Fig. i.
CAP. I.
RATTO DI PROSERPINA.
I rilievi di questa serie, tutti volterrani, a rigor di termine, avrebbero dovuto
far parte del secondo volume di quest' opera, che comprende i soggetti mitologici.
Ma siccome l'artefice del rilievo n. 5 si è valso della composizione greca per rappre-
sentare il passaggio all' Orco di un semplice mortale, e per tre altri, cioè i nn. 2—4,
forse prevaleva il medesimo intendimento, così abbiamo creduto bene di collocare
tutta la serie fra i soggetti funebri o di demonologia etrusca.
Tav. I, I. Museo di Volterra n. 183; Inghirami 31. E. I, 53, VI D, 5; Gori
HI ci. Ili tav. 3, 1; fotografia Brogi n. 13 668; s. v. la zincotlpia Fig. 1.
Nel cocchio d' un carro tirato da quattro focosi cavalli al gran galoppo verso
a. stanno Plutone e Proserpina. La dea, vestita di chitone ed himation e di maniche
staccate, alla foggia etrusca, è rivolta verso sin. e, con un gesto disperato della d.
alzata al capo, si dibatte fra le mani del rapitore, che la tiene afferrata con la sin.
al braccio mentre le cinge vigorosamente il corpo con il braccio d. Egli è tutto
Urne etrusche III,
CAP. I.
RATTO DI PROSERPINA.
I rilievi di questa serie, tutti volterrani, a rigor di termine, avrebbero dovuto
far parte del secondo volume di quest' opera, che comprende i soggetti mitologici.
Ma siccome l'artefice del rilievo n. 5 si è valso della composizione greca per rappre-
sentare il passaggio all' Orco di un semplice mortale, e per tre altri, cioè i nn. 2—4,
forse prevaleva il medesimo intendimento, così abbiamo creduto bene di collocare
tutta la serie fra i soggetti funebri o di demonologia etrusca.
Tav. I, I. Museo di Volterra n. 183; Inghirami 31. E. I, 53, VI D, 5; Gori
HI ci. Ili tav. 3, 1; fotografia Brogi n. 13 668; s. v. la zincotlpia Fig. 1.
Nel cocchio d' un carro tirato da quattro focosi cavalli al gran galoppo verso
a. stanno Plutone e Proserpina. La dea, vestita di chitone ed himation e di maniche
staccate, alla foggia etrusca, è rivolta verso sin. e, con un gesto disperato della d.
alzata al capo, si dibatte fra le mani del rapitore, che la tiene afferrata con la sin.
al braccio mentre le cinge vigorosamente il corpo con il braccio d. Egli è tutto
Urne etrusche III,