio, del

dà la sua legge a Valerio Severo ; o Eutropio vivi ! quale ho ragionato, è memoria d'un neofìto , d'un

Eutropio e Valerio Severo sono la persona medesima, convertito, forse illustre, alla fede cristiana. Il sito

cui sono fatte congratulazioni ed augurii perchè ha medesimo, ove l'arnese è stato trovato, tra domesti-

accettato il giogo della legge evangelica. La forma e che mura , non in sepolcro, bene s'addice alla mia

le immagini della lucerna confermano il senso dell'ac- interpretazione.

clamazione epigrafica. Un uomo orante ( che male è Rispetto alla qualità della persona non oso pro-
stato giudicato un apostolo predicante) leva le braccia nunciare giudizio; e me ne rimetto agli archeologi
al cielo dentro la mistica nave, la chiesa. Queste più di me versati nelle antichità dei Gallo-Romani,
poche parole sopra l'insigne monumento, che dopo La catedra, sulla quale siede il^ neofìto, melo fa ere-
molti studii ed esami fattine dà ancora campo a nuove dere personaggio d'alto grado. È egli un preside, un
ricerche, bastano al mio proposito ed all' impreso ra- duce di milizie, un re barbaro? Altri s'accingano a
gionamento. La lucerna di bronzo dedicata a Valerio questa ricerca, per la quale non ho bastante materia
Severo Eutropio è per me un manifesto e bellissimo ai necessarii confronti. Parmi però, che non si debba
campione di strenna battesimale. discendere nelle ricerche ad età posteriore ai primi
Del medesimo genere mi sembra la fittile lucerna decennii in circa del secolo quinto ; che sono l'ultimo
di Ginevra. Il personaggio sedente in mezzo al disco, termine probabile delle lucerne fino ad oggi note in-
è vivo e reale, non allegorico nò fantastico. Egli è signite del tipo dei dodici busti apostolici,
attorniato dal collegio apostolico ; segno certissimo che

Le basi giuridiche dei processi criminali contro i martiri,

(memoria del cav. Edmondo Le Blant).

Sotto il titolo trascritlo in cima a quest' articolo dono la continuazione, da quel punto medesimo pren-

il eh. mio collega ed amico sig. cav. Le Blant ha derò le mosse al discorso, che compendierà in brevi

comunicato all' accademia delle iscrizioni e belle let- parole la tesi o dirò meglio il programma del dotto

lere di Parigi una memoria (1), la cui importanza è Le Blant.

non solo in quello che contiene , ma anche più in La religione giudaica durante il secolo apostolico
quello che ci fa sperare. Il dotto epigrafista, dopo fu legalmente lecita e riconosciuta nel romano impero;
terminata l'insigne opera, della quale annunciai e lodai salvo alcuni brevi periodi di anni, nei quali quel pri-
i primi fascicoli del secondo volume nel 1865 (2), vilegio fu sospeso o non rispettato (1). Oltre i Giudei
s'è accinto ad un altro non meno utile e, quasi direi, di origine e di nazione, osservavano la religione mo-
non meno grande lavoro. Egli vuole cercare nelle saica anche proseliti convertiti dall'idolatria; altri, senza
leggi e nei giureconsulti, nella storia profana e cri- osservare in ogni suo prescritto il mosaismo, rinun-
stiana, e in tutti gli alti dei martiri gli elementi del ciavano alle superstizioni idolatriche e adoravano il
criminale processo e dei legali prescritti , in virtù Dio unico e vero predicato da Mosè e dai profeti,
dei quali le persecuzioni contro i fedeli furono isti lui le Le leggi romane o la praltica interpretazione legale,
e quando più, quando meno ferocemente eseguite. La in virtù delle quali cotesti proseliti e tementi Iddio mu-
quale impresa darà nuova luce alla storia ecclesiastica tavano le patrie religioni con la giudaica, non ci sono
dei primi tre secoli; stabile conferma alla verità di note; il fatto storico però dell'ordinaria impunità di
quegli annali sanguinosi; ottimo criterio per giudicare quel mutamento, ossia conversione, è testificato dagli
dell'esattezza e del vario valore dei singoli atti e rac- scrittori ebrei e romani, dagli alti degli apostoli, dalle
conti delle gesta dei martiri. iscrizioni. I Cristiani da principio furono considerati
Questo nobile tema si rannoda immediatamente a come setta giudaica; e perciò generalmente ne par-
quello, che nel Bullettaio ho trattato sulla primitiva teciparono la legalità o la tolleranza legale, secondo
legalità del cristianesimo nel romano impero, e sul le varie circostanze delle persone, dei luoghi, degli
{uando e come la religione cristiana di legale o di anni, del giudizio e dell' imparzialità dei magistrati.

legalmente tollerata divenne illegale e legalmente per- Gli Ebrei però renitenti alla dottrina e predicazione
seguitata. E poiché i miei lettori di sì ardua e ca- apostolica protestarono dinanzi ai tribunali ed alle
pitale questione non sono ancora sazii, e me ne chie- plebi contro i fedeli di Cristo ; li accusarono di su-

(1) Stampala nei Comptes-rendus de l'academie anno 18GG.

(2) Pag. 13 e segg. (1) V. Bull. 1S65 pag. 90 e ee{