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Instytut Sztuki (Warschau) [Hrsg.]; Państwowy Instytut Sztuki (bis 1959) [Hrsg.]; Stowarzyszenie Historyków Sztuki [Hrsg.]
Biuletyn Historii Sztuki — 69.2007

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Nr. 1-2
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Loffredo, Fernando: Un contributo alla biografia fiorentina di Santi Gucci: =
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https://doi.org/10.11588/diglit.35031#0028

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23

FERNANDO LOFFREDO
Cr ć'0/7/77777//0 C/i/ć/ /7icg7Y//(ć7 /ić7/'e/7/i/7ć/
ć/i .S'ć//7/i Cu/ćći * *

"1^ 'Y"egłi anni centrali del Cinquecento Cosimo Bartoli tra le pagine del dialogo //
! primo dei Fć7gicnć77uenii nccnć/enzici, si rammaricava del fatto che molti
^ i maestri scultori fossero mossi dalia necessita di lasciare lo Stato fiorentino per
cercare fortuna altrove:
Messer Cosimo. Mn no?' non -nruno m/i c/ze poziomo, ćznccr c/ze ^zze^m nr/e ci ć/i/etti,
irćzFenere cc^/yhiii zzzćze^iri, ci c/m c/o ^ićz // cero reć/eie c/ze ć/c' ncj/ri mzz/fori nc ^ono
/zeggi per in/m // zzzcnć/c, ei pćzriicn/ćzrzzzenie gnnć/ćzgnćzno ćz^ćzi per iniićz /m/ićz, ć/cve
<7ni /n Firenze non donno cdi g/i po^n irćziienere, ^o/uo pero ede (yneg/i ede /ocorono
per 5*no Fcce//enzićz.
Messer Vincenzio. Troppo ć/iie i/ vero, ede io in Fczzzćz, in Aopo/i ei in Mci/in do irowzii
zzze/ii di co^i yhiii zzzćze^iri, /o^cionć/o ^ićzre ede in hdnezio Frćznce^cc [^ic: Jacopol
5*on^ovino^ ei in Cenoco zzzćze^irc GmvćZ/zn'Ange/c [Montorsoli] donnoydPe ei^onno
oncoro co^e zzze/m donoroie ei ć/egne.
Messer Cosimo. Troppo ć/nrere^ie o co/er rzzcconinre iniii ^izzzi/i ćzrie/zci, perede ei ne
^ono ei in Froncie ei in Crocorio, ede donno ;no/io /noggior /o/770 ei^onno nioi/o zzzćzg-
giori gnćzć/ćzgni ede non ^oppio/770 zzci o/iri o Firenze*.

* Devo sicera gratitudine al prof. Francesco Caglioti per Tamto, i consigli e gli spunti di ricerca che mi ha offerto.
Ringrazio calorosamente Ewa Manikowska e Andrzej Jakubowski per ii ioro sostegno e ia loro ospitalita, senza i quali
il piccolo articolo che presento non avrebbe visto la luce. Questo scritto e dedicato a mia nonna Iolanda.
' Si tratta sicuramente di un di Bartoli; il Sansovino seultore attivo a Venezia in quegli anni e Jacopo e non
Francesco.
* RngmnuTng/rti ć/ccedgmici di Co^dno JJeOoii, ggnii/777m7770 ći eccadumico /ioćuniiuo, e/cuni /Mogdi d/yicdi di
Dć7/77ć, Venezia 1567, appresso Francesco de' Franceschi senese, /i Martudo owgro rugiounwćuio gumo, cc. 19 verso-
20 recto. Cosimo Bartoli (1503-1572), diplomatico mediceo presso la Repubblica di Venezia, architetto e intellettuale
poliedrico, nel dialogo immagina una promoMdć culturale alla quale prendono parte, eon lui, Angelo della Stufa
e Vincenzio Martelli. 1 tre si recano in visita al palazzo di Giambattista Ricasoli in Via San Galio, progettato dalio stesso
Bartoli ma mai portato a termine, e da esso traggono spunto per discorrere di teoria architettonica e dei massimi scultori
del tempo. Su Cosimo Bartoli si vedano Girolamo MANCINI, "Cosimo Bartoli (1503-1572)", Arcdirio ^ionco dudmro,
serie VI, LXXVI, 1918, 3/4, pp. 84-135 (sui Regionewćuii in particolare, par. 12, pp. 119-125); e Roberto CANTA-
GALLI, Nicola DE BŁASI, Rurio/i, Cosimo, [in:] Dizionario diogro/ice dug/i dedd/ri, Roma. Istituto della Enciclope-
dia Italiana, vol. VI, 1964, pp. 561-563. Sul progetto e le sorti del palazzo in Via San Galio si veda il testo di Oreste
POLI, Attilio PICCINI, Manlio BRUNETT1, // rgeuguro cii u/r /?7o/7M/?!gn7o e Fdgnzg, Firenze 1973, Libreria Editrice
Fiorentina. Per qualche informazione biografica su Giambattista Ricasoli, vescovo prima di Cortona e poi di Pistoia,
 
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