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https://doi.org/10.11588/diglit.4979#0055
—( 50 )—
XLIII, 3. Museo di Volterra n. 490; 1. 0,60; tufo. Una Furia alata, vestita
di un corto chitone cinto, tiene due grifoni per le redini non espresse.
3 a. Già a Volterra presso il Dottor Luigi Toti; tufo; disegno di Ed. Gerhard.
Replica molto simile; la Furia veste il solito costume, gli animali sono di sesso
femminile, hanno la cresta, le code sono alzate.
XLIII, 4. Perugia, Museo n. 115; 1. 0,56; v. Bellucci, guida n. 64. Soggetto
simile; la Furia veste il solito costume con V aggiunta di quella specie di grembiale
squamato sopra il chitone che non di rado fa parte anche del costume guerresco nei
rilievi delle urne etrusche. Gli animali che essa conduce per le redini sono leoni-grifi
marini, cornuti e muniti di pinne in vece di piedi. La rappresentanza è molto simile
a quella di Scilla nella nostra tav. XX, 4 anche per il fogliame d' acanto che si
estende dai femori della Furia in giù.
Lungo il margine del rilievo corre 1' iscrizione: ar- timi ve • CIE. 1,3633; Fa-
bretti 1343.
4 a. Perugia ,,da Bindocci"; replica menzionata da E. Brunii, non veduta
da me.
4 b. Perugia, Necropoli del Palazzone, ora nel Sepolcro dei Volunni; 1. 0,54;
Conestabile tav. V — XXIbis 4. Replica che conserva ricchi avanzi della colorazione
originale. Gli animali stanno con le teste rivolte verso il di dentro ed hanno zampe
in vece di pinne.
SOGGETTI FUNEBRI.
CAP. Vili.
IL DEFUNTO SUL LETTO DI MORTE.
XLIV, I. Firenze, Museo archeologico n. 426; Arch. Zeit. 1846 tav. 47, 2, cf.
p. 364 s. (Gerhard) (r) ; tufo volterrano. Rilievo alquanto logorato, di lavoro mediocre;
alcuni dettagli rimangono incerti. Sopra un letto munito di larga coperta pendente
e con uno sgabello davanti giace un uomo barbato (così pare dal contorno del viso
molto logoro) vestito di chitone e manto. Evidentemente egli è in fin di vita; la
testa cade indietro sui cuscini, ed una donna, che sta al capezzale, pietosamente la
sorregge con ambe le mani (non chiude gli occhi al moribondo come vuole Ed.
') L'indicazione del luogo: ,,Museo di Volterra" pare sia dovuto ad un errore del eh. Gerhard.
XLIII, 3. Museo di Volterra n. 490; 1. 0,60; tufo. Una Furia alata, vestita
di un corto chitone cinto, tiene due grifoni per le redini non espresse.
3 a. Già a Volterra presso il Dottor Luigi Toti; tufo; disegno di Ed. Gerhard.
Replica molto simile; la Furia veste il solito costume, gli animali sono di sesso
femminile, hanno la cresta, le code sono alzate.
XLIII, 4. Perugia, Museo n. 115; 1. 0,56; v. Bellucci, guida n. 64. Soggetto
simile; la Furia veste il solito costume con V aggiunta di quella specie di grembiale
squamato sopra il chitone che non di rado fa parte anche del costume guerresco nei
rilievi delle urne etrusche. Gli animali che essa conduce per le redini sono leoni-grifi
marini, cornuti e muniti di pinne in vece di piedi. La rappresentanza è molto simile
a quella di Scilla nella nostra tav. XX, 4 anche per il fogliame d' acanto che si
estende dai femori della Furia in giù.
Lungo il margine del rilievo corre 1' iscrizione: ar- timi ve • CIE. 1,3633; Fa-
bretti 1343.
4 a. Perugia ,,da Bindocci"; replica menzionata da E. Brunii, non veduta
da me.
4 b. Perugia, Necropoli del Palazzone, ora nel Sepolcro dei Volunni; 1. 0,54;
Conestabile tav. V — XXIbis 4. Replica che conserva ricchi avanzi della colorazione
originale. Gli animali stanno con le teste rivolte verso il di dentro ed hanno zampe
in vece di pinne.
SOGGETTI FUNEBRI.
CAP. Vili.
IL DEFUNTO SUL LETTO DI MORTE.
XLIV, I. Firenze, Museo archeologico n. 426; Arch. Zeit. 1846 tav. 47, 2, cf.
p. 364 s. (Gerhard) (r) ; tufo volterrano. Rilievo alquanto logorato, di lavoro mediocre;
alcuni dettagli rimangono incerti. Sopra un letto munito di larga coperta pendente
e con uno sgabello davanti giace un uomo barbato (così pare dal contorno del viso
molto logoro) vestito di chitone e manto. Evidentemente egli è in fin di vita; la
testa cade indietro sui cuscini, ed una donna, che sta al capezzale, pietosamente la
sorregge con ambe le mani (non chiude gli occhi al moribondo come vuole Ed.
') L'indicazione del luogo: ,,Museo di Volterra" pare sia dovuto ad un errore del eh. Gerhard.