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I a. Firenze, Museo archeologico (urna proveniente da Villa Strada, acquisto
Pacini 1897); 1. 0,38; terracotta lavorata allo stecco. Replica soltanto abbozzata.
Anche la figura di mezzo ha le due braccia alzate e teneva un oggetto non indicato
(remo?), le altre due laterali ripetono la stessa mossa.
XXVII, 2. Museo di Volterra n. 70; 1. 0,61. La figura di mezzo coi capelli
corti e coli'espressione corrucciata (Scilla), ha le mani chiuse come se tenesse
qualche cosa (un remo), le due laterali sono barbate e fanno 1' atto di vibrare una
arma tralasciata dallo scalpellino; il corpo di quello a sin. è quasi intieramente
distrutto.
CAP. V.
VARI ESSERI MARINI.
XXVIII, I. Pischiello presso Perugia; 1. 0,54. Centauro marino imberbe,
con lunga coda di pesce e con pinne invece di zampe di cavallo, vestito di una
clamide con lembi svolazzanti, tiene nella d. protesa una spada sguainata.
XXVIII, 2. Chiusi, Museo civico (già nel Palazzo Bruschi a Montepulciano) ;
1. 0,49; alabastro chiusino. Un Centauro marino barbato, in rapida mossa verso
d., tiene un albero (palma?); una donna superiormente nuda sta seduta a quanto
pare sulla coda di pesce del Centauro e stende le braccia in atto di spavento, la
sua lunga chioma è sciolta e svolazza al vento: benché il mostro non si curi di
lei, pure essa deve intendersi rapita da quello. Sotto le zampe davanti del Centauro
un cratere rovesciato. Tutto il margine inferiore dell' urna è sparso di punti, forse
per indicare sia l'acqua sia il lido del mare. Al margine superiore sono sospese quattro
ghirlande di piante acquatiche ( ?).
XXIX, 3. Museo di Volterra n. 541; 1. 0,60; tufo. Un demone marino barbato
con lunga coda di pesce (senza gambe o pinne davanti) e largo fogliame d' acanto
al femore, come nelle rappresentanze di Scilla, si muove verso d., tenendo un grande
scudo al braccio sin. ed indicando colla mano d. stesa indietro un tropaion, cioè
una lorica, nelle cui imbracciature è posta orizzontalmente una spada. L' espressione
del suo viso è corrucciosa.
All' angolo destro del rilievo una colonna liscia corinzia; quella corrispondente
a sin. è distrutta; sopra le colonne una fila di ovoli.
Una serie abbastanza numerosa di rilievi, in gran parte perugini, lascia vedere
cavalli 0 vari altri animali marini montati parte da guerrieri, parte da uomini, donne
(con e senz' ali) o putti.
I a. Firenze, Museo archeologico (urna proveniente da Villa Strada, acquisto
Pacini 1897); 1. 0,38; terracotta lavorata allo stecco. Replica soltanto abbozzata.
Anche la figura di mezzo ha le due braccia alzate e teneva un oggetto non indicato
(remo?), le altre due laterali ripetono la stessa mossa.
XXVII, 2. Museo di Volterra n. 70; 1. 0,61. La figura di mezzo coi capelli
corti e coli'espressione corrucciata (Scilla), ha le mani chiuse come se tenesse
qualche cosa (un remo), le due laterali sono barbate e fanno 1' atto di vibrare una
arma tralasciata dallo scalpellino; il corpo di quello a sin. è quasi intieramente
distrutto.
CAP. V.
VARI ESSERI MARINI.
XXVIII, I. Pischiello presso Perugia; 1. 0,54. Centauro marino imberbe,
con lunga coda di pesce e con pinne invece di zampe di cavallo, vestito di una
clamide con lembi svolazzanti, tiene nella d. protesa una spada sguainata.
XXVIII, 2. Chiusi, Museo civico (già nel Palazzo Bruschi a Montepulciano) ;
1. 0,49; alabastro chiusino. Un Centauro marino barbato, in rapida mossa verso
d., tiene un albero (palma?); una donna superiormente nuda sta seduta a quanto
pare sulla coda di pesce del Centauro e stende le braccia in atto di spavento, la
sua lunga chioma è sciolta e svolazza al vento: benché il mostro non si curi di
lei, pure essa deve intendersi rapita da quello. Sotto le zampe davanti del Centauro
un cratere rovesciato. Tutto il margine inferiore dell' urna è sparso di punti, forse
per indicare sia l'acqua sia il lido del mare. Al margine superiore sono sospese quattro
ghirlande di piante acquatiche ( ?).
XXIX, 3. Museo di Volterra n. 541; 1. 0,60; tufo. Un demone marino barbato
con lunga coda di pesce (senza gambe o pinne davanti) e largo fogliame d' acanto
al femore, come nelle rappresentanze di Scilla, si muove verso d., tenendo un grande
scudo al braccio sin. ed indicando colla mano d. stesa indietro un tropaion, cioè
una lorica, nelle cui imbracciature è posta orizzontalmente una spada. L' espressione
del suo viso è corrucciosa.
All' angolo destro del rilievo una colonna liscia corinzia; quella corrispondente
a sin. è distrutta; sopra le colonne una fila di ovoli.
Una serie abbastanza numerosa di rilievi, in gran parte perugini, lascia vedere
cavalli 0 vari altri animali marini montati parte da guerrieri, parte da uomini, donne
(con e senz' ali) o putti.