KOMUNIKATY
żanki czeka na swoją nową monografię. Powinna
ona, wraz z pracami nad twórczością Christopho-
rusa Tauscha, źródłowo potwierdzonego ucznia
Pozza, Pompeo Ferrariego, Karola Baya, wy-
pełnić ciągle jeszcze istniejące luki w obrazie
późnobarokowej sztuki w tej części środkowej
i wschodniej Europy, wykazującej oczywiste
związki genetyczne z teoretycznymi rozważaniami
i dziełami Pozza. Może w tym nowym, ogólnym
i szerokim obrazie znajdzie swoje godne miejsce
kościół dominikanów we Lwowie, jak również
inne kościoły, w tym Wilna i Berezwecza.
Przypisy
1 J. KOWALCZYK, Andrea Pozzo a późny barok w Pol-
sce, cz. I. Traktat i ołtarze, „Biul. Hist. Sztuki", XXXVII,
1975, nr 2, s. 162—178; E. GIEYSZTOR-MIŁOBĘDZ-
KA, Wnętrze sakralne w 1. połowie XVIII wieku, „Biul. Hist.
Sztuki", XLII, 1980, nr 2, s. 159—172.
2 O. ZAGÓROWSKI, Architekt Kacper Bażanka,
około 1680—1726 r., „Biul. Hist. Sztuki", XVIII, 1956, nr 1,
s. 84—122.
3 E(doardo) BENVENUTI, La vita del Padre Pozzo scritta
da Francesco Baldinucci, (w:) Atti della imperiale regia Acca-
demia di scenzie, lettere, ed arti degli Agiati in Rovereto,
ser. 3, fase. 2, vol. 18, 1912, s. 233—235. Cytuję całość tego
fragmentu tekstu z uwagi na polskie tłumaczenie, w którym
z natury rzeczy dla uzyskania dostatecznej komunikatyw-
ności znalazły się pewne terminy o subiektywnej interpre-
tacji (np. piazza — nie plac więc rejon, a może forteca?).
„ ...Questo opere fecergli fare tale acquisto nella grazia e favore
delle Cesaree Maseta di Leopoldo e di Giuseppe suo successore,
che essendo questi nelle feste principali de P. P. Gesuiti di Vien-
na portarsi con tutte le corti della Cesarea Casa alla loro Chiesa
per ivi asistere alla Messa cantata e ad altre sacre funzioni, dopo
di queste si portaoano collo stesso Imperatore tutti i pricipi
e principesse alle stanze del nostro P. Pozzo per vederlo dipi-
guere e con esso discorrendo passare il tempo del loro riposo.
Ne sarebbe bastato questo alle Cesarea maesta di Leopoldo per
mostrare 1'affetto che gli portava, e la stima che aveva di lui,
se mon l'avesse manifestata con maggiori contrassegni, facendo
ad instanza sua tali grazia, che per alcun altro mezzo mai non
avrebbe fatta; una delle quali fu che essendo stato dal Vescovo
di Cracooia mandato a Roma sotto la scuola del P. Pozzo un
giovane polacco, acció apprendesse da esso 1'arte dell' archi-
tettura, alla quale fin dalie fascie pareva che fosse portato dal
proprio genio, questo dopo essersi in poco tempo approfittato
molto in essa, tanto che ottene il primo premio sopra ogni altro
studente nella nobile accademia de pittori di Roma, fu richi-
mato dal suo protettore alla patria. Ma perche nello stesso tempo
ardeva piu che mai la guerra fra la Soezia e la Polonia furono
consegnate e detto giovane da altra mano alcune lettere per il
Gouernatore d'una tal piazza a favore della Svezia e altra ad
un altro suo compagno anch'esso persona molto regguardevole;
ma arriuati alla detta piazza i detti giocani furano ambedue
arrestati d'ordine deWimperatore Leopoldo e ad instanza del
Re Augusto di Polonia, e fatta sopra le persone loro una seoera
perquisizione furono loro trovate cucite negli abiti che addesso
avevano le sopraddette lettere, a cagione di che fureno condannati
alla morte. Venuto in cognizione di cio, il giovane polacco, die-
dene di tutto contezza al P. Pozzo suo maestro, pregandolo a vo-
lergli ottenere la grazia della vita de S. Maesta Cesarea. A tal
nuova ognuno pud credere qanto la s'affliggesse il pouero Pozzo,
il quale subito andando alla udianza di S. Maesta anche in ora
molto impropia e attenutale se le getto in ginocchioni davanti;
il che vetuto como cosa straordinaria dell' Imperatore, domandogli
qual disgrazia vi fosse e fattolo alzare e sentito da lui 1'infelice
successo e la semplicitd e incanta innocenza del giovane molto
esagerata dal Pozzo battute le mani su le spalle di esso gli disse:
Mio caro P. Andrea uogliamo credere che questo giooane sia
stato tale quale lo descrivete sotto la vostra direzione, ma nel caso
presente non l'a dimostrato; ma nulla di meno faremo tutto il
possabile per amor vostro di salvargli la vita. Come in fatti
segui".
4 B. KERBER, Andrea Pozzo, Beitraege zur Kunstgeschi-
chte, t. 6, Berlin— New York 1971.
5 ZAGÓROWSKI, o.c., s. 85, 86, na podstawie M. Loret,
Gli artisti polacchi a Roma nell settecento, Milano—Roma
1929, s. 33.
6 LORET, ibidem, s. 33.
7 P. BOHDZIEWICZ, O istocie i genezie baroku wileń-
skiego, „Prace i Materiały Sprawozdawcze Sekcji Historii
Sztuki TPN w Wilnie", III, 1938/39, s. 212.
8 ZAGÓROWSKI, o.c., s. 84 przyjął datę urodzenia Ba-
żanki na czas około roku 1680. ,W tej sytuacji w roku 1704
artysta miałby około 24 lat i trudno byłoby go nazwać wów-
czas młodzieńcem.
9 Historia Kościoła w Polsce, Poznań—Warszawa 1979,
11/2, s. 260.
10 Ibidem, s. 273. Stanisław Dąbski nie objął biskupstwa,
zmarł już w grudniu 1700 r., jego następca Jerzy Albrecht
Doenhoff zmarl 16 marca 1702 r., a kolejnym biskupem, po
ośmioletniej przerwie był dopiero Kazimierz Łubieński.
11 Przypisany Bażance projekt Pomnika nagrobnego pry-
masa Radziejowskiego w kościele Sw. Krzyża w Warszawie
nabiera w tym aspekcie szczególnego wyrazu.
13 A. von HÓFMANN, Politische Geschichte der Deut-
schen, Stuttgart—Berlin 1925, t. IV, s. 630; E. CIEŚLAK,
W obronie tronu króla Stanisława Leszczyńskiego, Gdańsk
1986, s. 8—10.
13 ZAGÓROWSKI, o.c., s. 87, 88.
14 Historia Kościoła..., o.c., s. .
15 ZAGÓROWSKI, o.c., s. 119—121.
16 Ibidem, s. 92.
17 Ibidem, s. 92.
18 Ibidem, s. 92.
19 HOFMANN, o.c., s. 671.
90 ZAGÓROWSKI, o.c., s. 84.
182
żanki czeka na swoją nową monografię. Powinna
ona, wraz z pracami nad twórczością Christopho-
rusa Tauscha, źródłowo potwierdzonego ucznia
Pozza, Pompeo Ferrariego, Karola Baya, wy-
pełnić ciągle jeszcze istniejące luki w obrazie
późnobarokowej sztuki w tej części środkowej
i wschodniej Europy, wykazującej oczywiste
związki genetyczne z teoretycznymi rozważaniami
i dziełami Pozza. Może w tym nowym, ogólnym
i szerokim obrazie znajdzie swoje godne miejsce
kościół dominikanów we Lwowie, jak również
inne kościoły, w tym Wilna i Berezwecza.
Przypisy
1 J. KOWALCZYK, Andrea Pozzo a późny barok w Pol-
sce, cz. I. Traktat i ołtarze, „Biul. Hist. Sztuki", XXXVII,
1975, nr 2, s. 162—178; E. GIEYSZTOR-MIŁOBĘDZ-
KA, Wnętrze sakralne w 1. połowie XVIII wieku, „Biul. Hist.
Sztuki", XLII, 1980, nr 2, s. 159—172.
2 O. ZAGÓROWSKI, Architekt Kacper Bażanka,
około 1680—1726 r., „Biul. Hist. Sztuki", XVIII, 1956, nr 1,
s. 84—122.
3 E(doardo) BENVENUTI, La vita del Padre Pozzo scritta
da Francesco Baldinucci, (w:) Atti della imperiale regia Acca-
demia di scenzie, lettere, ed arti degli Agiati in Rovereto,
ser. 3, fase. 2, vol. 18, 1912, s. 233—235. Cytuję całość tego
fragmentu tekstu z uwagi na polskie tłumaczenie, w którym
z natury rzeczy dla uzyskania dostatecznej komunikatyw-
ności znalazły się pewne terminy o subiektywnej interpre-
tacji (np. piazza — nie plac więc rejon, a może forteca?).
„ ...Questo opere fecergli fare tale acquisto nella grazia e favore
delle Cesaree Maseta di Leopoldo e di Giuseppe suo successore,
che essendo questi nelle feste principali de P. P. Gesuiti di Vien-
na portarsi con tutte le corti della Cesarea Casa alla loro Chiesa
per ivi asistere alla Messa cantata e ad altre sacre funzioni, dopo
di queste si portaoano collo stesso Imperatore tutti i pricipi
e principesse alle stanze del nostro P. Pozzo per vederlo dipi-
guere e con esso discorrendo passare il tempo del loro riposo.
Ne sarebbe bastato questo alle Cesarea maesta di Leopoldo per
mostrare 1'affetto che gli portava, e la stima che aveva di lui,
se mon l'avesse manifestata con maggiori contrassegni, facendo
ad instanza sua tali grazia, che per alcun altro mezzo mai non
avrebbe fatta; una delle quali fu che essendo stato dal Vescovo
di Cracooia mandato a Roma sotto la scuola del P. Pozzo un
giovane polacco, acció apprendesse da esso 1'arte dell' archi-
tettura, alla quale fin dalie fascie pareva che fosse portato dal
proprio genio, questo dopo essersi in poco tempo approfittato
molto in essa, tanto che ottene il primo premio sopra ogni altro
studente nella nobile accademia de pittori di Roma, fu richi-
mato dal suo protettore alla patria. Ma perche nello stesso tempo
ardeva piu che mai la guerra fra la Soezia e la Polonia furono
consegnate e detto giovane da altra mano alcune lettere per il
Gouernatore d'una tal piazza a favore della Svezia e altra ad
un altro suo compagno anch'esso persona molto regguardevole;
ma arriuati alla detta piazza i detti giocani furano ambedue
arrestati d'ordine deWimperatore Leopoldo e ad instanza del
Re Augusto di Polonia, e fatta sopra le persone loro una seoera
perquisizione furono loro trovate cucite negli abiti che addesso
avevano le sopraddette lettere, a cagione di che fureno condannati
alla morte. Venuto in cognizione di cio, il giovane polacco, die-
dene di tutto contezza al P. Pozzo suo maestro, pregandolo a vo-
lergli ottenere la grazia della vita de S. Maesta Cesarea. A tal
nuova ognuno pud credere qanto la s'affliggesse il pouero Pozzo,
il quale subito andando alla udianza di S. Maesta anche in ora
molto impropia e attenutale se le getto in ginocchioni davanti;
il che vetuto como cosa straordinaria dell' Imperatore, domandogli
qual disgrazia vi fosse e fattolo alzare e sentito da lui 1'infelice
successo e la semplicitd e incanta innocenza del giovane molto
esagerata dal Pozzo battute le mani su le spalle di esso gli disse:
Mio caro P. Andrea uogliamo credere che questo giooane sia
stato tale quale lo descrivete sotto la vostra direzione, ma nel caso
presente non l'a dimostrato; ma nulla di meno faremo tutto il
possabile per amor vostro di salvargli la vita. Come in fatti
segui".
4 B. KERBER, Andrea Pozzo, Beitraege zur Kunstgeschi-
chte, t. 6, Berlin— New York 1971.
5 ZAGÓROWSKI, o.c., s. 85, 86, na podstawie M. Loret,
Gli artisti polacchi a Roma nell settecento, Milano—Roma
1929, s. 33.
6 LORET, ibidem, s. 33.
7 P. BOHDZIEWICZ, O istocie i genezie baroku wileń-
skiego, „Prace i Materiały Sprawozdawcze Sekcji Historii
Sztuki TPN w Wilnie", III, 1938/39, s. 212.
8 ZAGÓROWSKI, o.c., s. 84 przyjął datę urodzenia Ba-
żanki na czas około roku 1680. ,W tej sytuacji w roku 1704
artysta miałby około 24 lat i trudno byłoby go nazwać wów-
czas młodzieńcem.
9 Historia Kościoła w Polsce, Poznań—Warszawa 1979,
11/2, s. 260.
10 Ibidem, s. 273. Stanisław Dąbski nie objął biskupstwa,
zmarł już w grudniu 1700 r., jego następca Jerzy Albrecht
Doenhoff zmarl 16 marca 1702 r., a kolejnym biskupem, po
ośmioletniej przerwie był dopiero Kazimierz Łubieński.
11 Przypisany Bażance projekt Pomnika nagrobnego pry-
masa Radziejowskiego w kościele Sw. Krzyża w Warszawie
nabiera w tym aspekcie szczególnego wyrazu.
13 A. von HÓFMANN, Politische Geschichte der Deut-
schen, Stuttgart—Berlin 1925, t. IV, s. 630; E. CIEŚLAK,
W obronie tronu króla Stanisława Leszczyńskiego, Gdańsk
1986, s. 8—10.
13 ZAGÓROWSKI, o.c., s. 87, 88.
14 Historia Kościoła..., o.c., s. .
15 ZAGÓROWSKI, o.c., s. 119—121.
16 Ibidem, s. 92.
17 Ibidem, s. 92.
18 Ibidem, s. 92.
19 HOFMANN, o.c., s. 671.
90 ZAGÓROWSKI, o.c., s. 84.
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